testata inforMARE
Cerca
24 febbraio 2025 - Anno XXIX
Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
01:58 GMT+1
LinnkedInTwitterFacebook
Rapporto ICE 98/99 sull'Italia nell'economia internazionale: import +6,1%, export +1,2%
Aumentata la quota del Mezzogiorno sulle esportazioni nazionali
21 luglio 1999
Nel rapporto '98/'99 "L'Italia nell'economia internazionale", presentato oggi a Roma, l'Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE) analizza l'andamento degli scambi con l'estero, rilevando un aumento delle importazioni del 6,1% e dell'1,2% delle esportazioni, contro una media mondiale del 3,5%. La produzione è cresciuta dell'1,3% contro una media europea del 2,8%. E' aumentata inoltre la quota del Mezzogiorno sulle esportazioni nazionali, passata dal 9,6% del '97 al 10,2% dello scorso anno.

Riportiamo di seguito una sintesi del rapporto stilata dall'ICE.


L'ITALIA NELL'ECONOMIA INTERNAZIONALE: RAPPORTO ICE 1998-99


Le ripercussioni della crisi asiatica e l'avvio del nuovo ciclo di negoziati multilaterali, aumentano le importazioni dell'Italia rispetto alla domanda interna, le esportazioni in quantità crescono meno della media dei paesi industriali ma in valore la quota dell'Italia migliora, forte riduzione del surplus manifatturiero, continua a salire la quota del Mezzogiorno sulle esportazioni nazionali, prosegue il processo di internazionalizzazione produttiva grazie soprattutto agli investimenti esteri delle PMI, si stabilizza e diversifica l'attività delle imprese esportatrici, diverse le novità introdotte nel quadro delle politiche nazionali di sostegno all'internazionalizzazione

Nel corso del 1998, si sono allentate le tensioni che turbavano lo scenario economico internazionale fino a pochi mesi fa. L'Asia orientale sta recuperando stabilità e le altre aree a cui si è propagata la crisi, in primo luogo America Latina e Russia, sembrano sotto controllo. Nel complesso, l'economia mondiale sta tuttavia attraversando un periodo di marcato rallentamento, che si ripercuote anche sulla dinamica degli scambi internazionali

Le esportazioni italiane di beni e servizi sono lievemente aumentate, ma il tasso di crescita in quantità (1,2%) è rimasto inferiore a quello del commercio mondiale (3,5%). Le importazioni invece, per il secondo anno consecutivo, sono accelerate, a un tasso, in volume, del 6,1%. Nel 1998, il saldo commerciale dell'Italia si è quindi ridimensionato soprattutto a causa dell'andamento degli scambi con i paesi dell'Estremo Oriente. Sono invece migliorati molto i saldi con il Nordamerica, con l'Africa e con il Medio Oriente.

Dal punto di vista territoriale, nel corso del 1998, la distribuzione delle esportazioni italiane è risultata meno concentrata: tutte le cinque principali regioni esportatrici, tranne l'Emilia Romagna, hanno fatto registrare una crescita delle esportazioni inferiore alla media nazionale. Il Mezzogiorno ha continuato ad accrescere la sua partecipazione alle esportazioni nazionali. Tuttavia, la sua presenza sui mercati esteri, e quindi la sua capacità esportativa, resta inferiore a quella delle altre regioni.

Viene confermata l'evoluzione graduale del modello di specializzazione internazionale dell'economia italiana, vale a dire le caratteristiche produttive dell'industria nazionale: i punti di forza dell'economia del nostro paese che si trovano tradizionalmente nei beni di consumo per la persona e per la casa, pur rimanendo molto significativi, si stanno comunque attenuando. Si consolida invece il comparto della meccanica strumentale.

Tra il 1996 e il 1998 si è innalzato il grado di stabilità delle imprese, ovverosia il numero di quelle che hanno esportato continuativamente almeno per gli ultimi cinque anni è salito del 12,5%.

Nel 1998 è stato avviato un progetto di riforma del sistema complessivo delle politiche di sostegno all'internazionalizzazione delle imprese italiane, che sta modificando la distribuzione delle competenze istituzionali e rinnovando gli strumenti di intervento. Nel luglio 1999, la Cabina di regia del CIPE per l'internazionalizzazione, presieduta dal Ministro del Commercio con l'Estero, ha inoltre varato provvedimenti che vanno soprattutto a favore delle PMI che vogliono entrare sui mercati esteri.IL QUADRO INTERNAZIONALE: Le ripercussioni della crisi asiatica e l'avvio del nuovo ciclo di negoziati multilaterali


Si sono allentate le tensioni che turbavano lo scenario economico internazionale fino a pochi mesi fa: l'Asia orientale si sta avviando verso il recupero della stabilità e della crescita e gli altri focolai di crisi sparsi nel mondo sembrano sotto controllo.

