Nel 2024 il traffico delle merci nel porto di Ancona-Falconara
Marittima è rimasto stabile essendo ammontato a 9.517.903
tonnellate di carichi, con una lieve progressione del +0,3%
sull'anno precedente. L'Autorità di Sistema Portuale del Mare
Adriatico Centrale ha reso noto che il solo traffico delle rinfuse
liquide ha registrato un sensibile incremento del +8,3% salendo a
4.055.181 tonnellate, mentre le merci secche, con 5.462.722
tonnellate, hanno segnato un calo del -4,9% che è risultato
più accentuato per le sole merci containerizzate che, con un
totale pari a 151.600 teu, hanno accusato una flessione del -12,4%
sul 2023, diminuzione - ha precisato l'ente portuale - che ha
interessato soprattutto i contenitori vuoti, ma che ha visto anche
ridurre il numero di quelli pieni.
Lo scorso anno il traffico passeggeri nel porto di Ancona è
diminuito complessivamente del -2,2% essendo stato di 927.415
persone. Sul traffico dei passeggeri dei traghetti - ha specificato
l'AdSP - pesano negativamente il dato della Grecia (-9%) e della
Croazia (-6%) mentre sale decisamente il risultato dell'Albania
(+19%). Nel segmento delle crociere il traffico è stato di
104.419 passeggeri (+18,9%), di cui 87.270 in transito (+25,1%).
Nel 2024 il traffico delle merci nel porto di Ortona si è
attestato a 1.274.450 tonnellate (+8,1%), incluse 849.532 tonnellate
di rinfuse, in crescita del +13,5% soprattutto grazie agli sbarchi
dei cereali e dei prodotti metallurgici, mentre sono leggermente
diminuite le rinfuse liquide (-1%). Nello scalo ortonese il traffico
crocieristico ha registrato una crescita del +46,9% con 686
transiti.
Nel 2024 il porto di Vasto ha movimentato 489.445 tonnellate di
merci (-14,5%) ed ha registrato un calo dell'import di rinfuse
liquide (-10%), in particolare di prodotti petroliferi raffinati
(-36%), nonché della movimentazione di merci solide (-14%)
per le minori importazioni di prodotti alimentari, di materie
plastiche e di altre tipologie merceologiche. Da agosto, inoltre, si
è interrotto l'export dei veicoli nuovi (-61%), un dato - ha
osservato l'ente portuale - «che rispecchia purtroppo la crisi
in corso dell'automotive e su cui incide anche la necessità
di espansione dello scalo così da poter differenziare le
tipologie di traffico e le quantità di merci fornite».
Infine lo scorso anno nel porto di Pesaro, che ricade anch'esso
sotto la giurisdizione dell'AdSP dell'Adriatico Centrale, il
traffico passeggeri ha registrato un rialzo del +16,9% salendo a
11.417 persone. È stato positivo - ha spiegato l'AdSP - sia
il dato del collegamento estivo con la Croazia, con 10.878
passeggeri (+16%), sia quello del traffico crocieristico, con 539
transiti (+52%).