Nel secondo trimestre di quest'anno i ricavi della finlandese Wärtsilä, che realizza soluzioni per la generazione di energia per i settori marino e terrestre, sono rimasti stabili attestandosi a 1,22 miliardi di euro. L'utile operativo è diminuito del -49% scendendo a 49 milioni di euro rispetto a 96 milioni di euro nel periodo aprile-giugno del 2019 e l'utile netto è ammontato a 23 milioni di euro (-63%). Nel secondo trimestre del 2020 il valore dei nuovi ordini acquisiti dal gruppo è calato del -27% essendo state incamerate commesse per 1,01 miliardi di euro e il valore dell'orderbook al 30 giugno scorso risultava pari a 5,40 miliardi di euro, inferiore del -12% rispetto al 30 giugno 2019.-
- Nel solo ramo d'attività dei sistemi per il settore marittimo, Wärtsilä ha registrato nuovi ordini per 391 milioni di euro (-38%) nel segmento Marine Power, che si occupa dello sviluppo e realizzazione di motori, sistemi di propulsione, tecnologie ibride e sistemi integrati, e per 119 milioni di euro (-40%) nel segmento Marine Systems, che realizza prodotti, soluzioni e servizi per il settore marittimo. Al 30 giugno scorso il valore del portafoglio ordini dei due segmenti di business risultava pari rispettivamente a 1,91 miliardi di euro (-3%) e 903 milioni di euro (-39%).
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- La divisione Wärtsilä Marine Power ha archiviato il secondo trimestre di quest'anno con ricavi pari a 420 milioni di euro (-6%) e un utile operativo di 21 milioni di euro (-60%), mentre la divisione Wärtsilä Marine Sustems ha totalizzato ricavi pari a 238 milioni di euro (+1%) ed un utile operativo di 26 milioni di euro (+31%).
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- «L'impatto negativo del Covid-19 sulle nostre attività e su quelle dei nostri clienti - ha commentato il presidente e amministratore delegato di Wärtsilä, Jaakko Eskola - è cresciuto nel corso del secondo trimestre. Ciò si è chiaramente evidenziato nella diminuzione degli ordini ricevuti da tutti i segmenti di business. Il calo della domanda - ha specificato Eskola - è stato particolarmente rilevante nel settore delle crociere, in quanto negli ultimi mesi i divieti ai viaggi e altre misure di limitazione hanno costretto all'inattività la maggior parte delle navi. L'interesse dei clienti per gli investimenti in scrubber è risultato un altro elemento di debolezza a causa delle turbolenze nei mercati petroliferi globali. Nel settore dell'energia i clienti hanno continuato ad essere restii ad impegnarsi in nuovi investimenti».
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