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Filt-Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, il ddl sulla portualità è ancora incompleto e non adeguato alle esigenze del settore
L'audizione dei sindacati presso la VIII Commissione del Senato
16 ottobre 2013
Ieri i rappresentanti di Filt-Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sono stati ascoltati in audizione presso l'Ottava Commissione del Senato sul disegno di legge di riforma della 84/94 in materia portuale attualmente in discussione a Palazzo Madama che - secondo i tre sindacati - «ha il pregio di riunire in un corpus normativo i numerosi provvedimenti contenuti nei decreti Salvaitalia, Crescitalia e Sviluppo, recependo alcune sollecitazioni del sindacato, tese ad aumentare la competitività di sistema attraverso ulteriori strumenti di gestione e pianificazione delle infrastrutture portuali e attraverso il perfezionamento della regolazione del mercato delle imprese che operano all'interno dei porti, riducendo la frammentazione del ciclo portuale».

Nell'intervento presso la Commissione Lavori pubblici, comunicazioni del Senato, che pubblichiamo di seguito, Filt-Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno precisato che «il testo, tuttavia, è ancora incompleto e non adeguato alle rinnovate esigenze del settore e rispetto alla tematiche del lavoro non trovano soluzioni alcune problematiche e mancano precisi strumenti di regolamentazione dell'insieme delle imprese che interagiscono nell'intero sistema dei trasporti e per questo - hanno annunciato - presentiamo alcuni emendamenti».





FILT CGIL


FIT-CISL


UILTRASPORTI


SEGRETERIE NAZIONALI

Audizione sui disegni di legge nn. 120 e 370 di riforma della legislazione in materia portuale
Roma, 15 ottobre 2013

Ringraziamo il Presidente ed i Componenti l'VIII Commissione del Senato per aver proceduto a questa audizione durante la quale vi sottoporremo delle osservazioni che, a nostro avviso, si rendono necessarie per il rilancio della portualità italiana, posto che i porti rappresentano un volano per lo sviluppo del Paese.

Riconfermiamo il giudizio espresso nel corso dell'audizione del 10 ottobre 2012 alla IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati sul testo che riunisce in un corpus normativo organico numerosi provvedimenti in materia portuale contenuti nei decreti Salvaitalia, Crescitalia e Sviluppo recepisce alcune “sollecitazioni” politiche, sebbene in maniera insufficiente, mosse dalle nostre Organizzazioni tese ad aumentare la “competitività di sistema” della portualità italiana attraverso l'introduzione di ulteriori strumenti di gestione, pianificazione e realizzazione delle infrastrutture portuali e attraverso il perfezionamento della regolamentazione del mercato delle imprese che operano all'interno dei porti.

Il d.d.l. aggiunge infatti l'articolo 11 bis (sistemi logistico - portuali) che dovrebbe rendere più efficace il processo di pianificazione e realizzazione delle infrastrutture logistiche e portuali, cristallizza i primi elementi di autonomia finanziaria delle Autorità Portuali contenuti nel decreto Sviluppo, successivamente integrati nel decreto Del Fare, e introduce la previsione di un fondo per il finanziamento delle connessioni intermodali ferroviarie e stradali.

Nel testo sono stati inoltre recepiti alcuni elementi presentati dalle nostre Organizzazioni che, configurando in maniera più netta i mercati di riferimento delle imprese portuali (si veda in proposito art. 16 c. 4 e art. 18 c. 13) contribuiscono a ridurre la frammentazione del ciclo portuale e le note conseguenze di natura sociale che ne conseguono confermando come il ricorso a forme di appalto debba riguardare i soli servizi portuali, ovvero le “prestazioni specialistiche, complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portuali” e quindi non coincidenti con esse.

In questo senso apprezziamo il lavoro svolto al Senato in merito ai servizi tecnico nautici, e quindi l'art. 14, che essendo servizi di interesse generale ed estremamente specialistici non possono certamente risentire di un concorrenza selvaggia “nel mercato” o tanto peggio “per il mercato”.

