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Forte aumento del fatturato (+16%) e dell'utile operativo (+29%) per il Registro Italiano Navale nel primo semestre
Confermate le trattative con American Bureau of Shipping, Bureau Veritas e Lloyd's Register per l'individuazione di «possibili alleanze e collaborazioni»
10 ottobre 2000
Nel primo semestre di quest'anno il gruppo RINA - società di classificazione navale che ha recentemente ampliato la propria attività alla certificazione di qualità, alla valutazione dell'impatto ambientale ai servizi avanzati per l'industria - ha incrementato l'utile operativo del 29% raggiungendo il valore di 11 miliardi di Lire e ha registrato un fatturato che si attesta, per il periodo, a quota 78 miliardi di Lire, con un incremento del 16% rispetto al corrispondente periodo dell'anno passato.
Il settore dello shipping, tradizionale core business dell'azienda che contribuisce per il 75% del fatturato complessivo, vanta una base commerciale nazionale e internazionale ampia e consolidata in particolare nel settore delle navi da crociera: sulla base dei dati semestrali, il RINA detiene infatti circa il 18% dell'attuale mercato crocieristico e il 25% delle nuove costruzioni navali da crociera. Secondo i vertici del Rina, la significativa quota del mercato crocieristico posseduta ad oggi dalla società è stata fortemente alimentata dagli importanti risultati conseguiti nel settore delle nuove costruzioni navali.
Uno sforzo particolare è stato compiuto negli ultimi anni per rafforzare la presenza del RINA nei mercati in rapido divenire dell'Estremo Oriente. Il RINA è attualmente coinvolto nella certificazione di 36 navi, per un totale di 1,14 milioni di portata lorda in Corea, Cina e Giappone destinate alle compagnie italiane.
Forte crescita è stata rilevata anche nel settore della certificazione e dei servizi all'industria che ha registrato nel periodo più di 700 nuovi certificati ISO per un totale di 3.400 certificati rilasciati. Lo sviluppo dei servizi portfolio, con l'introduzione dello schema di certificazione Qweb per il commercio elettronico e il S.A 8000, ha contribuito a questo risultato, portando il RINA a detenere una quota pari al 12% del mercato italiano.
Il gruppo italiano - conferma una nota del RINA - sta intanto portando avanti un processo di definizione delle possibili alleanze e collaborazioni con altre società di classificazione internazionali, con l'intento di valorizzare le specificità del RINA e rafforzare la sua posizione sul mercato internazionale. Una commissione costituita da membri del consiglio di Amministrazione dell'ente e coadiuvata da un advisor esterno indipendente sta vagliando le proposte pervenute dai potenziali partner - American Bureau of Shipping, Bureau Veritas e Lloyd's Register (inforMARE del 9 ottobre) - con l'obiettivo di individuare quello più idoneo agli obiettivi strategici del gruppo Registro Italiano Navale e sottoporre poi la propria valutazione al Cda, che deciderà in merito. Solo a seguito dell'identificazione del partner - spiega il RINA - saranno definite le modalità di attuazione della partnership sia in termini organizzativi che societari. Il RINA, costituito nel 1861 a Genova, fa parte del Gruppo del Registro Italiano Navale. E' stato un membro fondatore dello IACS (International Association of Classification Societies). Oggi opera con più di 645 dipendenti dislocati in 51 sedi in tutto il mondo e classifica 3.000 navi per un totale di 18 milioni di tonnellate di portata.
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