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Il gruppo terminalista Euroports e il gruppo greco Gek Terna,
attivo principalmente nei settori delle infrastrutture, dell'energia
e delle concessioni, gestiranno il porto commerciale “Philippos
B” a Kavala, nella Grecia nord-orientale. Nei giorni scorsi i
due partner, attraverso la “Sarisa Sub-Concession of Kavala
Port Philippos B S.A. partecipata anche da Black Summit Financial
Group e EFA Group, hanno sottoscritto un contratto di subconcessione
della durata di 40 anni con l'Autorità Portuale di Kavala che
si prevede genererà introiti per il pagamento del canone pari
complessivamente a circa 39,9 milioni di euro, con metà della
cifra che l'ente portuale prevede di destinare all'ammodernamento
del porto passeggeri “Apostolos Pavlos” di Kavala.
L'accordo prevede, inoltre, che il concessionario attui un piano di
investimenti del valore di 36 milioni di euro.
Grazie alla firma dell'accordo il network di terminal portuali
della Euroports, che in Italia include il Terminal Rinfuse Venezia
di Porto Marghera, si estende ora alla Grecia. «Assieme al
nostro partner Gek Terna - ha affermato l'amministratore delegato e
vicepresidente di Euroports, Frederic Platini - ci impegniamo a
trasformare Kavala in un porto internazionale che soddisfi i più
elevati standard europei. Questa partnership riflette la nostra
visione a lungo termine di trainare la crescita regionale
rafforzando nel contempo il nostro network globale di terminal».
L'area portuale oggetto della subconcessione, che attualmente è
operata dall'Autorità Portuale, si estende per quasi 180mila
metri quadri e può gestire molte tipologie di merci, tra cui
minerali, in particolare marmo, fertilizzanti, rinfuse agricole e
merci varie. Il terminal, che presenta fondali della profondità
di -12,5 metri, dispone di due banchine di 610 e 315 metri lineari e
di una rampa per i rotabili.