Tuttavia il d.d.l. appare a nostro avviso ancora incompleto soprattutto in una situazione aggravata dalla sfavorevole congiuntura economica e caratterizzata dal mutamento degli equilibri geo economici e degli scenari della competizione che oggi si gioca sempre di più tra sistemi logistici aperti ed articolati e dove il processo di penetrazione delle compagnie di shipping nella filiera terrestre del trasporto, attraverso l'acquisto di terminal, ha ingenerato meccanismi di distorsione del mercato pericolosi per la tenuta occupazionale.

Ciò è avvalorato dalle note pratiche qualora le compagnie di shipping, seguendo logiche proprie decidono di dirottare traffici su altri scali producendo effetti sociali dirompenti.

Rispetto a tematiche strettamente connesse al lavoro non trovano pertanto soluzione alcuni problemi e rimangono inalterate le condizioni che hanno generato discrezionalità e apertura di contenziosi, e mancano precisi strumenti di regolamentazione dell'insieme delle imprese che interagiscono nell'intero sistema trasportistico.

Va infatti ribadito che la prestazione di lavoro temporanea prevista dall'articolo 17 (legge 84/94), unico soggetto che può avvalersi della somministrazione di manodopera nella operazioni e servizi portuali, integra l'attività dell'impresa terminalista. È questo un passaggio essenziale perché porta con se due implicazioni importanti per i servizi che il porto offre.

La prima prevede che il lavoro temporaneo, per un migliore e corretto funzionamento del porto, possa essere fornito, oltre che per singoli avviamenti, anche in modo pianificato e organizzato per squadre con contratti di durata, che consentano interventi maggiormente strutturati più flessibili e affidabili. Di fatto questo criterio è stato già introdotto dalle legge 84/94 che, non a caso, parla di prestazione di lavoro temporaneo e non di manodopera, stabilendo quindi, che l'impresa o agenzia, non è un reclutatore di manodopera per l'impresa che di fatto la utilizza, ma un fornitore di lavoro sul quale ha una parte di potere organizzativo quando integra l'organizzazione dell'utilizzatore.

La legge 84/94 inoltre non pone limiti di temporaneità nella fornitura di lavoro. Seppure, a nostro parere, questi elementi sono già contenuti nella legge 84/94, vanno meglio precisati in un nuovo testo legislativo, evitando, in questo modo sofismi interpretativi, deroghe e violazioni delle norme.

La seconda riguarda la possibilità dell'utilizzo di mezzi e di attrezzature ausiliari al lavoro portuale che non è impedito dalla legge 84/94, ma va meglio definito : il lavoro portuale non è esclusivamente un lavoro manuale ma, per sua natura, richiede l'ausilio di macchinari rendendo, quindi, sempre più necessaria la razionalizzazione dei mezzi presenti in un porto e sempre più decisive per l'intero sistema portuale regole funzionali, in realtà, alle stesse imprese.

Non deve, poi, essere trascurata la composizioni degli organici. Infatti, per garantire la dovuta flessibilità necessaria al corretto funzionamento dei porti, la forza lavoro complessiva deve avere un giusto equilibrio funzionale alla salvaguardia dei livelli occupazionali complessivi esistenti.

Le imprese o agenzie art. 17 (legge 84/94) non rispondono solo a sé stesse, questo non solo per i vincoli ( tariffari, organizzativi, societari, di mercato ecc.) a cui sono sottoposte, ma in quanto sono allo stesso tempo impresa e fornitore di un servizio generale, un elemento di equilibrio a garanzia di tutti gli operatori e della dinamica dei traffici. Proprio per questa ragione costituiscono un elemento essenziale e di qualificazione per i porti specialmente nell' attuale fase di contrazione dei traffici e di contenimento delle tariffe ma che ha determinato una consistente riduzione della richiesta di lavoro da parte dei

Terminal Operators all'impresa fornitrice di lavoro temporaneo, generando uno squilibrio che mina alle basi l'esistenza stessa di tale soggetto.

In ragione di ciò nonostante la strutturalizzazione dell'IMA avvenuta tramite la L. 92/12 attraverso l'estensione alle imprese ex art. 17 dell'obbligo contributivo di cui all'articolo 9 della L. 407/90 è interesse comune assicurare la loro presenza anche attraverso provvedimenti volti a defiscalizzare i costi aziendali delle imprese che si avvalgono in maniera cospicua del lavoro temporaneo e/o attraverso l'istituzione, da parte delle Autorità Portuali, di una sovrattassa sulle merci imbarcate e sbarcate volta a sostenere precisi processi di riorganizzazione delle imprese ex art. 17 e la formazione e ridefinizione degli organici.

