- L'Autorità francese garante della concorrenza ha sanzionato due accordi nel settore delle società di spedizione e dei corrieri espresso comminando una sanzione di 670,9 milioni di euro a carico di 20 aziende e dell'associazione di categoria Transport et Logistique de France (TLF) relativamente ad accordi intercorsi nel periodo settembre 2004 - settembre 2010, quando attraverso ripetute consultazioni tra società concorrenti sono stati concordati rialzi delle tariffe annue, e comminando una seconda sanzione di 1,4 milioni di euro a carico di 15 di queste società e della stessa TLF, accusate di aver definito una modalità comune per il trasferimento di una sovrattassa sul carburante diesel. L'Autorità ha spiegato che nel calcolo sanzioni si è tenuto conto della durata delle pratiche illecite, della loro gravità e del danno causato all'economia, incluse le piccole e medie imprese che - ha evidenziato l'Autorità Antitrust transalpina - mancando di sufficiente potere contrattuale sono state le principali vittime di questi accordi.
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- L'Autorité de la concurrence ha reso noto che le società partecipanti agli accordi e oggetto dell'inchiesta sono Alloin, BMVirolle, Chronopost, Exapaq (ora DPD France), Ciblex, Dachser France, DHL Express France, FedEx Express France, Gefco, Geodis, GLS France, Heppner, Lambert et Valette, XP France, Norbert Dentressangle Distribution, Normatrans, Schenker-Joyau (ora Schenker France), TNT Express France, Transports Henri Ducros e Ziegler France.
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- In merito al ruolo di TLF nella vicenda, l'Antitrust francese che evidenziato che l'associazione, anziché svolgere il proprio compito di vigilanza nel rispetto delle regole della concorrenza, è risultata attivamente coinvolta tanto nell'organizzazione di illeciti scambi di informazioni che nel mantenimento della loro riservatezza.
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- L'esistenza del primo accordo era stata portata a conoscenza dell'Autorità Antitrust francese alla fine del 2008 dal gruppo ferroviario tedesco Deutsche Bahn attraverso la sua controllata Schenker-Joyau (ora divenuta Schenker France), mentre l'esistenza del secondo accordo era stata notificata all'Autorité de la concurrence nel corso del 2010 dalla società Alloin del gruppo elvetico Kuehne + Nagel. Alle società che hanno denunciato gli accordi è stata applicata la procedura di clemenza in base alla quale le aziende che partecipano o hanno partecipato ad un accordo e che ne rivelano l'esistenza all'Autorità Antitrust possono, a determinate condizioni, beneficiare di un'esenzione totale o parziale dalla sanzione pecuniaria.
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- Evidenziando l'estrema importanza per l'industria francese del settore del trasporto di pacchi del peso di meno di tre tonnellate, l'Autorité de la concurrence ha ricordato che all'epoca dei fatti il fatturato in Francia prodotto dal settore delle spedizioni postali classiche, con consegna tra le 24 e le 72 ore, e dal settore dei corrieri espresso, con consegna entro le 24 ore, è stato pari a 8,5 miliardi di euro, e che - anche se questo fatturato è in costante crescita - il settore delle spedizioni postali-espresso da anni è caratterizzato da una redditività molto bassa o addirittura negativa, difficoltà particolarmente legata alla sovraccapacità strutturale che caratterizza il settore. Questi bassi margini - ha rilevato l'Antitrust - hanno avuto per effetto molti fallimenti e ristrutturazioni, in particolare nel corso del 2008 segnato dalla scomparsa dell'11% delle aziende del settore. Inoltre queste difficoltà finanziarie hanno avuto come conseguenza la continua diminuzione dell'occupazione nel settore, che è scesa da 55.000 posti di lavoro nel 2004 a 40.000 nel 2011.
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- Transport et Logistique de France ha denunciato che la decisione dell'Antitrust «è stata assunta in contraddizione con i fatti caratterizzanti questo periodo, che dimostrano la mancanza di effetti concreti delle presunte pratiche anticoncorrenziali». «Infatti - ha ricordato l'associazione, che rappresenta le aziende francesi dei settori del trasporto e della logistica - dal 5 gennaio 2006 la legge Perben ha reso obbligatoria la rifatturazione della sovrattassa sul gasolio per tutti i servizi di trasporto, legittimando così le proposte avanzate dal settore nel 2005. Inoltre i prezzi delle spedizioni postali classiche e dei corrieri espresso sono calati per tutto il decennio, come dimostra l'indagine trimestrale condotta dal Ministero dei Trasporti. Ciò spiega infatti le pesanti perdite accumulate dal settore e presentate nelle edizioni annuali dei Conti del Trasporto».
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- «In 15 anni - ha sottolineato inoltre l'associazione di categoria - i fallimenti si sono moltiplicati e sono stati cancellati più di quindicimila posti di lavoro. Le sanzioni imposte oggi - ha rilevato l'ETF - aggraveranno ulteriormente la crisi strutturale affrontata da questo settore. Le imprese di maggiori dimensioni, i gruppi pubblici francesi, potranno farvi fronte, ma ne conseguirà una riduzione della loro capacità strategica. Le PMI ne usciranno molto indebolite, dovendo probabilmente ridurre le loro reti e procedere ai necessari aggiustamenti di personale, e potrebbero diventare obiettivi per gruppi internazionali interessati ad acquisire le loro attività. I due gruppi internazionali che hanno denunciato queste pratiche, essendo stati parzialmente esentati dalle sanzioni - ha osservato inoltre l'ETF - potrebbero beneficiare di un vantaggio competitivo». L'associazione ha concluso chiedendosi se «la salvaguardia del mercato passa attraverso la sua distruzione» e rilevando che tale domanda dovrebbe essere rivolta all'Autorità Antitrust.
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