Nel complesso, l'economia mondiale sta attraversando un periodo di marcato rallentamento, che si ripercuote anche sulla dinamica degli scambi internazionali. Accenni di miglioramento economico sono visibili in Asia e in Europa, mentre continua la fase di prosperità dell'economia nordamericana, ma, secondo le stime dell'OCSE, nel 1999 il tasso di crescita della produzione mondiale non dovrebbe superare di molto quello dell'anno scorso, attestandosi al 2,4%, mentre l'espansione dei flussi commerciali potrebbe subirebbe un ulteriore rallentamento, passando dal 4,5% al 3,9%.

Nel 1998, per la prima volta dopo oltre un decennio la crescita degli scambi internazionali è tornata a concentrarsi nei paesi industriali, mentre prima aveva caratterizzato le aree emergenti. La dinamica del commercio mondiale è stata infatti sostenuta soprattutto dall'andamento economico delle seguenti aree:
  • Nordamerica, dove le importazioni degli Stati Uniti, sospinte dal ciclo favorevole e dall'apprezzamento del dollaro, sono aumentate dell'11% in termini reali.
  • Continente europeo. Seppure in misura inferiore rispetto agli Stati Uniti, data la diversa situazione congiunturale, anche l'Unione Europea ha contribuito a sostenere il commercio mondiale: le sue importazioni di beni e servizi sono cresciute nel 1998 a un tasso (8%) superiore al doppio di quello della sua domanda interna, mentre le esportazioni (5%) hanno risentito meno di quelle statunitensi della decelerazione della domanda estera.


Il 1998 è stato anche l'anno delle celebrazioni del cinquantenario dell'Accordo generale sulle tariffe e il commercio (GATT): il sistema di regole sugli scambi internazionali, oggi amministrato dall'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), sembra aver resistito bene alle insidie della crisi economica delle aree emergenti. Sono stati avviati i preparativi per un nuovo ciclo di negoziati internazionali, che potrebbe assumere la denominazione di Millennium Round. Oltre a temi, come l'agricoltura e i servizi, sui quali la ripresa delle trattative era già in agenda, i negoziati potrebbero estendersi ad argomenti nuovi, come gli investimenti e le politiche della concorrenza, la cui interconnessione con le politiche commerciali si fa sempre più evidente.


sono aumentate le importazioni dell'Italia RISPETTO ALLA DOMANDA INTERNA


I risultati conseguiti dall'Italia, fra il 1998 ed i primi mesi del 1999, non sono stati molto soddisfacenti, malgrado il raggiungimento dell'obiettivo di partecipare all'introduzione dell'euro fin dalla prima fase. La crescita della produzione è rimasta fiacca (1,3%), decisamente inferiore alla media europea (2,8%) e del tutto inadeguata a dare slancio alla pur incipiente ripresa dell'occupazione.

Nel 1998 le importazioni italiane di beni e servizi sono aumentate in quantità a un tasso (6,1%) decisamente superiore a quello della domanda interna (2,5%), facendo innalzare il loro grado di penetrazione sul mercato italiano, che resta comunque inferiore a quello degli altri principali paesi europei.

Peraltro, i prezzi delle importazioni sono sensibilmente diminuiti soprattutto per effetto del calo delle quotazioni internazionali delle materie prime.

I processi di integrazione economica internazionale favoriscono la tendenza a soddisfare la domanda interna con prodotti importati: tuttavia in Italia il fenomeno è stato rafforzato non soltanto dalla maggiore convenienza di prezzo delle importazioni, ma anche da alcuni fattori congiunturali. Ad esempio, nel primo semestre dell'anno, un intenso processo di accumulazione di scorte di materie prime e semilavorati, accanto al perdurare degli incentivi pubblici per l'acquisto di automobili, hanno accelerato la crescita delle importazioni.

Nel corso dell'anno, poi, l'effetto di questi fattori si è progressivamente esaurito e la dinamica delle importazioni ha quindi subito un rallentamento.


Le previsioni disponibili indicano per il 1999 che il tasso di crescita delle importazioni italiane sara' inferiore a quello del '98.


LE ESPORTAZIONI IN QUANTITA' SONO CRESCIUTE MENO DELLA MEDIA DEI PAESI INDUSTRIALI, MA IN VALORE LA QUOTA DELL'ITALIA E' MIGLIORATA


Il volume delle esportazioni di beni e servizi è aumentato soltanto dell'1,2%, assai meno di quello delle importazioni (6,1%). Sul risultato aggregato delle esportazioni ha inciso la sensibile flessione registrata nei servizi (-2%), ma nelle merci l'incremento delle quantità esportate (1,6%) è risultato comunque decisamente inferiore alla dinamica del commercio mondiale, che le ultime stime dell'OCSE collocano al 4,5%. Si è dunque verificata una contrazione della quota di mercato mondiale detenuta dai prodotti italiani. Il fenomeno è confermato dal confronto con gli altri principali paesi industriali, le cui esportazioni di beni e servizi sono aumentate a tassi decisamente superiori a quello dell'Italia (fa eccezione soltanto il Giappone, ovviamente molto più esposto agli effetti della crisi asiatica).