Vi è inoltre un'ulteriore e grave questione in capo alle imprese trasformatesi ai sensi dell'art. 21 co. b della L. 84/94 che attiene alla sfera delle responsabilità connesse all'esposizione all'amianto dei lavoratori. Considerato che la trasformazione è avvenuta per obbligo di legge occorre intervenire affinché gli attuali artt. 17 non siano pertanto costretti a rispondere alle responsabilità in capo agli allora artt. 21 b, cosa che causerebbe loro forti ripercussioni di carattere finanziario.

Rimarchiamo inoltre che, malgrado le pluriennali osservazioni, a tutt'oggi il testo di legge non prevede la presenza in comitato portuale del rappresentante delle imprese autorizzate ai sensi dell' ex art. 17.

Per quanto riguarda, poi, le autorizzazioni specifiche per l'esercizio di operazioni portuali da effettuarsi alla partenza o all'arrivo delle navi, ovvero la cosiddetta autoproduzione, questa deve essere autorizzata solo nei porti dove non è possibile avvalersi dei lavoratori portuali, come già ribadito nei contratti di lavoro internazionali del settore marittimo, e comunque può essere autorizzata esclusivamente quando le navi sono dotate di mezzi adeguati alle operazioni da svolgere, con personale esclusivamente dedicato all'esercizio di tali operazioni, non fungibile, assunto con libretto di navigazione e aggiunto in tabella d'armamento.

Sempre in tema di ricadute in termini occupazionali ed economici occorre superare la controversa ed immotivata applicazione ai dipendenti delle AP, il cui rapporto di lavoro è di natura privata così come chiaramente sancito nella legge 84/94, delle norme di contenimento della spesa pubblica afferenti al pubblico impiego quali il D.L. 78/2010 che il d.d.l. tenta di chiarire, sancendo la non applicabilità delle disposizioni di cui alle Leggi n. 70/75 e n. 165/01 alle A. P., senza a nostro avviso riuscire a dirimere questa “aeterna quaestio”.

Per quanto riguarda la totale assimilazione delle Autorità Portuali agli Enti Pubblici non economici, oltre a ridurre diritti e tutele dei lavoratori dal punto di vista contrattuale, in base ai quali esprimiamo la più totale contrarietà, vanifica ogni opportunità di garantire le specificità di questi Enti. E' assolutamente necessario dare una soluzione definitiva a questo annoso problema nella direzione da noi più volte indicato.

Appare comunque complessivamente rafforzato il ruolo delle A.P., in un settore quale quello portuale, di importanza strategica per il sistema produttivo e distributivo nazionale, che deve potersi qualificare soprattutto per indirizzare ed accompagnare positivamente i cambiamenti che caratterizzano il settore dello shipping e dei trasporti.

Nel testo permangono tuttavia criticità legate alla limitazione dei compiti e delle funzioni attribuite al comitato Portuale. Dare più poteri ai presidenti per la sburocratizzazione di alcuni atti e procedure è una cosa positiva. Velocizzare i tempi di attuazione di molte pratiche evitando di ingolfare i lavori del Comitato Portuale serve a dare più fluidità al lavoro delle A.P. Nonostante ciò, sminuire le competenze dei comitati portuali, attribuendo ai presidenti compiti oggi del comitato portuale, non aiuta la portualità e ci riferiamo alla deliberazione di rilascio delle concessioni demaniali marittime e delle all'esercizio di imprese portuali per una durata inferiore ai quattro anni. Riteniamo opportuno che per le autorizzazioni e concessioni attinenti al lavoro portuale e quindi agli art.16 e 18, il comitato venga preventivamente sentito come previsto dalla attuale legge.

Lasciare la decisione al solo Presidente senza avere almeno sentito il comitato su materie specifiche, che possono interessare ricadute occupazionali e spesso con ripercussioni di carattere sociale, non crediamo che possa favorire un processo di modernizzazione dei porti. Inoltre riteniamo indispensabile nella gestione delle Autorità Portuali, che i requisiti minimi per svolgere un ruolo di così qualificata importanza, restino quelli previsti dall'attuale legge, senza alcuna modificazione.

