Oggi a Venezia il presidente dell'Autorità Portuale, Paolo Costa, ha presentato in anteprima gli aspetti specifici del progetto di escavo del canale Sant'Angelo-Contorta, via d'acqua che in occasione della riunione interministeriale dello scorso 8 agosto è stata individuata quale rotta per far giungere le grandi navi da crociera alla Stazione Marittima allontanandole da San Marco, con l'obiettivo di consentire il mantenimento di Venezia quale porto per il traffico crocieristico.-
- Costa ha evidenziato che l'intervento non ha effetti significativi sull'assetto idraulico della Laguna, conferisce 6,4 milioni di metri cubi di sedimenti non inquinati per realizzare le opere di recupero morfologico della Laguna centrale (il piano per il recupero morfologico e ambientale della laguna di Venezia stima un fabbisogno di quasi 7,1 metri cubi di sedimenti per la realizzazione degli interventi individuati) ed offre anche l'occasione di una rivitalizzazione naturalistica e paesaggistica attraverso un ripopolamento ittico.
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- La tempistica di esecuzione del progetto, che lunedì prossimo sarà presentato al pubblico, è di 19 mesi, con un piano economico che fissa i costi dell'opera in 42 milioni di euro per escavo e ricalibratura, 71 milioni per il recupero morfologico, 33 milioni per i sottoservizi e tre milioni per oneri vari. «Ho una mia idea - ha affermato Paolo Costa - su come recuperare queste cifre, ma sta al governo decidere. In ogni caso credo che questo problema si possa risolvere nonostante la terribile situazione della finanza pubblica. E, comunque, è chiaro che tutti i lavori andranno poi in gara europea».
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- Il presidente dell'Autorità Portuale di Venezia ha sottolineato che «sulla realizzazione della soluzione del problema delle grandi navi da crociera a Venezia è in gioco la credibilità del Paese Italia con le compagnie internazionali di navigazione».

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