Inoltre, è ormai dal 1996 che le esportazioni italiane crescono più lentamente del commercio mondiale. Le ragioni di questo declino della quota derivano da diversi fattori: gli effetti ritardati della perdita di competitività di prezzo dei prodotti italiani, dovuta al forte apprezzamento reale della lira nel 1996, che tuttavia aveva corretto solo parzialmente il suo precedente indebolimento; la successiva stabilizzazione del tasso di cambio nominale si è accompagnata al persistere di un sia pur lieve differenziale inflazionistico sfavorevole e la svalutazione delle monete dei paesi in crisi ha accentuato i problemi di competitività delle imprese italiane; particolare sensibilità delle esportazioni italiane agli effetti della crisi delle aree emergenti.

Considerando le principali aree geografiche, emerge chiaramente che il saldo commerciale dell'Italia nel 1998 si è ridimensionato soprattutto a causa dell'andamento degli scambi con i paesi dell'Estremo Oriente. Sono invece migliorati molto i saldi con il Nordamerica, con l'Africa e con il Medio Oriente, principalmente per effetto del calo dei prezzi delle materie prime.

Valutate a prezzi correnti, le quote di mercato delle esportazioni italiane sono aumentate in quasi tutte le principali aree. Fanno eccezione proprio quelle più intensamente coinvolte nella crisi: il gruppo delle quattro economie asiatiche di recente industrializzazione (le NIEs), i paesi in via di sviluppo dell'Estremo Oriente e i paesi in transizione dell'Est europeo. Sembra quindi che, ancora una volta, le imprese italiane abbiano rapidamente ridotto la propria presenza nei mercati dove la congiuntura ha avuto un'evoluzione negativa.


Per il 1999 le stime circa l'andamento delle esportazioni italiane scontano un miglioramento nel secondo semestre.



FORTE RIDUZIONE DEL SURPLUS MANIFATTURIERO


La maggior parte dei settori produttivi ha dato un contributo negativo all'andamento del saldo commerciale. Nell'industria estrattiva si è ridotto il disavanzo, soprattutto per effetto della caduta dei prezzi internazionali delle materie prime. Il settore manifatturiero ha subito una marcata riduzione del surplus, dovuta alla diminuzione delle esportazioni del "sistema moda". Il contributo principale al deterioramento del saldo è tuttavia venuto, oltre che dagli autoveicoli, dai settori che producono beni capitali, le cui esportazioni sono state frenate dalla caduta della domanda nelle aree emergenti, mentre in Italia la ripresa degli investimenti ha suscitato un forte incremento degli acquisti dall'estero.

Negli scambi di servizi, che vanno acquistando un peso sempre maggiore sul totale delle transazioni internazionali, il surplus dell'Italia si è dimezzato, soprattutto per l'andamento negativo dei saldi nei servizi per le imprese (tecnologici e informatici).


continua a salire la quota del mezzogiorno SUlle esportazioni nazionali


La distribuzione territoriale delle esportazioni italiane tende a farsi meno concentrata: nel 1998, per il secondo anno consecutivo, tutte le cinque principali regioni esportatrici, tranne l'Emilia Romagna, hanno fatto registrare una crescita delle esportazioni inferiore alla media nazionale.

La crisi asiatica ha penalizzato maggiormente le regioni del Centro-Nord, in particolare Lombardia, Toscana e Liguria più esposte in quei mercati.

Il Mezzogiorno ha continuato ad accrescere la sua partecipazione alle esportazioni nazionali con una quota del 10,2% (era del 9,6% nel 1997), anche nel primo trimestre 1999. L'anno scorso il contributo principale a questo risultato è venuto dai mezzi di trasporto, ma vi hanno concorso anche settori in cui è più elevato il peso degli imprenditori locali. Tuttavia, l'apertura internazionale del Mezzogiorno resta inferiore a quella delle altre ripartizioni territoriali.

L'Italia nord-occidentale - e in particolare la Lombardia - ha perso quote sulle esportazioni nazionali di merci, mentre ne ha guadagnate su quelle di servizi, riflettendo la terziarizzazione della propria economia e quindi una propensione alla erogazione di servizi. Nell'insieme del Centro-Nord i risultati molto differenziati da regione a regione potrebbero nascondere i diversi esiti che stanno avendo i processi di ristrutturazione dei distretti industriali. Pressati dalle maggiori tensioni del contesto economico internazionale in cui si muovono, alcuni sistemi produttivi locali stanno rinnovando con successo le proprie caratteristiche, in termini di tecnologia e gamma merceologica, conservando tuttavia la vitalità dei propri legami con le comunità e le istituzioni locali. Altri distretti sembrano invece affaticati dalla difficoltà di individuare una via originale di crescita e la loro crisi incide in misura non trascurabile sul rallentamento complessivo delle esportazioni italiane.CONTINUA IL PROCESSO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE PRODUTTIVA GRAZIE SOPRATTUTTO AGLI INVESTIMENTI ESTERI DELLE PMI