Inoltre la modifica apportata all'art. 9 della legge 84/94, non la condividiamo. Riteniamo non equo limitare i mandati dei rappresentanti dei lavoratori.

Tra le altre importanti criticità sono la non facile interpretazione delle nuove disposizioni inerenti al Piano regolatore portuale e la non chiarezza circa le distinte attribuzioni all'Autorità Marittima e A.P. di funzioni di controllo e regolamentazione tecnica ai fini della sicurezza delle attività portuali.

Nel valutare positivamente che dopo dieci anni di dibattito finalmente si intraveda l'opportunità di addivenire ad una riforma della legislazione in materia portuale, si ritiene comunque che la lunga “gestazione” dell'iter legislativo avrebbe potuto produrre un testo più attuale, che desse maggiore organicità e competitività al sistema, e quindi maggiormente rispondente alle esigenze della portualità.

Per rispondere alle esigenze manifestate dal settore portuale, pena la definitiva marginalizzazione nel panorama europeo, occorrono a nostro avviso scelte precise di politica infrastrutturale a livello nazionale (inquadrate nel più ampio scenario di sviluppo a livello europeo) a cui corrispondano coerenti strumenti e modelli di gestione dei porti.

La dimensione globale dei mercati e degli operatori rende sempre più complesso per il soggetto pubblico governare le scelte di politica portuale, sia in fase di “selezione” dei futuri concessionari, sia nello sviluppo delle attività di impresa che si estendono in un orizzonte temporale di lungo periodo.

I vigenti meccanismi di revoca o decadenza delle concessioni, infatti, sembrano inadeguati in una situazione in cui il soggetto pubblico non dispone di elementi “oggettivi” per valutare la responsabilità del concessionario (salvo casi estremi) così come di strumenti per interpretare l'agire strategico dell'impresa terminalista, tanto più quando essa si inserisce in un network globale del quale rappresenta soltanto uno dei possibili centri di profitto.

La competitività è infatti giocata fra “sistemi logistici aperti e articolati” per i quali le risorse da attivare e i soggetti da coinvolgere trascendono i confini locali verso le macro regioni economiche di riferimento. Il “sistema porto” deve poter rappresentare un elemento determinante per poter indirizzare i processi. In questi ultimi anni, anche per effetto della crisi che ha indotto un notevole calo di traffici lungo la direttrice est - ovest, la competizione si è invece spesso giocata seguendo i meccanismi perversi della contrazione dei costi del lavoro a scapito delle tutele sociali e della sicurezza del lavoro portuale.

I recentissimi fatti che hanno investito gli scali di transhipment del sud Italia rappresentano senza alcun dubbio un esempio di come le scelte infrastrutturali in materia di trasporti a livello nazionale e l'inadeguatezza degli strumenti (anche normativi) di governo dei porti, si scontrino con un “mercato” in profonda e rapida evoluzione dove la concorrenza sul costo del lavoro e sul sistema delle “regole” spiazza rapidamente interi segmenti della nostra portualità.

Questi fattori “esterni”, destinati a condizionare pesantemente la competitività dei traffici di transhipment , si combinano con le strategie dei grandi operatori internazionali che, se da un lato possono determinare lo sviluppo di un porto, dall'altro ne inducono una immediata “crisi” quando le convenienze produttive si spostano da un'area all'altra. I provvedimenti sino ad ora assunti dal Governo non sono risolutivi del problema , aprono ulteriori contraddizioni in un settore gia duramente provato dalla crisi. E' invece evidente la necessità di introdurre una specifica normativa di carattere fiscale per i traffici di transhipment a fronte di specifiche garanzie, da parte delle imprese, in termini di mantenimento dei volumi e dell'occupazione nei porti italiani.

Oggi, vista l'evoluzione che ha interessato il testo predisposto dalla Commissione del Senato, e richiamati i recentissimi fatti che hanno interessato la portualità nazionale, è importante sintetizzare alcuni punti che debbono ritenersi indispensabili per avviare un reale confronto e un aperto dibattito sulla riforma del settore.

