La Darsena Europa, il nuovo progetto di espansione a mare del porto di Livorno con il quale lo scalo labronico si ripromette di aumentare la propria capacità operativa nel segmento dei contenitori arrivando a movimentare, a regime, fino a un massimo di un milione di teu, genererà mille posti di lavoro tra diretti e indotto, una crescita del +0,77% del prodotto interno lordo a livello provinciale e del +0,08% a livello regionale.
- Queste le potenzialità del progetto stimate dall'Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana (IRPET) che sono state presentate oggi nella sala riunioni dell'Acquario di Livorno nel corso di un convegno dedicato alle grandi opere infrastrutturali che è stato organizzato dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.
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- «Se è vero che negli ultimi dieci anni la crisi economica si è mangiata in Toscana 70 miliardi di investimenti pubblici e privati - ha rilevato Leonardo Piccini, assistente di ricerca dell'IRPET - opere come quella del nuovo terminal container di Livorno possono costituire un volano per l'intera Regione: l'infrastruttura potrebbe portare in dote allo scalo labronico una crescita media del 3,6% all'anno nel traffico dei contenitori» e un incremento nel valore della produzione in porto a seguito della sua realizzazione di un miliardo di euro in otto anni, una media di 137 milioni annui dal 2022 al 2030».
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- L'AdSP del Mar Tirreno Settentrionale ha ricordato qual è il cronoprogramma dei lavori per la realizzazione della Piattaforma: il primo step è quello relativo all'affidamento della progettazione preliminare e definitiva delle opere marittime di difesa e dei dragaggi previsti nella nuova prima fase di attuazione dell'opera, che comprenderà lo studio ambientale e l'analisi di incidenza ambientale (tra cui lo studio sull'erosione del litorale). «La prossima settimana - ha annunciato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale, Stefano Corsini - si riunirà la commissione di gara per l'analisi delle offerte. Una volta identificato il vincitore, daremo a quest'ultimo 60 giorni di tempo per la realizzazione della progettazione preliminare».
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- Intanto vanno avanti anche le indagini geognostiche a mare necessarie al campionamento del banco di sedimenti presenti nell'area marina su cui si affacceranno le nuove infrastrutture: «sul fronte ambientale - ha detto Corsini - l'ISPRA, l'Authority e la Capitaneria di Porto, hanno fatto fronte comune sulla definizione dei programmi di monitoraggio ambientali marini. L'obiettivo è arrivare quanto prima possibile a deperimetrare le aree SIN del porto. Per noi è fondamentale che la Piattaforma Europa sia un investimento sostenibile da un punto di vista ambientale».
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- L'AdSP ha ricordato inoltre che i prossimi impegni riguarderanno la realizzazione del terminal contenitori vero e proprio, che sarà finanziato mediante la finanza di progetto, uno strumento che secondo l'avvocato Paolo Piacenza, intervenuto al convegno, pone al decisore pubblico un'attenta analisi del contesto in cui un programma di investimenti deve essere realizzato: «il PF - ha spiegato - è uno strumento finanziario flessibile, che se gestito bene dalla pubblica amministrazione può valorizzare le poche risorse pubbliche oggi disponibili, ma attenzione: il problema del finanziamento può essere affrontato efficacemente solo attraverso un'attenta analisi dei rischi connessi all'oggetto da finanziare».
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- Evidenziando che per questo motivo servono all'interno della pubblica amministrazione professionalità perfettamente formate in grado di una interlocuzione all'altezza con i partner privati, Corsini ha reso noto che «proprio a tal fine verranno presto inserite in pianta organica nuove e idonee risorse professionali e tecniche».

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