Gli investimenti diretti all'estero costituiscono uno dei canali attraverso i quali si sta attenuando la specializzazione italiana nei beni di consumo tradizionali: le imprese spostano all'estero le linee produttive a più alta intensità di lavoro non qualificato, concentrando le attività che restano in Italia sulle fasce alte dei mercati. D'altro canto gli investimenti esteri in Italia si orientano in misura relativamente elevata sui settori ad alta intensità di ricerca tecnologica, contribuendo a ridurre lo svantaggio comparato dell'Italia in questo comparto.


si è STABILIZZATA E DIVERSIFICATA L'attività delle imprese ESPORTATRICI


In base ai dati sulle imprese esportatrici censite dall'Istat nel 1996, è stato delineato un quadro dei principali cambiamenti strutturali che hanno coinvolto le imprese esportatrici italiane nel periodo 1994-98. In base al criterio del fatturato all'esportazione (a prezzi costanti), si nota una chiara tendenza alla crescita delle dimensioni dei soggetti: il peso delle aziende minori (fino a 15 miliardi di vendite all'estero) sul valore delle esportazioni è sceso dal 38% al 34% e il valore medio delle esportazioni per impresa è passato in cinque anni da 1,8 a 2,4 miliardi. Inoltre è aumentata la diversificazione geografica delle esportazioni: è salito il numero medio di mercati in cui vende ogni impresa ed è cresciuta in misura notevole la popolazione di imprese capaci di esportare in aree relativamente difficili come l'America Latina, l'Africa, il Medio Oriente e l'Est europeo. Parallelamente si è innalzato il grado di stabilità delle imprese: il numero di quelle che hanno esportato continuativamente almeno per gli ultimi cinque anni è salito del 12,5% tra il 1996 e il 1998.

Si stima inoltre che siano almeno una decina di migliaia le imprese che, oltre ad esportare, svolgono all'estero varie forme di attività produttiva, che includono la distribuzione, l'assistenza post-vendita, la collaborazione industriale con imprese locali, i traffici di perfezionamento. Tra di esse, circa un migliaio sono presenti con investimenti diretti in attività produttive.


I CASI AZIENDALI


Per la prima volta il Rapporto ICE 1998-99: L'Italia nell'economia internazionale prende in esame sei diversi casi aziendali che hanno consentito di tratteggiare i criteri e le motivazioni che hanno portato le imprese ad internazionalizzarsi. Si tratta di: Antresud, Coeclerici, FIAT, Indena, Natuzzi, Parmalat.

La prima è una "piccola multinazionale" delle telecomunicazioni, con pochi addetti in Italia e un investimento in Romania. La sua storia costituisce un caso esemplificativo di successo delle PMI: un aspetto importante del percorso dell'Antresud è anche l'utilizzo di strumenti finanziari e programmi della UE per il supporto degli IDE (investimenti diretti esteri).

Coeclerici , attiva nel settore dei trasporti e quindi esempio significativo di impresa operante nel terziario, è tradizionalmente incline a una proiezione internazionale e vanta un'esperienza decennale sui mercati esteri, di tipo quasi esclusivamente commerciale. Alla crisi del mercato dei noli l'azienda ha reagito con una recente ristrutturazione che ha interessato le principali aree di business.

La proiezione internazionale della FIAT è nota, ma l'esame delle sue modalità è reso attuale dalla forte competizione scatenatasi nel settore automobilistico a causa di una serie di fattori, non ultimi la liberalizzazione del commercio estero e l'ingresso in scena di nuovi, competitivi produttori localizzati nei paesi emergenti. Universalmente noto, il caso Fiat è stato ripreso nel Rapporto, sia perché il gruppo ha intensificato negli ultimi anni la propria connotazione transnazionale, sia per esaminare se e come siano mutate le strategie di insediamento produttivo in aree strategicamente importanti ma recentemente colpite da crisi economiche e/o finanziarie (in particolare America Latina e Russia).

Indena, ha seguito un percorso di internazionalizzazione basata principalmente sulle esportazioni che rappresentano il 90% del fatturato. La sua competitività internazionale di basa soprattutto su competenze specifiche connesse all'attività di ricerca e ad una forte capacità di innovazione del prodotto unita ad una efficiente assistenza tecnica ai clienti. Anche la rete internazionale di approvvigionamento delle materie prime costituisce uno dei fattori di competizione per il cui ampliamento l'Indena sta studiando la possibilità di effettuare investimenti diretti all'estero.

Natuzzi, grande produttrice di divani, rappresenta il caso emblematico di una azienda del Mezzogiorno che esporta verso 140 paesi e la scelta di mantenere la produzione in Italia, nonostante la non trascurabile incidenza dei costi di trasporto, è basata sull'esigenza di rendere possibile uno stretto controllo sulla qualità e di garantirsi il contributo di manodopera specializzata.