Il primo tema importante è quello degli strumenti per gestire nel modo più efficace possibile il processo di pianificazione e realizzazione delle infrastrutture portuali.

Il ruolo di coordinamento di Autorità Portuale va infatti anche apprezzato rispetto alla capacità di rappresentare un elemento di velocizzazione degli interventi infrastrutturali.

Un cambiamento, quello contenuto nel d.d.l., che favorisce l'attuazione delle opere, pubbliche e private, da realizzare in ambito portuale e che va accompagnato con un'effettiva possibilità, per le Autorità Portuali, di rappresentare un elemento di impulso e stimolo per gli strumenti di concertazione tra i diversi soggetti coinvolti nell'attuazione degli interventi previsti dai Piani Regolatori Portuali, per i quali servono tempi certi di approvazione.

A questo proposito, il tema è quello del “governo” del rapporto pubblico-privato che diventa particolarmente delicato quando si tratta di investimenti di ampio respiro e di rilevante valenza strategica come quelli in nuove infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali o logistiche.

Meglio sarebbe una “Authority di Sistema”, partecipata da più soggetti istituzionali che sia in grado da un lato di attivare le risorse finanziarie necessarie per lo sviluppo e, non meno importante, aumentare il peso delle scelte di politica infrastrutturale in modo tale da trascendere le dimensioni locali. Una sorta di semi-federalismo con centralizzazione delle decisioni e delle scelte a livello di macro regioni economiche. In questo quadro auspichiamo che la revisione del Titolo V della Costituzione assegni alle competenze legislative esclusive dello Stato la disciplina portuale.

Forse questo modello potrebbe in parte risolvere il problema della frammentazione delle decisioni e favorire le necessarie concentrazioni su progetti di rilevanza internazionale. In questo modello i soggetti finanziatori e le imprese interessate potrebbero sicuramente entrare ma in una logica di “concertazione”.

In sintesi occorre ripensare nuovi strumenti per pianificare e realizzare le infrastrutture portuali e il relativo sistema logistico e del trasporto, senza il quale un porto non può più considerarsi competitivo.

L'altro argomento da affrontare è senz'altro quello relativo alla qualificazione della presenza pubblica in ambito portuale; non solo sotto il profilo della Governance dell'Autorità Portuale ma anche con riguardo alla Governance dell'intero “sistema porto”.

Le riflessioni che sino ad oggi si sono sviluppate non hanno infatti dedicato la dovuta attenzione al contesto “pubblico dei porti” nel quale l'Autorità Portuale opera.

