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Il governo sudcoreano annuncia un impegno diretto per risolvere i problemi causati dalla crisi della Hanjin Shipping
A Genova incontro tra i sindacati, Assagenti e Hanjin Italy per chiarire la situazione e la ricaduta occupazionale a livello locale
7 settembre 2016
Il governo sudcoreano si impegnerà direttamente per far sì che i problemi causati dalla crisi della compagnia armatoriale Hanjin Shipping, in particolare i rallentamenti al traffico e alle spedizioni marittime determinati dal divieto imposto alle navi della compagnia di accedere ai porti, possano essere risolti. Lo ha annunciato oggi il vice premier e ministro delle Finanze, Yoo Il Ho, sottolineando che, quale responsabile del dicastero, si sente responsabile per la situazione di caos che si è generata nel mondo dello shipping e della logistica.
Yoo Il Ho ha confermato che per far fronte alla diminuita capacità dei servizi marittimi determinata dal fatto che solo 36 delle 97 navi della Hanjin Shipping operano regolarmente, nei prossimi giorni almeno altre 20 navi saranno immesse in servizio sulle rotte per il Nord America, per l'Europa e per il sud-est asiatico.
Il vice primo ministro ha precisato che il governo sosterrà anche le piccole e medie imprese esportatrici sudcoreane che hanno manifestato forte preoccupazione per il destino dei propri carichi imbarcati sulle navi della Hanjin Shipping.
Intanto oggi a Genova si è tenuto il primo incontro tra i rappresentanti dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, dell'associazione di categoria degli agenti e dei mediatori marittimi genovesi (Assagenti) e i vertici di Hanjin Italy, che è l'agente generale di Hanjin Shipping in Italia e che ha la sede principale nel capoluogo ligure, per chiarire la situazione e la ricaduta occupazionale a livello locale a seguito della richiesta di amministrazione controllata al tribunale di Seul da parte della compagnia sudcoreana.
«Al momento - ha reso noto il segretario di Assagenti, Massimo Moscatelli - non è stata aperta nessuna procedura sindacale. Si è trattato di una mera riunione interlocutoria in cui abbiamo chiarito che, come associazione di una delle categorie maggiormente coinvolte dalla forte crisi del settore, stiamo mettendo in campo tutte le misure possibili per sostenere i nostri associati nel prossimo futuro, a partire dall'assistenza individuale per tutti i dipendenti delle realtà coinvolte: dall'individuazione delle singole esigenze, alla stesura dei curricula fino alla preparazione ai colloqui di selezione. Attraverso il job centre dell'associazione - ha specificato Moscatelli - stiamo raccogliendo le richieste di personale da parte di altre realtà del settore per segnalare i profili in linea con le loro esigenze e concorderemo con l'azienda e i sindacati, in base alle vigenti disposizioni, un elenco prioritario per individuare - e dare precedenza per eventuali segnalazioni - ai dipendenti con carichi di famiglia o con situazioni particolarmente critiche».
Moscatelli ha precisato che ad essere state allertate non sono solo le realtà locali: «è intenzione del presidente dell'Ente Bilaterale Nazionale, struttura di cui la nostra federazione nazionale fa parte - ha chiarito - portare all'attenzione del prossimo consiglio la possibilità di individuare e finanziare eventuali forme di sostegno al ricollocamento dei dipendenti».
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