Parmalat, contrariamente ai due casi precedenti ha costruito la propria espansione attraverso ingenti investimenti esteri, "esportando" quindi nei mercati di sbocco l'azienda, con le sue modalità organizzative e operative. Grazie alla rapida crescita dei suoi IDE è passata, tra il 1989 e il 1997, dal trentacinquesimo al terzo posto nella graduatoria delle multinazionali italiane, in termini di addetti nelle controllate.


sono state introdotte diverse novità nel quadro delle politiche nazionali di sostegno All'internazionalizzazione


Nel 1998 è stato avviato un progetto di riforma del sistema complessivo delle politiche di sostegno all'internazionalizzazione delle imprese italiane, che sta modificando la distribuzione delle competenze istituzionali e rinnovando gli strumenti di intervento. Il quadro che va emergendo è il seguente:
  • la gestione degli incentivi finanziari viene concentrata nelle mani della Simest, che opera ora su tutte le forme di internazionalizzazione, dalle esportazioni agli investimenti diretti;
  • l'assetto della SACE viene rinnovato, al fine di accrescerne la capacità di operare a sostegno delle piccole e medie imprese;
  • viene rafforzato il ruolo dell'ICE nella produzione e distribuzione di servizi reali per l'internazionalizzazione delle imprese;
  • viene promosso un più intenso coinvolgimento delle Regioni nelle politiche di sostegno all'internazionalizzazione, viste come un aspetto essenziale delle politiche di sviluppo locale;
  • comincia ad operare, all'interno del CIPE, un centro di coordinamento strategico di tutti gli organismi che operano nel campo delle politiche di sostegno all'internazionalizzazione.


Date queste premesse, all'inizio di luglio 1999, la Cabina di regia del CIPE per l'internazionalizzazione, presieduta dal Ministro del Commercio con l'Estero, ha inoltre varato provvedimenti che vanno soprattutto a favore delle PMI che vogliono entrare sui mercati esteri. Le "nuove misure a sostegno delle esportazioni e dell'internazionalizzazione del sistema Italia" riguardano:
  • nuovi profili di applicazione della legge Ossola sui crediti agevolati;
  • innalzamento del contributo concesso con la legge Ossola sui tassi di interesse relativi al forfaiting;
  • abbattimento dei tassi fissi di interesse applicati alle imprese che usufruiscono delle agevolazioni che vengono erogate in base alle leggi 394 (che riguarda la penetrazione commerciale nei paesi extra-UE) e 304 (per la partecipazione a gare all'estero).