In altri termini, non è proponibile un riassetto del sistema che non guardi anche al ruolo svolto dalla Autorità Marittima, dalla stessa Agenzia delle Dogane e dai diversi Istituti che, a diverso titolo, concorrono a definire il complessivo assetto del processo produttivo portuale. Da questo punto di vista un efficace coordinamento delle diverse amministrazioni pubbliche presenti in ambito portuale può assicurare una maggiore capacità del sistema di rispondere alle esigenze di efficientamento ed organizzazione e sicurezza del ciclo del trasporto.
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In calo per il quarto trimestre consecutivo l'indice di connessione dell'Italia alla rete mondiale di servizi marittimi containerizzati
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Nel secondo trimestre il traffico dei container nel porto di Barcellona è calato del -12,2%
Barcellona
Assiterminal minaccia una nuova ondata di ricorsi a fronte di norme che ritiene danneggino la portualità
Genova
2M Logistics sigla un accordo con la salernitana Gallozzi
Barendrecht
L'azienda olandese rappresenterà GF Logistics, filiale del gruppo italiano, nella regione del Benelux
In calo gli utili trimestrali dell'elvetica Kuehne+Nagel
Schindellegi
Nel periodo aprile-giugno di quest'anno il fatturato netto è cresciuto del +1,7%
Yang Ming ordina tre portacontainer da 8.000 teu ai cantieri Nihon Shipyard e Imabari Shipbuilding
Keelung/Imabari
Commessa del valore di 351,3-394,5 milioni di dollari
Italia Nostra ribadisce forti perplessità sulla realizzazione del porto di Fiumicino-Isola Sacra
Roma
Le città marittime europee, meta del turismo delle crociere - evidenzia l'associazione - denunciano il fenomeno croceristico dell'over-tourism
Nel porto di Port Said East è entrato in funzione il primo terminal per l'automotive dell'Egitto
East Port Said
Può ospitare contemporaneamente due car carrier
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
Tepsa ha acquisito un terminal per rinfuse liquide nel porto di Rotterdam
Singapore/Rotterdam
È stato ceduto dalla Global Energy Storage Holdings
Il gruppo Spinelli ha approvato il bilancio di sostenibilità 2024
Genova
Dei 616 dipendenti diretti dell'azienda, il 49% ha meno di 50 anni
Nel secondo trimestre di quest'anno il traffico delle merci nei porti della Turchia è cresciuto del +1,6%
Ankara
I carichi da e per l'Italia sono ammontati a 12,7 milioni di tonnellate (+10,1%)
Estensione alle aree di Savona, Vado Ligure e Bergeggi della Zona Logistica Semplificata Porti e retroporti Genova
Genova
Ok del Comitato di indirizzo ZLS
Isotta Fraschini Motori ha inaugurato a Bari una nuova linea produttiva di sistemi fuel cell a idrogeno
Trieste
Saranno destinati a soluzioni navali e terrestri
Battezzata la Grande Shanghai, prima car carrier Ammonia Ready del gruppo Grimaldi
Napoli
Ha una capacità di carico pari a 9.000 ceu
Porto di Genova, Filt e Uilt hanno dichiarato cinque giorni di sciopero al Terminal Bettolo
Genova
Fit Cisl Liguria ha espresso solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori
Pubblicato il bando di gara per il dragaggio del bacino della darsena commerciale del porto di Ancona
Ancona
Prevista la rimozione di circa 730mila metri cubi di sedimenti
Gara per il ripristino e potenziamento delle banchine 32 e 33 nella Zona Alti Fondali del porto di Savona
Genova
Previsto un investimento di oltre 6,7 milioni di euro
Sono 1.100 i lavoratori a Palermo direttamente impiegati nel settore del turismo del mare
Palermo
Quest'anno è attesa una crescita del +9,4% del traffico crocieristico nel porto del capoluogo siciliano
Crescita semestrale del +9% delle merci sulla rotta marittima tra San Pietroburgo e India/Cina
Mosca
Nel servizio FESCO impiega sei navi
Porto di Trieste, il commissario straordinario Gurrieri indagato per riciclaggio
Trieste
Sono certo - ha dichiarato - di poter dimostrare di aver agito nella legalità, in piena trasparenza
Vard sigla un nuovo contratto per la costruzione di due CSOV
Trieste
Le navi saranno destinate a supportare le operazioni nel settore eolico offshore
UIR, bene la pubblicazione del bando per la digitalizzazione della catena logistica
Roma
Di Caterina (ALIS): strumento concreto che valorizza le esigenze delle imprese e rafforza il sistema logistico
GNV ha celebrato i primi dieci anni di attività sulla rotta Italia-Albania
Durazzo
