Nel quadro della convenzione per la promozione e il finanziamento di attività didattico-sperimentali in ambito navale firmata lo scorso novembre da Paolo Comanducci, rettore dell'Università di Genova, e Giuseppe Bono, amministratore delegato del gruppo Fincantieri, le parti hanno sottoscritto le convenzioni per avviare quattro progetti di dottorato della durata di tre anni ciascuno. L'iniziativa prevede un investimento complessivo da parte di Fincantieri di oltre 250mila euro relativo al completamento dei progetti.-
- Il gruppo navalmeccanico ha specificato che i temi dei progetti sono stati concordati fra le parti e riflettono le tendenze del panorama navale mondiale nonché gli interessi specifici della Direzione Navi Militari di Fincantieri. In particolare si riferiscono a: studio dei rischi e delle tecniche di cybersecurity a bordo nave e nei siti produttivi; strategie e metodi per la riduzione del peso scafo in coerenza con i più recenti sviluppi delle normative per la costruzione delle navi; studio di strumenti e metodi di progettazione dei sistemi elettrici a bordo nave.
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- «Gli argomenti di ricerca identificati in accordo con Fincantieri - ha spiegato il rettore Comanducci - sono, come sempre più spesso accade, un insieme delle attività di ricerca tradizionali nell'ingegneria navale e di attività che provengono da altri ambiti, come in questo caso l'ingegneria elettrica e la cyber-security. Ciò conferma l'importanza della strategia di messa a fattor comune di diverse competenze multidisciplinari che è in atto nell'Università di Genova attraverso la costituzione dei Centri strategici di Ateneo, con il recente consolidamento del Centro del Mare, nato lo scorso anno, e il prossimo lancio di ulteriori iniziative, anche nell'ambito della sicurezza».
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- «Temi quali la riduzione del peso delle strutture dello scafo - ha rilevato Giuseppe Bono - hanno impatti significativi sul miglioramento delle performance e sull'efficienza delle navi, per non parlare dell'imperativo rappresentato oggi dalla necessità di avere una chiara soluzione di cybersecurity da offrire ai nostri clienti oltreché da utilizzare per i nostri siti produttivi e di ingegneria. Siamo quindi molto soddisfatti - ha sottolineato l'amministratore delegato di Fincantieri - di poter avviare questi dottorati di ricerca, che costituiscono il livello di formazione più elevato nell'ordinamento degli studi universitari, fornendo a giovani già dotati di solida preparazione l'opportunità di acquisire professionalità distintive in campi specifici di forte rilevanza scientifica, tecnologica, sociale ed economica. Proprio in un momento estremamente difficile come quello che stiamo attraversando riteniamo di dover continuare a investire sul futuro puntando su ricerca, innovazione e competenze».
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