Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
13:27 GMT+2
ECG: lo studio “Mega Trucks versus Rail Freight” manipola i fatti
«Piaccia o meno - ha detto il presidente dell'associazione, Frits Mehrtens- nell'immediato futuro la ferrovia non costituirà la spina dorsale del trasporto merci europeo
3 agosto 2007
L'European Car-Transport Group of Interest (ECG), associazione che rappresenta le imprese europee impegnate nel trasporto e nella logistica a servizio dell'industria automobilistica, ha respinto le considerazioni sull'introduzione di camion della lunghezza massima di 25,25 metri sulle strade europee formulate nei giorni scorsi dalle associazioni ferroviarie UIC, CER, EIM, UIRR, UNIFE e ERFA nello studio “Mega Trucks versus Rail Freight?” (inforMARE del 25 luglio 2007).
Il presidente dell'ECG, Frits Mehrtens, ha definito tali considerazioni «non realistiche». «Quello studio - ha osservato - distorce la realtà, in quanto suggerisce che l'adozione dei cosiddetti Ecocombies o Mega Trucks rappresenterebbe quasi un atto criminale. È una vergogna che quando si parla di camion la cui lunghezza massima è di 25,25 metri lo studio includa immagini di camion lunghi più di 50 metri che vengono utilizzati in Australia e la cui introduzione in Europa non è mai stata su nessuna agenda».
«ECG - ha aggiunto Mehrtens - non ha alcunché contro il trasporto ferroviario merci, anzi. Infatti i membri dell'ECG operano oltre 16.000 carri ferroviari. Ma il “Mega Trucks versus Rail Freight” manipola i fatti».
«Gli Ecocombies o i camion-mostro, come sono chiamati nello studio, il cui obiettivo è di esercitare pressioni sulla Commissione Europea - ha rilevato ECG - sono lunghi 25,25 metri e sono impiegati comunemente in Svezia e Finlandia; la loro introduzione è allo studio in Germania e sono stati sottoposti a test in Olanda. Lo studio suggerisce che l'adozione degli Ecocombies determinerebbe uno spostamento modale peggiorando la congestione delle strade. Inoltre sostiene che camion più pesanti determinerebbero un maggior uso delle infrastrutture e quindi sarebbero necessari maggiori investimenti infrastrutturali. Secondo lo studio diminuirebbe anche il livello di sicurezza sulle strade». «Nessuna di queste asserzioni - ha sottolineato Mehrtens - è vera o può essere provata. Vediamo perché».
«“Congestione e trasferimento modale”: gli Ecocombies - ha spiegato Mehrtens - non avranno alcun effetto sulla congestione delle strade né implicheranno alcun trasferimento modale. Infatti ovunque in Europa il problema vero è la drammatica carenza di autisti di camion. Il numero degli autisti è in costante declino e, recentemente, tale diminuzione è stata accentuata dall'adozione della direttiva europea sull'orario di lavoro. Non ci potrebbe essere alcun trasferimento modale a detrimento della ferrovia, in quanto non ci sono conducenti sufficienti anche solo per guidare l'attuale numero di camion. Se gli Ecocombies venissero introdotti, non ci sarebbero un maggior numero di camion sulle strade, piuttosto il contrario. Inoltre la loro introduzione contribuirebbe solo a mantenere l'attuale livello di trasporto delle merci via strada. E ciò è necessario per evitare un rallentamento dell'economia europea.
«“Investimenti nelle infrastrutture”: test effettuati in molte nazioni - ha proseguito Mehrtens - dimostrano che gli Ecocombies non hanno alcun impatto negativo sulle strade. Nonostante il maggior carico, gli Ecocombies sono equipaggiati con un maggior numero di assi e quindi il loro peso per asse è uguale o anche minore rispetto a quello dei camion normali. Deve essere evidenziato che in molti casi, laddove la dimensione dei carichi prevale sul peso, incluso nell'industria automobilistica, gli Eurocombies a pieno carico non raggiungerebbero neppure il peso massimo dei camion attualmente in uso. Gli Ecocombies non danneggerebbero le infrastrutture».
«“Sicurezza stradale”: nei posti in cui vengono utilizzati i camion della lunghezza di 25,25 metri - ha aggiunto - il numero di incidenti stradali nei quali sono coinvolti i camion lunghi non è maggiore rispetto a quello delle nazioni in cui la lunghezza massima dei camion è di 18,75 metri. Inoltre potrebbero essere introdotti corsi di formazione specifici per gli autisti, come avviene in Olanda».
«“Ambiente”: l'introduzione degli Ecocombies - ha precisato ancora Merhtens - ridurrebbe il consumo di combustibile e quindi diminuirebbe il livello di emissioni di anidride carbonica. Il loro impiego contribuirebbe a sostenere gli sforzi dell'Unione Europea per raggiungere gli obiettivi di emissioni di anidride carbonica».
«Lasciate che sia chiaro su questo», ha concluso Mehrtens: «ECG vorrebbe vedere più merci movimentate per via ferroviaria. D'altra parte è impossibile ignorare i problemi di capacità di cui soffre la rete ferroviaria europea: piaccia o meno, nell'immediato futuro la ferrovia non costituirà la spina dorsale del trasporto merci europeo. E dovrebbe essere chiaro a chiunque che una singola modalità di trasporto non può risolvere i problemi di trasporto dell'Europa».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore