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Ad Anversa si sta sperimentando la tecnologia Blockchain per la gestione dei container nell'area portuale
Attualmente l'iniziativa coinvolge la società terminalista PSA, la compagnia di navigazione MSC ed un autotrasportatore
29 giugno 2017
L'Autorità Portuale di Anversa, attraverso la start-up T-Miming, ha allo studio l'utilizzo della tecnologia Blockchain, basata sulla logica del database distribuito, per rendere più efficiente e sicura la gestione dei container all'interno del porto belga. L'iniziativa ha condotto all'avvio di uno specifico progetto pilota che attualmente coinvolge un limitato numero di operatori.
Ricordando che per effettuare il solo trasferimento di un contenitore da un punto ad un altro del porto è sovente necessario il coinvolgimento di oltre 30 soggetti per un totale medio di 200 contatti effettuati via e-mail, telefono e anche fax, l'amministratore delegato di T-Mining, Nico Wauters, ha spiegato che scopo della società è di ridurre al minimo questo scambio di informazioni e di rendere più sicura l'attività: «questa start-up di Anversa - ha annunciato - ha sviluppato una soluzione per una ben nota problematica all'interno del porto. Quando un container arriva in porto - ha specificato - al terminal è preso in carico da un autotrasportatore o uno spedizioniere. Per garantire che il container vada alla persona giusta si utilizza un codice PIN. Tuttavia il codice PIN viene trasmesso ad una serie di soggetti e ciò naturalmente non avviene senza rischio. Qualche malintenzionato potrebbe semplicemente copiare il codice PIN e questo potrebbe senz'altro causare grandi problemi».
«Perciò - ha proseguito Wauters - abbiamo sviluppato una soluzione molto sicura. Attualmente quando vogliamo trasferire un oggetto di valore, generalmente per effettuare il trasferimento facciamo uso di un intermediario affidabile. Ad esempio, quando si vuole vendere una casa, il notaio non solo è incaricato di elaborare tutta la documentazione, ma assicura inoltre che il denaro arrivi sul conto bancario giusto e che nel contempo il compratore abbia pieno titolo della proprietà, senza alcuna sorpresa spiacevole per entrambe le parti. Tuttavia, ovviamente, questo intermediario non lavora gratuitamente ed inoltre questo ulteriore passo determina altri ritardi».
«Con la nostra piattaforma blockchain - ha sottolineato Wauters - viene concessa la ricezione di un determinato container solo al giusto autotrasportatore, senza alcuna possibilità che la procedura venga violata. Inoltre la nostra piattaforma blockchain utilizza una rete distribuita cosicché la transazione può procedere solo se c'è il consenso di tutte le parti partecipanti, escludendo ogni tentativo di frode o di manipolazioni indesiderate».
Wauters ha spiegato che attualmente il progetto pilota coinvolge la società terminalista PSA, la compagnia di navigazione MSC ed un autotrasportatore: «vogliamo verificare - ha precisato - se nella pratica tutto funziona bene». L'amministratore delegato di T-Mining ha reso noto che la società ha anche un ufficio a Singapore che sta lavorando per introdurre la soluzione sviluppata dall'azienda nel porto della città-stato asiatica.
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