ANITA, associazione nazionale delle imprese di autotrasporto merci e logistica, è tornata a chiedere un miglioramento dei servizi all'autotrasporto nel porto della Spezia. ANITA ha rilevato che, se «sono stati numerosi gli incontri con l'Autorità portuale di La Spezia e con la società La Spezia Container Terminal per mettere in luce le problematiche relative agli inaccettabili tempi di attesa per le operazioni di carico e scarico», «ad oggi, purtroppo, ancora non è stata intrapresa alcuna azione tesa al superamento della gravissima situazione evidenziata».-
- Secondo l'associazione, «è necessario avviare un cambiamento radicale dell'operatività camionistica del porto di La Spezia per ottimizzare le performance di servizio e per evitare all'autotrasporto di continuare a pagare il costo delle disfunzioni dello scalo portuale. È essenziale, inoltre - ha spiegato ANITA - migliorare le prestazioni temporali e di sicurezza affinché non siano limitative e contrastanti, per l'autotrasporto, nei confronti della disciplina dei tempi di guida e di riposo e dell'orario di lavoro dei conducenti».
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- Osservando che «in considerazione dell'incremento dei volumi di merce previsto fino al 12 del mese di agosto, è certo che le tempistiche di carico e scarico supereranno le quattro ore», ANITA ha ricordato che «in tali circostanze, le imprese di autotrasporto possono richiedere alle imprese committenti, come previsto dalla normativa vigente, il pagamento di 40 euro l'ora come rimborso per il superamento del periodo di franchigia connesso all'attesa dei veicoli per l'effettuazione delle operazioni di carico e scarico presso il porto di La Spezia».

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