Il consiglio di amministrazione di Fincantieri ha approvato il piano industriale 2023-2027, documento - ha specificato l'azienda navalmeccanica - che «esprime l'ambizione del gruppo di diventare leader mondiale nella realizzazione e gestione a vita intera della nave digitale e green, per i settori del turismo crocieristico, della difesa e dell'energia. Forte della sua eccellenza industriale, mira inoltre a rafforzare il posizionamento competitivo internazionale del gruppo e dell'industria navalmeccanica italiana, creando valore anche per la filiera. In quest'ottica - ha specificato Fincantieri - verranno potenziate ulteriormente le sinergie tra i settori cruise, difesa e navi specializzate offshore, sulla scia della transizione energetica e dell'innovazione tecnologica».
Il gruppo navalmeccanico italiano ha archiviato l'esercizio annuale 2021 con ricavi pari a 6,91 miliardi di euro e il piano industriale prevede che il volume d'affari crescerà a 8,8 miliardi nel 2025 e a 9,8 miliardi di euro nel 2027. Nei due anni sono attesi EBITDA margin rispettivamente del 7% e 8% circa.
La strategia di crescita di Fincantieri è fondata sullo sviluppo del settore delle navi da crociera, di cui l'azienda italiana è leader con oltre il 40% della quota di mercato e con 28 navi in portafoglio al 30 settembre scorso con consegne previste fino al 2028. Secondo Fincantieri, «il prossimo ciclo industriale di questo settore sarà caratterizzato da due dinamiche: la ripresa del turismo, dopo il periodo caratterizzato dall'emergenza pandemica, con una chiara preferenza verso le crociere, a livelli superiori al 2019, e l'ingresso di nuovi operatori nel settore delle navi extra lusso; la digitalizzazione e la transizione ecologica, con un aumento della richiesta di navi equipaggiate con tecnologie all'avanguardia e alimentate da motori di nuova generazione».
È atteso anche un aumento della domanda di navi militari: «la spesa per mezzi navali - ha spiegato l'azienda - è prevista crescere in linea con la spesa globale per la difesa, trainata dagli investimenti delle nazioni dell'Europa Occidentale e dell'Asia-Pacifico».
Tra le opportunità che Fincantieri potrà sfruttare c'è anche quella legata alla decarbonizzazione e agli investimenti nel campo delle energie rinnovabili che - ha evidenziato la società - «comporterà un aumento significativo della domanda di mezzi navali specializzati, in particolare nel settore eolico offshore».
«Distintività e sostenibilità - ha affermato l'amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero - sono punti qualificanti del nostro piano, ci permetteranno di continuare a crescere, volgendo in opportunità le criticità del settore e del contesto macroeconomico. Le linee guida del piano 2023-2027 si basano su cinque pilastri volti a far evolvere Fincantieri in leader mondiale nella abilitazione della transizione energetica per le grandi navi e nella costruzione e gestione di navi sempre più automatizzate e digitalizzate. Tale evoluzione è possibile grazie alla focalizzazione sui nostri tre core business - navi da crociera, navi militari e navi specializzate offshore - con riferimento ai quali siamo pronti ad essere pionieri nella abilitazione delle nuove tecnologie. Il piano prevede l'impegno continuo sulla modernizzazione e digitalizzazione delle operazioni dei cantieri navali fino all'eccellenza, e la massima attenzione alla disciplina finanziaria e al deleveraging».
Commentando la strategia prevista dal piano industriale, il segretario generale di Fim Cisl Liguria, Christian Venzano, e Fabio Carbonaro, segretario regionale Fim Cisl Liguria e coordinatore per la Liguria di Fincantieri, hanno espresso «apprezzamento e condivisione per quelle che all'interno del documento vengono definite le linee guida chiave, ovvero il concentrarsi sulle attività di costruzione navale orientandosi sempre più verso quello che appare come il più probabile futuro, ovvero la nave digitale a impatto zero». «Positiva - hanno osservato Venzano e Carbonaro - è la volontà di rafforzare i cantieri italiani, ricordiamo che la Liguria è una regione strategica con tutto il comparto militare sul territorio (cantieri di Riva Trigoso e Muggiano oltre la Direzioni navi militari di Genova), una delle due sedi di Orizzonte Sistemi Navali crocevia dell'integrazione sulle navi militari e il cantiere di Sestri Ponente interessato da un grande investimento come il “ribaltamento a mare”, a cui manca da approvare l'ultima importantissima fase per concludere l'opera. Guardando i numeri, attendendo ovviamente l'approvazione del bilancio per l'anno in corso, salutiamo con ottimismo l'analisi che vede la piena ripresa delle attività dopo il Covid che ha fortemente penalizzato il settore cruise auspicando che il previsto 6% di aumento da qui al 2030 si realizzi. Si prevedono aumento passeggeri ed incremento flotte navali anche attraverso la transizione green. Positivo è anche lo sguardo rivolto ai mercati esteri ed ai settori oil and gas (offshore). Bene poi il lavoro che si intende fare su elettronica e meccatronica e tutto il pacchetto di servizi post vendita».