Niels Rasmussen, capo analista per il trasporto marittimo
dell'associazione marittima internazionale Bimco, non accenna
esplicitamente a prossimi problemi connessi alla sovracapacità
della flotta, ma presentando oggi un esame sulla recente evoluzione
dei nuovi ordini di portacontainer e della demolizione di navi di
questo tipo sottintende che questo rischio è assolutamente
reale. Rasmussen ha evidenziato che nei primi sette mesi del 2023 le
consegne di nuove portacontenitori hanno raggiunto il nuovo record
di 1,2 milioni di teu di capacità di stiva immessa sul
mercato, superando di circa 200mila teu il record precedente, mentre
l'attività di riciclaggio delle navi è rimasta bassa.
Ciò ha determinato dallo scorso gennaio un incremento della
capacità della flotta mondiale pari al +4,3%. Relativamente
alle nuove commesse per la costruzione di navi, Rasmussen ha
rilevato che se la stipula di questi contratti è rallentata
rispetto al record stabilito nel 2021, tuttavia dall'inizio del 2023
è continuata a risultare pari al doppio rispetto allo
decennio del 2010. L'analista del Bimco ha rilevato che gli 1,3
milioni di teu dei contratti stipulati dall'inizio di quest'anno
hanno mantenuto elevata la consistenza del portafoglio ordini, che
risulta di soli 3mila teu inferiore rispetto al record di 7,6
milioni di teu raggiunto a marzo 2023.
Rasmussen ha osservato che l'orderbook è talmente
sostanzioso che è previsto che le consegne di portacontainer
supereranno il precedente record annuale di 1,7 milioni di teu per
ben tre anni consecutivi, con la consegna - sulla base delle attuali
previsioni - di un totale di 2,4, 2,9 e 1,9 milioni di teu di nuova
capacità rispettivamente nel 2023, 2024 e 2025.
Rasmussen ha precisato che se è atteso nei prossimi anni
anche un aumento della demolizione di navi, con unità più
efficienti dal punto di vista energetico che rimpiazzeranno
portacontainer ora in servizio, tuttavia si prevede che tra l'inizio
del 2023 e l'inizio del 2025 la capacità della flotta
crescerà ancora di circa 4,5 milioni di teu, accrescendo la
capacità complessiva della flotta di quasi il +18%.
Aumento della capacità delle navi in servizio - ha
osservato l'analista del Bimco, che giunge in un momento in cui la
crescita delle economie in molte regioni chiave sta diminuendo, con
prospettive di crescita dell'economia mondiale nei prossimi anni che
si stanno riducendo.
Rifacendosi a statistiche sui traffici marittimi
containerizzati, Rasmussen ha spiegato che nel primo semestre di
quest'anno i volumi totali sono diminuiti del -4,3% anno su anno,
con un incremento solo del +0,2% rispetto alla prima metà
dell'anno pre-pandemia del 2019. Con riferimento alle sole tratte
headhaul e ai traffici regionali - ha precisato - il dato risulta
inferiore del -4,9% rispetto al primo semestre del 2022 ma superiore
del +3,1% rispetto alla prima metà del 2019. Fortunatamente -
ha rilevato Rasmussen - nel secondo trimestre del 2023 i viaggi
headhaul e quelli regionali sono migliorati, dato che i volumi sono
diminuiti del -2,0% su base annua e sono risultati in aumento del
+5,3% rispetto al secondo trimestre del 2019, ciò mentre
rispetto a quest'ultimo anno la capacità della flotta è
aumentata del +17%.
«La crescita futura dell'offerta - ha concluso l'analista
del Bimco - potrebbe essere mitigata da velocità di
navigazione ridotte, ma un'ulteriore crescita della capacità
della flotta di circa il 15% nel prossimo anno e mezzo evidenzia che
la crescita dal lato dell'offerta rimarrà una sfida per gli
armatori e per gli operatori».