
Un positivo primo trimestre induce ABB a confermare le
previsioni per l'intero 2025 anche se l'azienda elvetica - ha
specificato oggi l'amministratore delegato Morten Wierod - prende
atto che «è aumentata l'incertezza per il contesto in
cui operano le imprese. Tuttavia - ha precisato - prevediamo di
creare ulteriore valore gestendo attivamente il nostro portafoglio e
scorporando la nostra attività di robotica». ABB ha
infatti annunciato la decisione di scorporare la propria divisione
che si occupa di robotica, iniziativa che sarà proposta
all'assemblea societaria annuale del 2026, con l'obiettivo che
l'attività scorporata venga quotata sul mercato azionario a
partire dal secondo trimestre del prossimo anno. «ABB Robotics
- ha spiegato Wierod - è leader nel suo settore e le sinergie
commerciali e tecnologiche tra l'attività di ABB Robotics e
le altre divisioni di ABB sono limitate, con caratteristiche della
domanda e di mercato differenti».
La divisione ABB Robotics ha circa 7.000 dipendenti e nel 2024
ha registrato un fatturato di 2,3 miliardi di dollari, pari al 7%
circa del giro d'affari del gruppo ABB. Se gli azionisti decideranno
a favore del progetto di scorporo, lo spin-off sarà
effettuato tramite una distribuzione di azioni in base alla quale
gli azionisti di ABB Ltd. riceveranno azioni della società da
quotare come dividendo in natura, in proporzione alla loro
partecipazione azionaria.
A partire dal primo trimestre del 2026 la divisione Machine
Automation, che assieme ad ABB Robotics attualmente costituisce
l'area di business Robotics & Discrete Automation, entrerà
a far parte dell'area di business Process Automation.
Intanto il gruppo ABB ha archiviato il primo trimestre del 2025
con un fatturato di 7,93 miliardi di dollari, con un incremento del
+1% sullo stesso periodo dello scorso anno, crescita - ha rilevato
Wierod - che è leggermente inferiore alle attese. L'utile
operativo è ammontato a 1,57 miliardi (+29%) e l'utile netto
a 1,12 miliardi di dollari (+23%).
Nei primi tre mesi di quest'anno il valore dei nuovi ordini
incamerati nel periodo da ABB è aumentato del +3% salendo a
9,21 miliardi e il valore del portafoglio ordini al 31 marzo scorso
si è attestato a 23,04 miliardi di dollari (+5%). Wierod ha
reso noto che l'acquisizione di ordinativi è cresciuta in tre
delle quattro principali aree di business del gruppo, ad eccezione
di quella Motion che ha registrato un calo rispetto al livello
record del 2024. ABB ha specificato che nel settore dei trasporti e
delle infrastrutture il contesto commerciale è risultato
positivo relativamente al segmento marittimo-portuale così
come a quello ferroviario, anche se quest'ultimo ha registrato una
flessione degli ordini trimestrali rispetto a quelli dello scorso
anno che includevano rilevanti commesse.
Relativamente all'esposizione di ABB alla guerra dei dazi
innescata dal presidente americano Trump, Wierod ha confermato che
ciò ha determinato crescente incertezza: «noi - ha
puntualizzato - ci concentriamo su ciò che riusciamo a
controllare e agiamo per difendere la nostra posizione di mercato e
la nostra redditività. Il nostro consolidato approccio
local-for-local - ha precisato - ci avvantaggia e negli Stati Uniti
copriamo sino al 75-80% delle nostre vendite con la produzione
nazionale, con il supporto aggiuntivo di alcune esenzioni
tariffarie. In Europa e in Cina abbiamo raggiunto una presenza
locale ancora più elevata. La transizione energetica e
l'espansione comportano una crescente domanda di tecnologie di
elettrificazione avanzate e investiamo progressivamente negli Stati
Uniti per supportare il previsto sviluppo del mercato a lungo
termine. Abbiamo annunciato investimenti per 120 milioni di dollari
in due dei nostri siti produttivi per espandere la produzione locale
di prodotti di elettrificazione a bassa tensione. Questo si aggiunge
agli oltre 500 milioni di dollari di investimenti negli Stati Uniti
negli ultimi tre anni».