Il 25 febbraio si terrà un tavolo tecnico, convocato da Felice Monetti, comandante dell'Ufficio circondariale marittimo di Santa Margherita Ligure, in cui verrà mostrata e discussa la nuova ordinanza che avvicinerà la zona di fonda per le navi da crociera da 0,7 a 0,3 miglia dal limite esterno dell'Area marina protetta di Portofino. L'ordinanza viene emanata a seguito dei controlli effettuati da Arpal sulla qualità delle acque, che nel 2013 e nel 2014 hanno dimostrato che la presenza di navi da crociera in prossimità dell'Area marina protetta non ha nessun impatto rilevante sulla tutela dell'ambiente marittimo.-
- «Questa disposizione - ha spiegato Massimo Moscatelli, segretario dell'associazione degli agenti marittimi genovesi Assagenti - consentirà alla navi da crociera di gettare l'ancora a ridosso della costa e poter svolgere le operazioni di imbarco e sbarco dei passeggeri dalle navi ai tender in condizioni di maggior sicurezza. Inoltre, siamo fiduciosi che anche un tempo minore per raggiungere il porticciolo possa essere un fattore attrattivo per convincere molte compagnie crocieristiche a reinserire Portofino nel calendario dei loro scali almeno per la stagione 2016».
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- Assieme ad Assagenti, al tavolo siederanno il sindaco di Portofino, l'Arpal, l'Area marina protetta, la Capitaneria di Porto e la Marina di Portofino. Una volta emanata l'ordinanza, le navi da crociera potranno sfruttare la nuova zona di fonda solo dopo l'installazione di due mede radarabili, che consentiranno i controlli sulla sicurezza e il rispetto dei limiti stabiliti.
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- «Dall'inizio del 2013 - ha precisato Moscatelli - abbiamo lavorato a ritmi serrati e con obiettivi comuni insieme all'ammiraglio Vincenzo Melone, al presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, e al ministero dell'Ambiente per poter raggiungere questo risultato. Questa - ha sottolineato - è la dimostrazione che la sinergia tra pubblico e privato è ancora possibile e porta a soluzioni soddisfacenti».

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