Nel periodo le navi della compagnia hanno trasportato oltre 1,25 milioni di passeggeri
Sequestrato nel porto di Gioia Tauro un carico di oltre 1,2 tonnellate di marijuana
Reggio Calabria/Catanzaro
Arrestati membri di un'organizzazione criminale che importava stupefacenti dal Sud America attraverso porti e aeroporti europei
Yang Ming ordina a Hanwha Ocean la costruzione di sette portacontainer dual-fuel da 15.000 teu
Keelung
Saranno prese in consegna tra il 2028 e il 2029
Walden cederà le attività logistiche per il settore sanitario a Yusen Logistics
Parigi
Annunciato l'avvio di trattative esclusive
Solinas (Partito Sardo d'Azione) non è affatto soddisfatto dello stato della portualità sarda
Cagliari
Sollecitata l'immediata costituzione di una commissione speciale
ANSI, bene l'introduzione del Cruscotto informativo per la gestione dei contratti di appalto tra privati nella logistica
Roma
D'Angelo: permetterà di fare un ulteriore passo avanti al Paese
Russo (Confcommercio): miope aver escluso il trasporto stradale dai fondi del PNRR
Roma
Primo bollettino dell'Osservatorio Freight Insights realizzato dal Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile
Netta crescita delle performance finanziarie e commerciali trimestrali del gruppo ABB
Zurigo
Nel periodo aprile-giugno il valore dei nuovi ordini è cresciuto del +16,0%
Avviate consultazioni informali sulla proposta preliminare del nuovo Piano Regolatore Portuale di Ancona
Ancona
Undici incontri programmati a luglio
Accordo di programma per gli interventi propedeutici e funzionali alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina
Roma
È stato firmato oggi a Roma
Progetto per sviluppare una stazione ecologica per il trattamento delle acque reflue delle navi
Napoli
Iniziativa delle napoletane Gruppo Riunito Sbarco Cenere e Iello
Assiterminal invita a non portare nel porto di Napoli i sedimenti del dragaggio di Bagnoli
Genova
Cognolato e Ferrari: necessario salvaguardare la piena funzionalità delle attività dello scalo commerciale
Nel secondo trimestre il traffico dei container nel porto di Long Beach è calato del -3,4%
Long Beach
A giugno registrata una flessione del -16,4%
Paolo Pessina è stato nominato vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio
Roma
È presidente della federazione nazionale degli agenti e mediatori marittimi
Nel secondo trimestre il traffico dei container nel porto di Hong Kong è diminuito del -8,2%
Hong Kong
Nel mese di giugno è stata registrata una flessione del -13,7%
In crescita i risultati economici della società cuneese di logistica Nord Ovest
Cuneo
Nei primi mesi del 2026 si concluderanno i lavori per la costruzione di un nuovo deposito a Mondovì
Il traffico dei container nel porto di Los Angeles cresce trainato dai timori per i nuovi dazi
Los Angeles
A giugno movimentato il volume più elevato mai registrato in questo mese
Il Comitato di gestione dell'AdSP del Mare di Sardegna ha adottato il DPSS
Cagliari
Via libera alla concessione alla MITO e al ricorso contro il no al dragaggio di Olbia
A Genova tre eventi per altrettante nuove navi da crociera della Explora Journeys
Genova
Nel cantiere di Fincantieri sono stati effettuati un varo tecnico, una posa della moneta e il taglio di una prima lamiera
Grimaldi cede il 5% di Terminal Darsena Toscana alla Compagnia Portuale di Livorno
Napoli/Livorno
Opzione per l'acquisto di un ulteriore 5% del capitale sociale
Firmato il contratto di concessione che assegna a DP World la gestione del porto di Tartous
Damasco
Ha una durata di 30 anni
Matteo Gasparato designato alla presidenza dell'AdSP del Mare Adriatico Settentrionale
Roma
È stato nominato commissario straordinario dello stesso ente portuale
Incontro a Roma tra i vertici di ESPO e di Assoporti
Roma
Tra i temi affrontati, la competitività dei porti europei nel contesto globale attuale
Calo trimestrale dei ricavi generati dai servizi di linea della cinese OOCL
Hong Kong
In aumento i carichi trasportati dalle navi della compagnia
Collaborazione tra l'Ukrainian Sea Ports Authority e l'AdSP del Mar Ligure Occidentale
Roma
Accordo della durata iniziale di cinque anni
Sondaggio in Germania sulle prospettive delle società dei settori marittimo, portuale e cantieristico
Amburgo
Più preoccupati gli armatori. Positive prospettive per porti e cantieri navali
Porto di Augusta, al via i lavori per il terzo ponte che collegherà l'isola alla terraferma
Augusta
Opera del valore di oltre 20 milioni di euro
