
Ieri, con 23 voti a favore, nove contrari e due astensioni, la
Commissione Bilancio del Parlamento europeo ha approvato una
relazione che evidenzia la necessità di un bilancio a lungo
termine dell'UE assai più ambizioso e che sottolinea come
l'attuale limite di spesa dell'1% del prodotto nazionale lordo non
sia sufficiente per far fronte al crescente numero di crisi e di
sfide. La relazione rimarca, tra l'altro, che il prossimo quadro
finanziario pluriennale, che segue la programmazione settennale che
scadrà il 31 dicembre 2027, dovrebbe includere finanziamenti
molto più consistenti e gestiti direttamente per le
infrastrutture energetiche, di trasporto e digitali, dando priorità
ai collegamenti transfrontalieri e ai collegamenti nazionali con
valore aggiunto europeo. Il documento specifica che si ritiene che
tali infrastrutture vadano di pari passo con una politica energetica
europea e costituiscano una precondizione assoluta per un efficace
rafforzamento del mercato unico e per aumentare la resilienza
dell'Unione in un ordine geopolitico in evoluzione.
Inoltre, la relazione richiama l'attenzione sull'importanza di
aumentare il sostegno in bilancio alla mobilità militare, che
potenzia le infrastrutture per scopi militari e civili, consentendo
lo spostamento su larga scala e in tempi rapidi di equipaggiamenti e
personale militare e contribuendo così alle capacità
di difesa e alla sicurezza collettiva dell'Unione. A tale riguardo
si sottolinea l'importanza del finanziamento delle reti transeuropee
di trasporto per consentirne l'adattamento a fini di duplice uso sia
militare che civile.
La richiesta di maggiori finanziamenti per i trasporti,
l'energia e le infrastrutture nell'ambito del prossimo quadro
finanziario pluriennale formulata dalla Commissione Bilancio del
Parlamento europeo è stata accolta con favore
dall'associazione dei porti europei. «I porti europei - ha
evidenziato Isabelle Ryckbost, segretario generale dell'European Sea
Ports Organisation (ESPO) - sono partner importanti per il
rafforzamento della resilienza energetica, economica e geopolitica.
Ciò comporta ingenti investimenti, spesso ad alto rischio e
senza un ritorno diretto o significativo sull'investimento, sebbene
questi investimenti siano fondamentali per soddisfare le ambizioni
dell'Europa. È positivo constatare che gli esperti di
bilancio del Parlamento europeo comprendano l'importanza degli
investimenti e dei finanziamenti sia nei trasporti che nell'energia
nell'attuale contesto geoeconomico e geopolitico».
ESPO ha espresso l'augurio che questo forte segnale venga
recepito. La sessione plenaria del Parlamento UE dovrebbe votare la
relazione il prossimo mese, mentre la Commissione Europea dovrebbe
presentare la sua proposta a luglio.