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Parte lo sciopero di dieci giorni dei lavoratori dei porti di Livorno, Piombino e dell'Elba
Infruttuoso il tentativo dell'AdSP di portare le parti ad un'intesa
12 settembre 2022
Oggi inizia lo sciopero di dieci giorni dei lavoratori dei porti di Livorno, Piombino e dell'Elba. Il tentativo dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale di scongiurare la protesta chiamando ad un confronto i sindacati e i rappresentanti delle imprese non è andato a buon fine. Al termine dell'incontro di sabato non è stata raggiunta alcuna intesa sui temi oggetto delle rivendicazioni avanzate dai lavoratori e le segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno pertanto confermato lo sciopero, che terminerà alla mezzanotte del 22 settembre.
Da oggi al 20 settembre i lavoratori del sistema portuale livornese sciopereranno ogni giorno per due ore e in questo periodo saranno organizzate due assemblee: la prima in programma stamani e la seconda il 20 settembre. Il 21 e il 22 settembre lo scioperò riguarderà invece l'intera giornata lavorativa. Inoltre il 22 settembre, in piazza del Luogo Pio a Livorno, si terrà una manifestazione dalle ore 10 alle 12.
I sindacati hanno precisato che, tuttavia, il confronto non è stato infruttuoso: i rappresentanti del mondo delle imprese e l'Autorità di Sistema Portuale - hanno chiarito Giuseppe Gucciardo (Filt Cgil), Dino Keszei (Fit Cisl) e Gianluca Vianello (Uiltrasporti) - «hanno dimostrato di aver preso coscienza delle criticità illustrate dai sindacati». Ringraziando il puntuale e prezioso lavoro dell'AdSP nel cercare di ricomporre le controversie, Gucciardo, Keszei e Vianello hanno però specificato che le promesse di dialogo avanzate dal mondo delle imprese non bastano e servono i fatti.
«Le risposte concrete che si aspettavano i lavoratori in tema di sicurezza, salute e salario - hanno lamentato Gucciardo, Keszei e Vianello - non ci sono state e pertanto si procederà con la mobilitazione annunciata nelle scorse settimane. Ci preme sottolineare che non è in atto nessuna “guerra” contro il mondo delle imprese: i portuali stanno semplicemente e legittimamente rivendicando ciò che spetta loro. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti si dichiarano pertanto disponibili, anche nel corso di questi giorni di sciopero, a sedersi nuovamente ad un tavolo per riprendere il dialogo».
Il presidente drll'AdSP del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, ha espresso amarezza per la posizione di rottura presa dai sindacati: «credo grazie al nostro lavoro di intermediazione e alle proposte pervenute dalle associazioni datoriali - ha rilevato - i lavoratori avessero già raggiunto un risultato positivo, con ampi margini di avvio di una trattava da sviluppare in tempi rapidi. In questi giorni erano stati fatti enormi passi in avanti nelle questioni della tutela e dell'organizzazione del lavoro in porto come mai si era verificato fino ad ora, e auspichiamo non sia stato tempo perduto».
«Al di là delle contestazioni espresse dalla parte datoriale sul metodo delle relazioni industriali scelto dai sindacati - ha proseguito Guerrieri - le rivendicazioni dei lavoratori hanno fornito uno stimolo positivo a inaugurare una nuova stagione di confronto tra le parti, sulla base della piena condivisione di un duplice interesse comune: contemperare le esigenze di continuità operativa dei porti con quelle di qualità e di rimodulazione del mondo del lavoro».
«Se non fossero state interrotte le trattative - ha affermato Guerrieri - avremmo forse potuto iniziare immediatamente con maggiore garanzia di risultato in lavoro per il quale stavamo discutendo da tempo». Ciononostante - ha concluso - «l'Autorità continuerà a profondere ogni sforzo affinché il dialogo avviato e purtroppo interrotto questa mattina possa comunque essere riattivato nella consapevolezza della tutela degli interessi generali della comunità portuali, dei lavoratori e di tutte le attività produttive connesse al porto».
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