Filt Cgil, Fit Cisl e Ulitrasporti hanno deciso di sospendere lo sciopero nazionale di tutti i lavoratori portuali programmato per domani, dato che - hanno spiegato i sindacati - «dopo un lungo ed intenso confronto si è arrivati alla sottoscrizione di uno specifico verbale con relativo protocollo di intenti. Il protocollo - hanno precisato le tre organizzazioni sindacali - accoglie e sostiene le rivendicazioni che unitariamente abbiamo rappresentato a difesa e sostegno dell'intera comunità dei lavoratori dei porti. Abbiamo sostenuto fortemente la bontà delle motivazioni che ci avevano indotto a proclamare lo sciopero nazionale ed abbiamo puntualmente articolato anche le azioni utili a dare soluzione alle stesse che sono puntualmente richiamate nello specifico protocollo che è parte integrante del verbale».-
- «Ora - hanno proseguito Filt Cgil, Fit Cisl e Ulitrasporti - vigileremo costantemente sulla piena esigibilità degli impegni che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha assunto affinché ai lavoratori dei porti possano arrivare le giuste risposte che si aspettano».
-
- Illustrando il contenuto del protocollo d'intenti siglato con il viceministro del Mims, Teresa Bellanova, il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, ha specificato che «il viceministro si è impegnato su questioni per noi fondamentali per il settore dei porti, a partire dall'inserimento nella legge di bilancio di una norma che riconosca quello portuale come lavoro usurante o gravoso, l'anticipo pensionistico per i lavoratori delle imprese portuali terminaliste e dell'Autorità di Sistema Portuale, e il finanziamento delle Agenzie di Taranto, Gioia Tauro e Cagliari».
-
- «Abbiamo ottenuto - ha aggiunto Tarlazzi - l'impegno di rendere finalmente operativo un tavolo permanente di confronto sui temi portuali, una sede fondamentale per ragionare in modo organico e strutturale sulle riforme da fare, a partire dalla necessità di dare completa attuazione alla “legge Del Rio”. Abbiamo deciso di sospendere per ora lo sciopero con responsabilità verso gli impegni presi dal viceministro, ma monitoreremo se gli impegni assunti porteranno a quello che stiamo chiedendo. A tratto generale continueremo a fare le nostre rivendicazioni. I trasporti sono fondamentali per la ripresa del Paese e i milioni di lavoratori di questo settore strategico meritano condizioni lavorative migliori, più lavoro ma soprattutto buon lavoro. I lavoratori dei trasporti - ha sottolineato il segretario generale della Uilt - hanno dato un'ottima risposta alla mobilitazione generale che si è svolta oggi sia in termini di adesione nelle piazze che di astensione dal lavoro. Il livello di precarizzazione e di sfruttamento soprattutto nel mondo della logistica, gli infortuni e le morti sul lavoro che sono sempre più un'emergenza nel nostro paese, sono questioni su cui non possiamo abbassare la guardia. Non smetteremo di dare la nostra massima attenzione alle vertenze contrattuali aperte a partire da quella del Tpl e alle vertenze aziendali come quella che sta coinvolgendo proprio in questi giorni i 1322 lavoratori di Air Italy. Continueremo - ha concluso Tarlazzi - a chiedere maggiore attenzione a questo settore da parte del governo, lo sviluppo del Paese passa anche e soprattutto dai trasporti».
-
- Soddisfazione per la revoca dello sciopero è stata manifestata dal vicepresidente di ALIS, Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile: «esprimiamo - ha dichiarato Marcello Di Caterina - un forte ringraziamento per il senso di responsabilità mostrato dalle sigle sindacali e dai lavoratori dei porti, specialmente in considerazione dei danni socio-economici che lo sciopero avrebbe causato in questo periodo natalizio. Siamo molto soddisfatti per la sospensione dello sciopero dei lavoratori portuali ufficialmente comunicata dalle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Ulitrasporti che, dopo un lungo confronto, sono giunti a questa decisione da noi auspicata anche pubblicamente già nei giorni scorsi. Esprimiamo pertanto un forte ringraziamento per il senso di responsabilità mostrato dalle sigle sindacali, dai lavoratori e dalle comunità portuali, specialmente in considerazione degli incalcolabili danni socio-economici che proprio tale sciopero avrebbe causato in questo periodo natalizio per l'intero Paese e, in particolare, per le isole ed i cittadini siciliani e sardi che necessitano ovviamente di continuo rifornimento di merci e beni di prima necessità. In riferimento alle criticità sollevate dai lavoratori del comparto portuale - ha chiarito Di Caterina - restiamo profondamente convinti che esse meritino di essere discusse ed affrontate attraverso un dialogo istituzionale tra il governo e le parti sociali e ribadiamo la nostra massima disponibilità a partecipare ad un tavolo di confronto sulle tematiche di comune interesse per l'intero settore».
|