- In sede di conferenza finale della VIA nazionale, stamani al Ministero dello Sviluppo Economico è stato dato il via libera definitivo al progetto portato avanti in partnership da Gruppo Pir ed Edison per la realizzazione di un deposito costiero per gas naturale liquefatto nell'ambito del porto di Ravenna.
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- Il progetto prevede un investimento di circa 80 milioni di euro e il Gruppo Pir, specificando che il nuovo impianto richiederà l'inserimento di 30/40 occupati, ha evidenziato che il deposito dello scalo adriatico sarà il primo in Italia a entrare in attività in vista della direttiva europea che dal 2021 obbliga l'uso di carburanti a basso contenuto di zolfo.
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- Il deposito occuperà una superficie di 23.000 metri quadrati nei pressi degli stabilimenti della Bunge Spa e della centrale Enel, lungo il porto di Ravenna, e ospiterà due grandi serbatoi da 10.000 metri cubi. I lavori di costruzione del deposito inizieranno nella tarda primavera e dureranno quasi tre anni. Il progetto prevede l'implementazione di una filiera per il trasporto del gas naturale liquido a mezzo di navi metaniere sino al deposito di ricezione per lo stoccaggio, e la successiva distribuzione mediante l'utilizzo di autocisterne e di navi gasiere.
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- In particolare, il progetto prevede la realizzazione degli interventi infrastrutturali e impiantistici necessari a consentire l'attracco di navi metaniere per lo scarico del GNL al deposito aventi caratteristiche di capacità di carico compresa fra 7.500 e 27.500 metri cubi, l'attracco di navi metaniere (bettoline) per il carico di GNL dal deposito aventi caratteristiche di capacità di carico compresa fra 1.000 e 4.000 metri cubi, il trasferimento del prodotto liquido dalle navi gasiere ai serbatoi di stoccaggio e da questi ultimi alle bettoline (“terminal to ship”), attraverso bracci di carico, lo stoccaggio del GNL, mediante un serbatoio e due serbatoi a pressione pressoché atmosferica di capacità utile di circa 10.000 metri cubi ciascuno e la distribuzione del prodotto al mercato attraverso operazioni di caricamento su autocisterne (“terminal to truck”).
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- Soddisfazione per il via libera definitivo al progetto è stato espresso dal direttore generale e amministratore delegato del Gruppo Pir, Guido Ottolenghi, che ha sottolineato come la grande collaborazione con le istituzioni abbia portato all'esito positivo: «abbiamo - ha spiegato - sempre interloquito con gli enti pubblici, le autorità tecniche e la popolazione dell'area interessata al deposito di GNL, concludendo un percorso all'insegna della trasparenza e dell'efficienza».
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- «Oggi - ha commentato Daniele Rossi, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Centro Settentrionale, l'ente che amministra il porto di Ravenna - ha vinto il Sistema Italia. Il nostro - ha aggiunto - sarà il primo porto italiano a essere dotato di un'infrastruttura per rifornire le navi in linea con il dettato dell'Unione Europea. Un valore aggiunto che certamente contribuirà alla crescita dei traffici, oltre a essere un moderno servizio che Ravenna metterà a disposizione della navigazione internazionale».
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