
In occasione della cruciale riunione del Marine Environment
Protection Committee (MEPC) dell'International Maritime Organization
(IMO) per definire le misure della strategia di decarbonizzazione
dello shipping, che si è aperta oggi a Londra, oggi il World
Shipping Council (WSC), l'associazione che rappresenta le principali
compagnie del settore del trasporto marittimo containerizzato, ha
sottolineato che, per avere successo, il primo accordo globale sulla
tassazione del carbonio dovrà contribuire a colmare il
divario di prezzo tra i combustibili fossili e le alternative più
pulite, tra cui combustibili navali a zero e quasi zero emissioni.
L'associazione ha evidenziato che ciò è essenziale per
guidare gli investimenti nell'energia verde e
nell'approvvigionamento di carburanti e per realizzare le economie
di scala necessarie per ridurre nel tempo i costi.
Inoltre, il WSC ha rilevato che gli elementi centrali
dell'accordo devono ancora essere risolti: «una questione
chiave ancora da risolvere - ha spiegato Bryan Wood-Thomas, primo
rappresentante del WSC presso l'IMO e vicepresidente
dell'associazione per l'ambiente e il clima - è come e quali
carburanti verdi saranno incentivati dalle entrate generate dalla
misura proposta. Se queste decisioni non saranno prese questa
settimana, il mercato dei carburanti e gli acquirenti di carburante
non avranno un segnale più chiaro per investire. Il settore -
ha spiegato - ha bisogno di certezze e ne abbiamo bisogno ora. Non è
possibile che queste decisioni siano rinviate a linee guida che
saranno sviluppate fra due anni e poi, periodicamente, ogni qualche
anno. Senza un chiaro incentivo per carburanti più puliti,
rischiamo di bloccare lo slancio proprio quando le opzioni più
ecologiche stanno iniziando a diffondersi».
Ricordando che «oggi sono operative circa 200 navi in
grado di funzionare con carburanti rinnovabili» e che «entro
il 2030, altre 700 si uniranno a queste» e che sono già
stati investiti miliardi di dollari in tecnologie più pulite,
il presidente e CEO del World Shipping Council, Joe Kramek, ha
avvertito che, «tuttavia, queste navi non saranno in grado di
funzionare con carburanti verdi senza un quadro normativo che renda
i carburanti zero o near zero commercialmente praticabili e
disponibili».