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ICTSI fa il suo ingresso nel mercato portuale australiano aggiudicandosi il nuovo container terminal di Melbourne
Diventerà operativo a fine 2016 e sarà ultimato un anno dopo. Avrà una capacità di traffico di 1,4 milioni di teu
2 maggio 2014
Il gruppo terminalista filippino International Container Terminal Services, Inc. (ICTSI) si è aggiudicato la realizzazione e gestione del nuovo e terzo container terminal internazionale del porto di Melbourne entrando così per la prima volta nel mercato portuale australiano. La relativa gara è stata vinta dalla joint venture Victoria International Container Terminal Ltd. (VICTL) che è partecipata con il 90% da ICTSI e con il restante 10% dall'australiana Anglo Ports.
«L'annuncio odierno - ha commentato il ministro ai Porti dello Stato australiano di Victoria, David Hodgett - dimostra la fiducia risposta dal settore privato nella pianificazione portuale del governo di coalizione, che include un ingente investimento di 1,6 miliardi di dollari per l'espansione della capacità per i container e per le autovetture nel porto di Melbourne nonché lo sviluppo del porto di Hastings quale secondo porto container internazionale di Victoria. L'ulteriore capacità di traffico container internazionale garantita da questo nuovo terminal contribuirà notevolmente a soddisfare la domanda di crescita degli scambi commerciali, incluso il continuo aumento delle esportazioni dello Stato di Victoria verso l'Asia e altri mercati mondiali emergenti tra cui Cina, Corea e India. Cosa più importante - ha sottolineato il ministro - ora nello Stato di Victoria ci saranno tre opzioni terminalistiche a disposizione degli utenti portuali e ciò accrescerà la concorrenza nel mercato».
Secondo le previsioni, i lavori per la costruzione della prima fase del nuovo container terminal, che sarà realizzato al Webb Dock del porto di Melbourne e includerà un deposito di stoccaggio di 10 ettari per i container vuoti al Webb Dock East, saranno avviati nei prossimi mesi e verranno completati alla fine del 2016. La prima fase, che avrà una capacità di traffico annua pari a 350mila teu, prevede la costruzione di una banchina di 330 metri lineari attrezzata con tre gru ship-to-shore post-Panamax e di 23,7 ettari di aree terminalistiche e di stoccaggio. Il terminal sarà in grado di accogliere portacontainer di capacità fino a 8.000 teu. La seconda fase del progetto, che verrà completata entro fine 2017, prevede la realizzazione di una seconda banchina di 330 metri lineari dotata di due gru post-Panamax. Una volta completato, il terminal avrà una capacità di traffico pari a 1,4 milioni di teu all'anno e una capacità di stoccaggio di contenitori vuoti pari a 280mila teu.
L'investimento previsto per la realizzazione del nuovo terminal ammonta a 550 milioni di dollari australiani (510 milioni di dollari USA). Il nuovo impianto creerà 200 nuovi posti di lavoro. «Cosa più importante - ha rimarcato il ministro Hodgett - il nuovo terminal contribuirà a salvaguardare ulteriormente gli oltre 15.900 posti di lavoro che gravitano sul porto di Melbourne».
Il contratto di concessione, che è stato sottoscritto oggi, avrà termine nel 2040. «Questa nuova concessione - ha evidenziato il responsabile per l'area Asia-Pacifico di ICTSI, Christian R. Gonzalez - rappresenta una importante pietra miliare per ICTSI non solo perché è la nostra prima concessione in Oceania, ma anche perché ci rende uno dei pochi veri operatori globali con terminal nei sei continenti».
Ricordiamo che nella shortlist della gara vinta da ICTSI-Anglo Ports figuravano anche il consorzio costituito dal gruppo armatoriale francese CMA CGM con la filiale ANL Container Line e la Macquarie Specialised Asset Management Ltd., il gruppo terminalista Hutchison Port Holdings (HPH) e la società portuale e logistica australiana Qube Holdings Ltd. ( del 2 maggio 2013).
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