Nel secondo trimestre di quest'anno il gruppo elvetico ABB ha registrato una flessione delle performance finanziarie a fronte di una prosecuzione del trend di sostenuta crescita dei nuovi ordini. Nel periodo i ricavi sono ammontati a 7,25 miliardi di dollari, con una diminuzione del -2,7% sul trimestre aprile-giugno del 2021. L'utile operativo si è attestato a 587 milioni di dollari (-46,3%) e l'utile netto a 397 milioni di dollari (-49,2%).-
- Nel secondo trimestre del 2021 il gruppo, che sviluppa sistemi per l'elettrificazione, la robotica e l'automazione, ha acquisito nuovi ordini per un valore di 8,81 miliardi di dollari, con una crescita del +10,2% sullo stesso periodo dello scorso anno. Al 30 giugno scorso il valore dell'orderbook risultava pari a 19,48 miliardi di dollari (+26,3%).
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- Relativamente alle sole nuove commesse ottenute dall'industria marittima, ABB ha reso noto che questo segmento ha registrato un positivo sviluppo nel campo della crocieristica e in crescita è risultata generalmente la domanda nel settore marittimo-portuale.
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- In concomitanza con l'annuncio dei risultati conseguiti nel secondo trimestre di quest'anno il gruppo svizzero ha reso nota la decisione di uscire dal mercato russo a causa della guerra in corso in Ucraina e dell'impatto delle conseguenti sanzioni internazionali. ABB ha specificato che l'impatto finanziario della crisi geopolitica sui risultati del secondo trimestre del gruppo è stato di -57 milioni di dollari. ABB ha ricordato che, quando è scoppiato il conflitto, l'azienda ha smesso di accettare nuovi ordini dalla Russia e nel contempo ha adempiuto ad un numero limitato di obblighi contrattuali in corso con clienti russi, nel rispetto delle sanzioni applicabili. Inoltre il gruppo elvetico ha precisato che la maggior parte della propria forza lavoro russa è in congedo dallo scorso marzo e ha evidenziato che l'azienda, nel riallineare le proprie attività in modo ordinato, farà del proprio meglio per supportarli. I dipendenti di ABB in Russia sono circa 750 e la società ha due siti produttivi nelle regioni di Mosca e Lipetsk, oltre a diversi centri di assistenza. La Russia rappresentava circa l'1-2% dei ricavi annuali del gruppo.
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