Intervenendo oggi a Roma all'assemblea della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha detto che la riforma della legge 84/94 sui porti è ormai pronta e sta per essere presentata.-
- Rispondendo alla presa di posizione di Confitarma sulla privatizzazione della società di navigazione Tirrenia, Matteoli ha affermato che è un'emergenza che si sta avviando verso una possibile soluzione e che entro il 31 dicembre 2009 sarà indetta una gara così come prescritto dall'Unione Europea. che a fine 2008 aveva concesso un anno di proroga per consentire una base accettabile e la giusta attenzione del mercato.
-
- Nella sua relazione all'assemblea, che pubblichiamo nella rubrica “Forum dello Shipping e della Logistica”, il presidente di Confitarma, Nicola Coccia, ha evidenziato la salute del settore armatoriale italiano, con una flotta che è cresciuta del 4% attestandosi al tredicesimo posto al mondo e risultando tra le flotte leader per tipi specializzati di unità, come quelle ro-ro, le chimichiere e quelle da crociera.
-
- In merito alla privatizzazione del gruppo Tirrenia, Coccia ha ribadito che separare la Tirrenia dalle società regionali del gruppo è l'unica soluzione possibile e che, comunque «questo è un nodo politico che deve essere risolto con un processo di privatizzazione equo, in cui si tenga conto del patrimonio netto della società e della salvaguardia dei livelli occupazionali».
-
- Coccia ha sottolineato anche l'importanza di un'amministrazione efficiente per il buon funzionamento dell'economia marittima e a tal proposito ha ipotizzato la creazione di una struttura simile a quella creata in Francia., riportando sotto lo stesso tetto quelle materie nel tempo attribuite impropriamente ad altri ministeri, così da avere un unico referente politico-amministrativo, facente capo al ministero dei Trasporti, per tutte le competenze che si riferiscono al cluster marittimo.
-
- All'assemblea della confederazione armatoriale è intervenuto anche il presidente di Federtrasporto, Gian Maria Gros-Pietro, che ha evidenziato come la portata degli eventi degli ultimi mesi obblighi a dotarsi di una capacità di decisione rapida. «In un contesto globalizzato - ha spiegato - le inerzie nazionali si pagano tre volte: come zavorra alla competitività in tempi di crescita, come difficoltà a conservare quote di mercato in tempi di crisi, che stiamo vivendo nel settore trasporti, e come debolezza strutturale al momento in cui si riparte dopo la crisi, che non vorremmo vedere».
-
- Gros-Pietro ha dato atto al governo di avere opportunamente voluto accelerare, e con successo, le procedure per la realizzazione di interventi infrastrutturali, sottolineando però negli ultimi anni i trasporti hanno sofferto di progetti di riforme trascinati da una legislatura all'altra, supplendo spesso all'incertezza interpretativa con circolari o istruzioni ministeriali oppure, addirittura, sulla base del contenzioso che va a sentenza.
-
- Gros-Pietro, ha poi richiamato l'attenzione del ministro Matteoli su un altro provvedimento in preparazione: le misure di stimolo all'economia mediante la detassazione degli utili reinvestiti (il cosiddetto Tremonti ter). «Anche le imprese di trasporto e di logistica - ha rilevato - investono in beni spesso altamente tecnologici e spesso italiani, e in mezzi di trasporto, navi, aerei, treni, veicoli. La logistica non deve restare esclusa dai benefici perché è chiaro che la logistica e i trasporti sono i punti di forza delle economie più dinamiche e non sono solo strumentali all'economia: la logistica produce essa stessa valore aggiunto, occupazione altamente qualificata e non delocalizzabile, perché produce ricchezza là dove il servizio viene reso».

|