›››Archivio notizie
DALLA PRIMA PAGINA
ICS soddisfatta dei passi avanti dell'ISWG-GHG per la decarbonizzazione dello shipping, anche se non risolutivi
Londra
Platten: rimane ancora molto lavoro da fare con urgenza entro la riunione di aprile del MEPC
Nel secondo semestre del 2024 il traffico delle merci nel porto di Venezia è cresciuto del +15,3%
Venezia
Nell'intero anno i crocieristi sono stati 548mila (+7,8%)
Nell'ultimo trimestre del 2024 il traffico delle merci nel porto di Rotterdam è calato del -2%
Rotterdam
Nell'intero anno è stata segnata una flessione del -0,7%
HMM in trattative per l'acquisizione della connazionale SK Shipping
Seul
La transazione avrebbe un valore prossimo a 1,4 miliardi di dollari
La Clean Maritime Fuels Platform suggerisce le azioni necessarie per rendere disponibili i fuel puliti per lo shipping
Bruxelles
L'AdSP diventerà Gestore Unico delle manovre ferroviarie nel porto di Ravenna
Ravenna
Rimarranno in carico a RFI la manutenzione straordinaria e gli investimenti in nuove infrastrutture
Joint venture di Cargill e Hafnia nel settore delle forniture di fuel navali
Singapore
Costituita la Seascale Energy
La Guardia Costiera autorizza l'impiego di batterie a bordo di navi di bandiera italiana
Roma
Adottato un approccio basato sulla valutazione del rischio utilizzando le linee guida dell'EMSA
Joint venture fra Marsa Maroc e TIL (gruppo MSC) per la gestione del container terminal est del porto di Nador West Med
Casablanca
Il 50% del capitale più una azione sarà detenuto dall'azienda africana
Spediporto, carenza di servizi e costi per i controlli della merce procurano una cattiva reputazione per il porto di Genova
Genova
Botta: perdere tempo e denaro per i vari controlli, non avendo certezze sui tempi di uscita della merce dai porti rende la situazione insostenibile
Nel 2024 il traffico delle merci nel porto di Barcellona è cresciuto del +8,7%
Barcellona
Deciso aumento (+12,4%) dei carichi containerizzati. Nel solo ultimo trimestre il traffico totale è aumentato del +1,2%
Nel secondo trimestre del 2024 il traffico delle merci nei porti europei è tornato a crescere
Lussemburgo
In aumento le principali tipologie di carichi ad eccezione delle rinfuse solide. Accentuato rialzo dei volumi nei porti italiani
Positivi i risultati economici annuali del gruppo terminalista HHLA
Amburgo
Lo scorso anno il traffico containerizzato movimentato dai terminal portuali è cresciuto del +0,9%
Sequestrati nel porto di Gioia Tauro 788 kg di cocaina
Reggio Calabria/Gioia Tauro
L'AdSP protesta per il declassamento del locale ufficio delle Dogane attuato contestualmente ad un consistente aumento delle sue funzioni
GNV prenderà in consegna le ultime due delle quattro ro-pax ordinate con 11 mesi di anticipo
Palermo
Catani: necessari la modernizzazione delle infrastrutture portuali, l'adozione del cold ironing e lo sviluppo di una rete di distribuzione del GNL
Le Aziende informanoSponsored Article
ABB Ability™ Marine Remote Diagnostic System
Always on board with you
Partnership fra Maersk e Cochin Shipyard nel quadro del programma di incentivi del governo indiano al settore navale
Mumbai
Nel corso del 2025 la prima riparazione di una nave del gruppo danese presso lo stabilimento indiano
Federagenti, accelerare i dragaggi impiegando il materiale di risulta negli scali portuali
Roma
Pessina: il caso di Spezia e Genova può fornire una soluzione immediata ed efficace
Contratto a Maestral (Fincantieri - EDGE) per la gestione della flotta della Marina degli Emirati Arabi Uniti
Abu Dhabi/Trieste
La commessa ha un valore di 500 milioni di euro
T&E, rimuovere dalla strategia di decarbonizzazione dello shipping i biofuel legati alla deforestazione e limitare quelli prodotti da colture alimentari
Bruxelles
Dijkstra: l'IMO dovrebbe considerare l'impatto climatico dei biocombustibili “cattivi”
ICS fiduciosa per l'esito della riunione IMO della prossima settimana sulla decarbonizzazione dello shipping
Nel 2024 il traffico delle merci nel porto di Genova è calato del -1% mentre a Savona-Vado è cresciuto del +7%
Genova
Crocieristi in diminuzione del -11%
Lo scorso anno il traffico nel porto di Koper è cresciuto del +3,0%
Lubiana
Le merci containerizzate sono state oltre 9,4 milioni di tonnellate (+5,6%)
Assarmatori, bene l'ok all'arruolamento dei membri dell'equipaggio da parte del comandante della nave
Roma
Messina: chiediamo che la misura diventi strutturale
Nel 2024 i terminal portuali della marocchina Marsa Maroc hanno movimentato un volume record di merci
Casablanca
Picco storico dei container con 2.898.779 teu (+13)
ECSA, A4E e T&E scongiurano la Commissione UE a promuovere la produzione di fuel puliti per il trasporto marittimo ed aereo
Bruxelles
Raptis: abbiamo bisogno di ingenti investimenti, certezze e semplificazione dell'accesso ai finanziamenti pubblici e privati
Flessione dei risultati economici e commerciali annuali della Kalmar
Helsinki
Deciso rialzo dei nuovi ordini nell'ultimo trimestre del 2024
Nel quarto trimestre del 2024 il traffico navale nel canale di Suez è diminuito del -53,5%
Il Cairo
Le tanker sono calate del -42,9% e le navi di altro tipo del -58,1%
Evergreen investe circa tre miliardi di dollari in 11 nuove portacontainer da 24.000 teu
Taipei/Keelung
Prosegue la crescita del fatturato delle tre principali compagnie di navigazione containerizzate taiwanesi
Confitarma, l'attuale assetto normativo del servizio di rimorchio portuale va più che bene
Roma
Circolare ministeriale del 19 marzo 2019 pienamente idonea a gestire le gare
Lo scorso anno il traffico delle merci nei porti croati è diminuito del -10,1%
Zagabria
Record di passeggeri di linea e crocieristi
MSC riorganizza due servizi transatlantici fra Mediterraneo ed East Coast USA
Ginevra
Transit time di nove giorni tra il porto di Genova e quello di New York
Nel 2024 i ricavi della Danaos Corporation hanno superato per la prima volta il miliardo di dollari
Atene
L'utile netto annuale è diminuito del -8,0%
Il traffico ro-ro e le rotte regionali sempre più importanti per lo sviluppo del porto di Ancona
Ancona
Presentata una ricerca sulle potenzialità dello scalo marchigiano
Nel 2024 i ricavi di HMM sono cresciuti del +39%
Seul
Nel solo quarto trimestre l'incremento è stato del +53%
Accordo A.P. Moller Capital - Bergé y Compañía per investire nel settore portuale in Spagna e America Latina
Kongens Lyngby/Madrid
Investimenti attraverso un fondo a gestione separata sostenuto dalla società danese
HHLA sigla un contratto collettivo di lavoro con ver.di
Amburgo
Il sindacato si era opposto alla cessione di quote di capitale sociale alla MSC
L'AdSP del Tirreno Settentrionale sospende le variazioni Istat sui canoni concessori
Livorno
Maestripieri (CISL Liguria): ai porti di Genova e Savona-Vado serve un presidente
Genova
Gli scali - ha denunciato - sono costretti a operare in regime di assoluta emergenza
Nova Marine Carriers, Aug. Bolten ed Ership hanno acquisito Maja Stuwadoors Groep
Lugano
La società olandese opera un terminal rinfuse nel porto di Amsterdam
Nel 2024 il traffico dei container nel porto di Algeciras è diminuito del -0,5%
Algeciras/Valencia
Lo scorso mese il trend negativo è proseguito
Confitarma, bene il mantenimento della procedura semplificata per l'arruolamento dei marittimi
Roma
Scomparsa a 83 anni la giornalista napoletana Bianca D'Antonio
Napoli
Punto di riferimento per cortesia e professionalità anche per il settore dello shipping
L'AdSP del Mar Ligure Orientale ha aderito all'Osservatorio Nazionale Tutela del Mare
Roma
L'ente promuove la valorizzazione della risorsa mare
Domani a Napoli un convegno di studi sul contrasto ai traffici illeciti via mare
Napoli
Si terrà presso l'Università degli Studi “Parthenope”
Il porto di Los Angeles raggiunge un nuovo picco di traffico containerizzato per gennaio
Los Angeles
Porto di Livorno, nel 2024 il traffico ferroviario è cresciuto del +10,4%
Livorno
La quota rail dei volumi di merci movimentate è salita al 19%
Appalto per l'immersione nella vasca di colmata di Ancona dei sedimenti di dragaggio dei porti di Fano e Numana
Ancona
Federlogistica, la chiusura del casello autostradale di Busalla può mettere in crisi la logistica nel Nord Ovest
Genova
Lo scorso anno il traffico delle merci nei porti montenegrini è cresciuto del +2,2%
Podgorica
I passeggeri sono aumentati del +16,1%
Investimenti pari a 1,4 miliardi di euro per lo sviluppo del Polo Logistica del gruppo FS Italiane
Roma
Gli investimenti per nuovi asset fisici e digitali sono previsti dal Piano Strategico 2025-2029
Il gruppo Grimaldi estende il suo network marittimo all'India
Napoli
Il 20 febbraio il primo scalo al porto di Mumbai con la PCTC “Grande California”
Un milione di euro per la riduzione dell'importo delle tasse di ancoraggio nel porto di Gioia Tauro
Gioia Tauro
Ok all'ampliamento del terminal auto di Automar
L'AdSP della Liguria Orientale concorda sulla necessità di aree buffer per i porti di La Spezia e Marina di Carrara
La Spezia
Aree individuate dall'ente in prossimità del porto e del retroporto di Santo Stefano di Magra
Convegno “Ferro-gomma-acqua: l'intermodalità e il porto di Genova”
Genova
Si terrà venerdì presso la Stazione Marittima di Genova
Fratelli Cosulich ha acquisito una quota di controllo del 62% del capitale della Femo Bunker
Genova
Ha un fatturato annuo di oltre 70 milioni di euro
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
Interporto di Nola, nel 2024 il traffico intermodale è cresciuto del +18%
Nola
Stabile il traffico di merce su gomma
È diventato operativo il nuovo terminal crociere di MSC nel porto di Barcellona
Barcellona
Sarà inaugurato ufficialmente nei prossimi mesi
A gennaio il porto di Singapore ha movimentato 3,5 milioni di container (+5,8%)
Singapore/Hong Kong
Il traffico containerizzato nel porto di Hong Kong è diminuito del -10,5%
Arrivata nel porto di Genova la “talpa” per la galleria dello scolmatore del torrente Bisagno
Genova
È composta da tre pezzi principali di 196 tonnellate
Prosegue l'eccezionale crescita del traffico dei container nel porto di Long Beach
Long Beach
A gennaio ne sono stati movimentati 953mila (+41,4%)
Mercitalia Intermodal si accorda con PJM per la digitalizzazione di 600 carri intermodali
Roma
Tra il 2025 e il 2027 saranno equipaggiati con il sistema digitale WaggonTracker dell'azienda austriaca
Domani CMA CGM attiverà un nuovo servizio fra Italia, Spagna ed Egitto
Marsiglia
Riorganizzazione della linea Bora Med Service con l'inclusione di scali in Siria
Assoporti alla fiera Fruit Logistica a sostegno del settore ortofrutticolo italiano
Roma
Nel 2024 valore record delle esportazioni di 6,1 miliardi di euro
A gennaio il traffico delle merci nei porti russi è calato del -1,6%
San Pietroburgo
In crescita i soli carichi in importazione
Battezzata la prima portacontainer di nuova costruzione di proprietà della ONE
Singapore
Ha una capacità di circa 13.800 teu
Bando per il potenziamento del Tuscan Port Community System
Livorno
Paroli: il TPCS è utilizzato con profitto non soltanto dalla nostra AdSP, ma anche da quelle di Napoli, Venezia e Cagliari
D'Angelo (ANSI): necessari passi avanti anche nella cybersicurezza per il settore portuale
Roma
Le minacce possono paralizzare una componente altamente strategica per il Sistema Paese
UBV Group compra International Services and Logistics Nardi
Milano
La società milanese opera dal 1949 nel settore delle spedizioni e della logistica integrata
Nuova area logistica nell'hinterland milanese
Londra/Milano
Joint venture tra SFO Capital Partners, Edmond de Rothschild REIM e GARBE
Nel 2024 il traffico dei container nel porto di Valencia è aumentato del +14,1%
Valencia
Forte crescita del transhipment (+18,8%)
L'olandese Raben Group ha acquisito la connazionale DGO Express
Milano
L'azienda fornisce servizi di trasporto groupage su strada e di logistica
Musso (gruppo Grendi): scappare da Genova? Per noi è stata una fortuna
Genova
Tra le iniziative previste nel 2025, il rilancio del porto container di Cagliari
Quest'anno l'associazione degli agenti marittimi genovesi compie ottant'anni
Genova
In programma una serie di eventi celebrativi
MPC Capital acquisice il 50% del capitale della concittadina BestShip
Amburgo
Attualmente la società di Amburgo offre servizi a circa 450 navi
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Domani a Napoli un convegno di studi sul contrasto ai traffici illeciti via mare
Napoli
Si terrà presso l'Università degli Studi “Parthenope”
Ad Ancona il convegno “Il porto come polo di sviluppo strategico del territorio”
Ancona
È in programma l'11 febbraio
››› Archivio
RASSEGNA STAMPA
Türkiye's largest shipping company moves to Greece, while tourism giant exits
(Türkiye Today)
Billions lost at sea: over-reliance on foreign shipping drains economy
(The News International, Pakistan)
››› Archivio
FORUM dello Shipping
e della Logistica
Relazione del presidente Nicola Zaccheo
Roma, 18 settembre 2024
››› Archivio
Porto di Chioggia, pubblicato il bando per l'affidamento del servizio di lavoro portuale temporaneo
Venezia
L'organico operativo ottimale dell'impresa autorizzata è fissato in 20 unità
Ordine a Hyundai Mipo la costruzione di quattro navi per il bunkeraggio di GNL
Ulsan/Tokyo/Oslo
Yara prenderà a noleggio da NYK una nuova gasiera per il trasporto di ammoniaca
Ad Ancona il convegno “Il porto come polo di sviluppo strategico del territorio”
Ancona
È in programma l'11 febbraio
Il miglioramento nell'ultima parte dell'anno non basta ad Eimskip per chiudere positivamente il 2024
Reykjavík
Lo scorso anno il traffico dei container nei terminal di HPH Trust è cresciuto del +4,8%
Singapore
Ricavi in aumento del +8,8%
Konecranes registra ricavi annuali e trimestrali record
Helsinki
Nel 2024 il valore dei nuovi ordini è calato del -3,9%
Accordo AD Ports - CMA Terminals per gestire il nuovo terminal multipurpose del porto di Pointe-Noire
L'Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile rinnova le commissioni tecniche
Roma
Francesca Fiorini confermata segretario generale. Accolti 30 nuovi soci
Tarros attiva un nuovo collegamento ferroviario tra il porto di La Spezia e l'Interporto di Padova
La Spezia
La frequenza è settimanale
CMA CGM continuerà a gestire il container terminal del porto siriano di Lattakia
Beirut
Nuovo contratto con la General Authority for Land and Sea Ports
Costamare registra ricavi annuali e trimestrali record
Monaco
Lo scorso anno il volume d'affari è cresciuto del +37,9%
Incidente mortale nell'area delle riparazioni navali del porto di Genova
Genova
Sciopero immediato dei lavoratori del comparto
Proseguono spediti gli interventi per l'elettrificazione delle banchine portuali di La Spezia
La Spezia
Federlogistica sollecita una sospensione temporanea della misura sui nuovi criteri di classificazione degli uffici doganali
Wärtsilä chiude il 2024 con risultati economici e commerciali record
Helsinki
Il valore dei nuovi ordini acquisiti nell'anno è cresciuto del +14%
Nel 2024 sono cresciuti i ricavi del gruppo DSV ma non gli utili
Hedehusene
Le spedizioni aeree e marittime movimentate dall'azienda danese sono aumentate del +7,1% e del +6,6%
Ok alla concessione per il terminal automotive di Vezzani a Porto Marghera
Venezia
Contratto della durata di 25 anni
Porto di Ravenna, stimata una crescita del +12,9% del traffico a gennaio
Ravenna
Movimentate oltre 1,9 milioni di tonnellate di merci
A gennaio il traffico dei container nel porto di Gioia Tauro è cresciuto del +12,5%
Gioia Tauro
Sono stati movimentati 347.917 teu
L'Interporto di Jesi rientra nell'Unione Interporti Riuniti
Roma
I terminal di Melzo e Rubiera nuovi partner aggregati dell'associazione
Cisl FP Liguria, il declassamento delle sedi delle Dogane di Genova, Spezia e Savona è assolutamente ingiustificato
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio
Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore
Cerca su inforMARE Presentazione
Feed RSS Spazi pubblicitari

inforMARE in Pdf Archivio storico
Mobile