- Il The International Propeller Club Port of Venice, l'ATENA Veneto, sezione regionale dell'Associazione Italiana di Tecnica Navale, l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Venezia, la Fondazione Ingegneri Veneziani e il Collegio degli Ingegneri Ferroviari Italiani si sono occupati del problema dell'affaticamento degli equipaggi delle navi nell'ambito del convegno dal titolo “La fatica negli equipaggi navali” tenutosi martedì presso la sala convegni dell'Hotel Bologna Best Western di Mestre.
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- Aprendo i lavori il presidente del Propeller Club di Venezia, Massimo Bernardo, e il presidente di ATENA Veneto, Walter Prendin, hanno specificato l'importanza dell'argomento del convegno che è stato affrontato dalla stessa International Maritime Organization (IMO) con l'istituzione di un apposito working group nell'ambito del sottocomitato Human Element, Training and Watchkeeping, che è stato incaricato di stendere alcune linee guida che fossero di aiuto a tutti gli attori in gioco per affrontare il problema della “fatigue” degli equipaggi delle navi. Di queste linee guida ha parlato il direttore di VEMARS, Giovanni Faraguna, sottolineando il pericolo che l'affaticamento dell'equipaggio può comportare per la sicurezza della nave ed evidenziando la necessità di operare per la gestione della fatica sin dalla fase di progettazione delle navi, prevedendo ambienti che permettano di minimizzare i suoi effetti.
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- La dottoressa Stefania Stratimirovich ha illustrato gli effetti dell'affaticamento sugli equipaggi marittimi dal punto di vista medico; il comandante te Massimo Comelato ha descritto la vita di bordo, sia in navigazione sia durante le operazioni portuali, elencando le condizioni che generano affaticamento come gli eccessivi carichi di lavoro, il rumore, i rapporti interpersonali e le condizioni marine; Andrea Pesce, direttore di Stella Maris Venezia, ha evidenziato l'aiuto che questa associazione offre alla gente di mare per rendere più confortevole la loro vita quando la nave è attraccata a Porto Marghera e a Marittima nel centro storico di Venezia. Andrea Trespidi, responsabile della formazione, della sicurezza su lavoro e ambiente di RFI (Rete Ferroviaria Italiana SpA), si è invece soffermato sulla fatica dei ferrovieri, figure che si trovano spesso impegnate in turni di notte per far fronte alle manutenzioni ordinarie o a interventi straordinari di ripristino della rete. Giulia Cisotto e Mattia Doro, entrambi dell'Università di Padova, hanno presentato la visione del problema dal punto di vista scientifico sulla base di uno studio dei processi attentivi nelle attività lavorative. Concludendo i lavori Paolo Siligato, rappresentante dei sindacati ITF e Filt Cgil, ha descritto gli orari di lavoro previsti per gli equipaggi dalle convenzioni internazionali evidenziando come questi, per varie cause, siano raramente rispettati con un conseguente eccessivo prolungamento degli orari di lavoro che causa gravi danni agli equipaggi.
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