Oggi la Commissione Europea ha presentato cinque proposte legislative in materia di sicurezza marittima e di prevenzione dell'inquinamento marino provocato dalle navi con lo scopo di migliorare ulteriormente le norme UE e allinearle ai regolamenti internazionali. Con le proposte sulla sicurezza marittima si intende fissare requisiti chiari e basati su norme internazionali per le ispezioni attuate nell'ambito dell'attività di controllo dello Stato di approdo, nonché prevedere formazione specifica erogata dall'Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA) alle amministrazioni nazionali al fine di rafforzare i controlli che le autorità degli Stati membri esercitano sulle loro flotte. È prevista anche l'agevolazione dello scambio di informazioni tra gli Stati di bandiera sui risultati delle ispezioni effettuate e, in generale, sui problemi di conformità. L'EMSA sosterrà questa cooperazione attraverso un programma aggiornato di formazione e di sviluppo professionale rivolto agli ispettori dello Stato di bandiera. Inoltre il controllo dello Stato di approdo sarà esteso per coprire ulteriori norme internazionali, come le nuove convenzioni sull'acqua di zavorra e sui sedimenti e la rimozione dei relitti. La proposta aggiorna anche il modo in cui le navi sono oggetto di ispezione, per riflettere i nuovi requisiti e, nel determinare il loro profilo di rischio, attribuirà maggiore importanza alle performance ambientali e alle carenze delle navi. Altre modifiche hanno lo scopo di migliorare ulteriormente la capacità degli Stati membri di rilevare e correggere il mancato rispetto della sicurezza e delle norme e degli standard di prevenzione dell'inquinamento e di salvaguardia dell'ambiente. L'ambito del controllo da parte dello Stato di approdo e delle indagini sugli incidenti sarà esteso ai pescherecci, categoria di naviglio – ha ricordato la Commissione UE presentando le proprie proposte – in cui persistono notevoli problemi di sicurezza. La proposta prevede che gli Stati membri possano scegliere di applicare il controllo dello Stato di approdo ai pescherecci di lunghezza superiore a 24 metri che fanno scalo nei porti dell'UE. Allo stesso tempo, per gli incidenti più gravi che coinvolgono pescherecci più piccoli di lunghezza inferiore a 15 metri, gli Stati membri dovrebbero segnalarli ed analizzarli per trarne possibili insegnamenti. Le operazioni di controllo dello Stato di bandiera e dello Stato di approdo saranno digitalizzate e sarà incoraggiata la diffusione dei certificati elettronici. Ciò sarà reso possibile in particolare grazie ai sistemi informatici e alle banche dati dell'EMSA. La proposta prevede poi che gli organismi nazionali di indagine sugli incidenti ricevano ulteriore sostegno dall'EMSA e che, su richiesta, venga messo a disposizione degli organismi nazionali un pool di esperti di diverse discipline, oltre a strumenti e attrezzature specializzate. Per incrementare la prevenzione degli scarichi illegali nei mari europei, la Commissione propone poi di allineare le norme dell'Unione Europea a quelle internazionali e di estendere il loro campo di applicazione per coprire una gamma più ampia di sostanze inquinanti. In particolare, oltre agli scarichi illegali di idrocarburi e di sostanze liquide nocive, contemplati dalle norme esistenti, la Commissione propone di includere anche gli scarichi di sostanze nocive trasportate in forma imballata, liquami, rifiuti, nonché le acque di scarico e i residui dei sistemi di depurazione dei gas di scarico (scrubber). Tra le proposte c'è anche l'ottimizzazione del servizio satellitare CleanSeaNet, la banca dati di sorveglianza e condivisione delle informazioni dell'EMSA, con l'introduzione di obblighi di condivisione e follow-up delle informazioni da parte delle autorità nazionali responsabili dell'individuazione e della verifica del potenziale inquinamento. L'obiettivo del potenziamento del sistema è di facilitare l'applicazione tempestiva e la cooperazione tra gli Stati membri in caso di incidenti transfrontalieri dovuti all'inquinamento provocato dalle navi. È previsto anche un rafforzamento del quadro giuridico, in modo da consentire alle autorità nazionali di adottare misure adeguate in caso di scarico illegale e di imporre sanzioni. La proposta prevede criteri minimi per l'effettiva applicazione delle sanzioni amministrative, quali la gravità dello scarico illegale, il suo impatto sull'ambiente o la solidità finanziaria dell'entità responsabile dell'azione illecita. La proposta include l'aggiornamento del mandato dell'EMSA al fine di riflettere meglio il ruolo crescente che l'Agenzia svolge in molti settori del trasporto marittimo, tra cui la sicurezza, la prevenzione dell'inquinamento e la protezione dell'ambiente, l'azione per il clima, la security, la sorveglianza e la gestione delle crisi e la digitalizzazione, compresi i nuovi compiti di sicurezza e sostenibilità derivanti da questo pacchetto legislativo. È previsto, ad esempio, che la Commissione e gli Stati membri si affidino al sostegno dell'EMSA nell'attuazione del regolamento FuelEU Maritime e nell'estensione del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE al trasporto marittimo. L'Agenzia continuerà inoltre ad assistere la Commissione e gli Stati membri nell'ambito della sorveglianza marittima, della resilienza della cybersicurezza e della preparazione alle crisi e svolgerà un ruolo significativo nella semplificazione delle relazioni tra gli Stati membri attraverso l'uso di strumenti informatici, continuando nel contempo a offrire formazione e sviluppo di capacità per le amministrazioni degli Stati membri.
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