(ESI), l'indice che assegna un punteggio da 0 a 100 dalle navi più inquinanti a quelle ad emissioni zero e che fa parte dell'iniziativa World Ports Climate dell'International Association of Ports and Harbours (IAPH), l'associazione a cui fanno capo oltre 200 porti mondiali. Il dato è stato presentato oggi a Parigi nell'ambito della conferenza internazionale sul clima COP21/CMP11.-
- Sottolineando la soddisfazione per il raggiungimento di questo risultato, il responsabile dell'ufficio europeo di IAPH, Fer van de Laar, ha evidenziato che «l'ESI si propone come uno strumento semplice ma potente per i porti e nel supportare armatori all'avanguardia a realizzare performance superiori a quanto previsto dalle leggi. In tal modo - ha osservato - contribuiscono a migliorare l'ambiente e aiutano i porti ad ottenere le autorizzazioni per operare».
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- L'ESI è stato progettato originariamente dai porti di Le Havre, Brema, Amburgo, Anversa, Amsterdam e Rotterdam (
del 2 novembre 2010). L'indice esprime le performance ambientali delle navi in termini di emissioni di inquinanti atmosferici (ossidi di azoto e ossidi di zolfo) e di anidride carbonica.-
- Il punteggio 1 indica già un miglioramento rispetto alle attuali normative ambientali per il trasporto marittimo e 100 indica la performance migliore in assoluto. L'IAPH ha reso noto che delle 3.610 navi iscritte all'ESI nel quinquennio, .
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- Inoltre l'associazione internazionale dei porti ha reso noto che sinora sono 40 i porti che utilizzano l'indice ESI per premiare le navi che presentano un minore impatto sull'ambiente, a cui concedono sconti che variano dal 5% al 100% dell'importo delle tasse portuali. «Il numero di porti che premiano le navi - ha precisato Van de Laar - non cresce, ma stiamo lavorando alacremente per farlo nuovamente aumentare, perché una maggiore partecipazione di porti significa la registrazione di un maggior numero di navi».
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- «Le normative ambientali per lo shipping - ha proseguito Fer van de Laar - diventano sempre più severe, ma noi vogliamo assicurarci che le navi possano continuare a beneficiare degli sconti ESI. Vogliamo incoraggiare il trasporto marittimo efficiente, ma non è facile sviluppare appositi standard. I molti i fattori che devono essere presi in considerazione - tipologia di carico, motori, volumi, pescaggio - la rendono una procedura complessa. Ma - ha specificato Van de Laar - abbiamo trovato una soluzione: ogni nave diventa autoreferenziale. Le navi che ci comunicano quante miglia hanno viaggiato in un anno e il combustibile che hanno consumato ricevono punti di incentivazione. Avendo tre anni di dati, potremo compararli e valutare se negli anni successivi hanno navigato in modo più efficiente. A ciò può essere collegato un nuovo incentivo».

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