Il presidente del Consorzio ZAI Interporto Quadrante Europa, Matteo Gasparato, è stato nominato all'unanimità presidente di UIR - Unione Interporti Riuniti, l'associazione che raggruppa 23 interporti italiani.-
- In occasione della nomina UIR ha ricordato l'attività portata avanti dall'associazione nell'ultimo anno, nel corso del quale è proseguito il dialogo attivo con i principali enti di riferimento a livello nazionale e regionale e la collaborazione con altre associazioni di categoria (Assoporti e Assologistica, Assoferr, Sipotra, Confetra). L'associazione ha partecipato anche all'avviamento del progetto “Rete LNG Italia Freight” al fine di incentivare l'utilizzo del metano liquido nel trasporto di merci su strada ed ha seguito, nel corso della nuova legislatura, l'approvazione alla Camera dei deputati della legge quadro sugli interporti. Inoltre UIR segue con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti il progetto Reti TEN-T e nell'ambito dell'attività di Confindustria è coinvolta in comitati tecnici su varie tematiche dello sviluppo economico, reti di impresa ed internazionalizzazione. L'associazione ha partecipato anche alla stesura del documento di sintesi relativo al Piano strategico degli interporti nonché redatto il documento “Il sistema degli interporti italiani nel 2012”. Oltre ad aderire alla UIC - International Union of Railways, associazione tra le più importanti del mondo ferroviario, al fine di implementare ed ottimizzare l'intermodalità che in Italia ha in gran parte sede proprio negli interporti, nel corso dell'anno l'Unione Interporti Riuniti ha incrementato le relazioni internazionali con particolare riferimento a quelle con il Parlamento e la Commissione Europea.
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- UIR ha piegato che le priorità future includono una maggiore incisività nella azione di supporto informativo all'attività legislativa e nella collaborazione con i ministeri e riportare al centro dell'azione dell'associazione la crescita dell'intermodalità nazionale mediante efficienti collegamenti ai porti italiani. Inoltre - ha specificato UIR - con una costante e paziente azione di lobby da parte dell'associazione, occorrerà, ad esempio, sia cercare di eliminare ove possibile i “colli di bottiglia” infrastrutturali sulla rete ferroviaria che limitano la possibilità di organizzare dei treni intermodali dai porti e dagli interporti del sud Italia verso quelli del nord, sia favorire una maggiore integrazione con il sistema dei porti italiani e con la sua associazione Assoporti. Parallelamente - ha proseguito UIR - occorrerà collaborare con le aziende ferroviarie e gli MTO per favorire il rilancio dei traffici intermodali dai terminali interportuali del nord Italia (che svolgerebbero quindi una funzione di gateway) da e verso quelli del centro sud Italia che quindi potrebbero svolgere una funzione di aggregazione ed integrazione del traffico stesso. L'associazione presterà anche estrema attenzione, con personale allo scopo dedicato, alla ricerca di risorse economiche in ambito comunitario per il co-finanziamento di progetti ed infrastrutture interportuali comprese quelle poste sui canali navigabili (ad esempio finanziamenti TEN-T infrastructure projects). Infine UIR intende proseguire i rapporti di collaborazione già instaurati da UIR con Assologistica, Confetra, Federtrasporto, Assoporti, Confindustria ed altri al fine di poter acquisire maggiore rilevanza a livello nazionale per una lobby comune su questioni di comune interesse.

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