- A Livorno si prevede una mappatura delle aree portuali attualmente non utilizzate per il traffico dei passeggeri, che si è praticamente azzerato a seguito delle misure per l'emergenza Covid-19, al fine di usarle eventualmente per merci transitanti in porto o provenienti da altri scali che a causa dell'impatto della pandemia non possono seguire i consueti canali di traffico. Nell'odierna riunione voluta dal sindaco della città labronica, Luca Salvetti, e dall'assessora al Porto, Barbara Bonciani, per esaminare la crisi del settore crociere e la situazione di Porto di Livorno 2000, la società che gestisce il traffico passeggeri in porto, si è discusso infatti anche dell'idea proposta da Salvetti e Bonciani all'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale circa la possibilità di riconvertire temporaneamente le aree non doganali dedicate ai traffici passeggeri, oggi inutilizzate.
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- I vertici dell'AdSP hanno spiegato che nel confronto con gli operatori portuali non si è ad oggi ravvisata la necessità di ulteriori spazi da mettere a disposizione della merce in arrivo. Tuttavia si è convenuto sul fatto che l'evoluzione poco chiara dell'emergenza sanitaria in corso e le difficoltà che potrebbero generarsi in altri porti in termini di spazi per lo sbarco e stoccaggio merci dovrebbero aprire una riflessione comune per la formulazione di un piano B, favorendo una mappatura di quelle che potrebbero essere le aree portuali e retroportuali da mettere eventualmente a disposizione in caso di necessità.
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- Relativamente alla Porto di Livorno 2000, colpita in maniera pesante dall'emergenza Codiv-19, è stato rilevato che uno dei primi benefici per alleviare lo stato di crisi della società può arrivare dall'applicazione, da parte dell'AdSP, delle norme previste nel decreto Cura Italia per quanto riguarda la sospensione dei canoni concessori, misura che intende contrastare gli effetti prodotti dal calo dei traffici portuali a danno dei concessionari e che è già stata attivata in modo estensivo, non solo relativamente al segmento delle merci ma anche a quello dei passeggeri, da altre Autorità di Sistema Portuale.
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- La riunione si è conclusa con due decisioni prese in modo congiunto: sindaco e assessora indiranno per la prossima settimana una riunione sulla crisi del comparto crociere convocando la Porto di Livorno 2000; inoltre il Comune sarà sede di un tavolo allargato di crisi città-porto in cui l'amministrazione comunale, assieme ad AdSP, Capitaneria di Porto e stakeholder portuali lavoreranno insieme per monitorare e gestire gli effetti economici e sociali dell'emergenza Codiv-19 sul sistema città-porto di Livorno.
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