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d'Amico International Shipping ha archiviato il 2016 con una perdita di -12,8 milioni di dollari
Fiori: «credo fermamente che il nostro mercato abbia dei fondamentali sottostanti molto forti di cui beneficeremo negli anni a venire»
2 marzo 2017
La compagnia di navigazione d'Amico International Shipping (DIS) ha archiviato il 2016 con una perdita di -12,8 milioni di dollari (-6,2 milioni al netto della svalutazione di cinque navi destinate alla vendita) rispetto ad un utile netto di 54,5 milioni di dollari nell'esercizio annuale precedente. I ricavi base time charter hanno registrato una flessione del -15,9% scendendo a 261,4 milioni di dollari rispetto a 310,7 milioni di dollari nel 2015. L'EBITDA è ammontato a 55,0 milioni di dollari (-43,4%) e l'utile operativo a 10,1 milioni di dollari (-84,1%).
Nel solo quarto trimestre del 2016 la compagnia ha totalizzato una perdita netta di -18,9 milioni di dollari su ricavi base time charter pari a 58,4 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 9,7 milioni di dollari su ricavi base time charter per 67,5 milioni di dollari nel periodo ottobre-dicembre dell'anno precedente. L'EBITDA si è attestato a 6,9 milioni di dollari (-69,0%) e il risultato operativo è stato di segno negativo per -10,0 milioni di dollari rispetto ad un EBIT di segno positivo per 12,2 milioni di dollari nell'ultimo trimestre del 2015.
L'amministratore delegato di d'Amico International Shipping, Marco Fiori, ha spiegato che il risultato negativo conseguito nell'esercizio 2016 «è dovuto al difficile scenario di mercato vissuto nel corso della seconda metà dell'anno in cui i noli hanno raggiunto livelli storicamente bassi. Il livello elevato delle scorte ottenuto nel corso dei mesi precedenti e del 2015, assieme all'ingresso di un numero relativamente elevato di navi di nuova costruzione consegnate nel corso del 2016 hanno portato a una pressione al ribasso sui noli. Tuttavia - ha specificato Fiori - DIS mantiene una visione molto positiva del mercato delle navi cisterna nel medio lungo termine».
«Credo fermamente - ha chiarito l'amministratore delegato della compagnia - che il nostro mercato abbia dei fondamentali sottostanti molto forti di cui beneficeremo negli anni a venire. Dal lato della domanda ci attendiamo un buon livello di crescita sulla scia del fenomeno di allontanamento delle raffinerie dai principali luoghi di consumo che dovrebbe incrementare la domanda di tonnellaggio miglia. Dal lato dell'offerta invece si prevede una crescita bassa per i prossimi due anni soprattutto se paragonata al dato storico, con l'attuale orderbook di navi MR vicino ai livelli più bassi degli ultimi vent'anni e una limitata attività di investimento in nuove navi al momento. Allo stesso tempo le nuove leggi sull'ambiente che vedremo implementare gradualmente, porteranno ad una ulteriore riduzione, dal lato dell'offerta, favorendo gli armatori con una flotta giovane e moderna come la nostra».
Fiori si è dichiarato «comunque soddisfatto di come DIS abbia gestito e minimizzato gli impatti negativi di questa correzione del mercato. Da un lato - ha precisato - abbiamo beneficiato del nostro tradizionalmente elevato livello di copertura da contratti a tariffa fissa (46% dei giorni nave disponibili ad un tasso fisso medio giornaliero pari a 15.214 dollari) che garantisce una buona protezione contro la volatilità del mercato spot e dall'altro, abbiamo gradualmente ridotto la nostra flotta in time charter-in, a breve termine, al fine di minimizzare l'esposizione al mercato. Credo che tutto questo dimostri come DIS abbia implementato una strategia commerciale di successo e abbia una struttura di costi flessibile che possiamo adattare rapidamente a seconda delle condizioni di mercato».
«In aggiunta a questo - ha proseguito Fiori - siamo molto attivi sul mercato della vendita di navi. Abbiamo recentemente annunciato la vendita di due delle nostre navi più vecchie e stiamo lavorando ad altre operazioni simili. Nella maggior parte dei casi prendiamo a noleggio le navi vendute a terzi per qualche anno, questo ci permette di mantenere elevata la capacità della nostra flotta in un mercato atteso in miglioramento ed al tempo stesso di migliorare anche la nostra liquidità e flessibilità finanziaria».
Il direttore finanziario d'Amico International Shipping, Carlos Balestra di Mottola, ha ricordato che la compagnia «sta continuando l'implementazione del proprio piano di investimenti complessivamente pari a 755 milioni di dollari in 22 navi di nuova costruzione. Nel 2016 - ha puntualizzato - sono stati investiti 151 milioni di dollari principalmente relativi alle cinque nuove navi consegnate nell'anno. La rimanente parte del piano ammonta a 223.4 milioni di dollari e il 74% di questo sarà finanziato con debito bancario, già garantito ad oggi».
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