Nei giorni scorsi è stato attivato un nuovo servizio ferroviario che collega l'Interporto Toscano Amerigo Vespucci con l'Interporto Quadrante Europa di Verona, iniziativa che ha lo scopo di raccogliere i traffici con origine e destinazione il bacino della provincia di Verona, Trento, Bolzano, Vicenza, Mantova e Brescia e di accrescere i collegamenti del porto di Livorno con i mercati dell'Europa centro-settentrionale grazie alla fitta rete di relazioni ferroviarie che partono da Verona.-
- Il treno collega l'Interporto Quadrante Europa all'Interporto Vespucci di Guasticce (Livorno) con partenze da Verona nei giorni di martedì, giovedì e sabato pomeriggio; nella prima mattina del giorno successivo i carichi sono a disposizione a Livorno. La trazione ferroviaria è stata affidata a DB Cargo Italia, società del gruppo tedesco DB Cargo.
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- Con una capacità di 1.300 tonnellate e una lunghezza di 520 metri, il treno è composto da carri privati in composizione bloccata che offrono la possibilità di trasportare fino a 36 container, inclusi quelli di 40 piedi. Il servizio è gestito da Hangartner Terminal, società controllata dal gruppo tedesco DB Schenker e situata all'interno del Quadrante Europa.
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- «Il nuovo servizio - ha sottolineato l'amministratore delegato dell'Interporto Vespucci, Bino Fulceri - è un segnale positivo che viene dal mercato e conferma sia il ruolo centrale del porto di Livorno e dell'Interporto Vespucci per le aziende del Veneto, dell'Emilia Romagna e della Lombardia sia gli sforzi che stiamo facendo assieme alla Regione e all'Autorità Portuale per fare del Vespucci un hub che sia di livello internazionale per condizioni operative e offerta di asset infrastrutturali».
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- «Il 2015 e il 2016 - ha rilevato il commissario straordinario dell'Autorità Portuale di Livorno, Giuliano Gallanti - sono stati due anni ricchi di cambiamenti per il Vespucci: i corridoi doganali veloci dal porto, il sistema di pesatura certificata dei container, e ora i nuovi collegamenti con l'importante interporto di Verona, coronano un buon periodo di sviluppo. Abbiamo tutte le carte in regola per proporre la portualità tirrenica come via economicamente competitiva per i traffici diretti o provenienti dal centro Europa. Andiamo avanti così».

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