Vard firma un contratto con InkFish per una nuova nave da ricerca
Trieste
Il valore dell'accordo supera i 200 milioni di euro
Nel porto di Amburgo saranno investiti 1,1 miliardi di euro per potenziare il settore dei container
Amburgo
Miglioramento dell'accessibilità e delle infrastrutture portuali dell'area Waltershofer Hafen
Meyer Turku ha consegnato la nuova nave da crociera Star of the Seas alla Royal Caribbean
Turku
Ha una stazza lorda di 250.800 tonnellate
ESPO esorta ad aumentare i fondi per i porti nell'ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale dell'UE
Bruxelles
I fondi del programma CEF si sono rivelati di gran lunga insufficienti
Fincantieri consegna la nuova nave da crociera Oceania Allura alla Oceania Cruises
Miami/Trieste
Trasformate in ordini le opzioni per due ulteriori navi di classe “Sonata”
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Il 15 luglio a Roma l'evento di Confindustria sull'economia del mare
Roma
Il 2 luglio a Genova si terrà l'assemblea pubblica del Centro Internazionale Studi Containers
Genova
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RASSEGNA STAMPA
Why Malta is objecting to a new price cap on Russian oil
(timesofmalta.com)
US has its eye on Greek ports
(Kathimerini)
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FORUM dello Shipping
e della Logistica
Intervento del presidente Tomaso Cognolato
Roma, 19 giugno 2025
››› Archivio
Uniport, portare i detriti di Bagnoli nel porto di Napoli causerebbe il rinvio dei dragaggi attesi da anni
Roma
Legora de Feo, necessario individuare soluzioni alternative
In netto calo il fatturato trimestrale delle taiwanesi Evergreen, Yang Ming e WHL
Keelung/Taipei
Nel periodo aprile-giugno è sceso rispettivamente del -18,7%, -26,5% e -8,6%
Approvata l'istituzione del Cruscotto informativo per la gestione dei contratti di appalto tra privati nella logistica
A maggio il traffico delle merci nel porto di Ravenna è cresciuto del +1,4%
Ravenna
In aumento le rinfuse. Calo delle merci varie
Ok dell'UE all'acquisto congiunto di mezzi portuali da parte dei terminalisti
Bruxelles
Consentita anche la definizione congiunta delle specifiche tecniche minime delle attrezzature
Il gruppo energetico serbo EPS importerà carbone attraverso il porto montenegrino di Bar
Bar
Attualmente le importazioni dall'Indonesia passato attraverso il porto di Costanza
Fondazione Fincantieri e Luiss lanciano un progetto per rafforzare la sicurezza delle infrastrutture sottomarine
Trieste
Tra gli obiettivi, contribuire alla definizione di uno specifico quadro normativo
Ruote Libere, bene la retromarcia del governo sui controlli antimafia nel settore dell'autotrasporto
Modena
Franchini: se il governo ha capito di avere sbagliato è una buona notizia
Agostinelli (AdSP Tirreno Meridionale e Ionio): importantissimo l'emendamento che consente di anticipare la trasformazione della Gioia Tauro Port Agency
Il 15 luglio a Roma l'evento di Confindustria sull'economia del mare
Roma
Verrà presentato il documento strategico della confederazione sul settore
Il Kerala chiede a MSC 1,1 miliardi di dollari di danni causati dall'affondamento della MSC Elsa 3
Thiruvananthapuram
Accordato il fermo temporaneo della nave “MSC Akuteta II”
Trasportounito chiede l'annullamento del procedimento di rinnovo del Comitato Centrale dell'Albo degli Autotrasportatori
Roma
Nuovo sequestro di un carico di cocaina nel porto di Gioia Tauro
Reggio Calabria
In un container sono state rinvenute 16 sacche contenenti 417 chili di stupefacente
MOL e Kinetics realizzeranno il primo data center galleggiante al mondo
Tokyo
Verrà installato su una nave di 9.731 tonnellate di stazza lorda
Il Rijeka Gateway Terminal diventerà operativo ad inizio settembre
Copenaghen
La prima nave nel secondo container terminal dello scalo croato è attesa il 12 settembre
Falteri (Federlogistica) esorta a puntare allo sviluppo di una logistica “policentrica”
Genova
Cardine della strategia dovrebbe essere la Zona Logistica Semplificata
Tsuneishi Shipbuilding Co. ha acquisito la Mitsui E&S Shipbuilding Co.
Hiroshima/Tokyo
È stata ribattezzata con il nome di Tsuneishi Solutions Tokyobay Co.
Pessina (Federagenti): il sistema logistico nordeuropeo è in affanno. Approfittiamone!
Roma
Opportunità insperata - sottolinea - per i porti del Mediterraneo e italiani in particolare
MSC Crociere affianca Carnival e Royal Caribbean nel capitale di Grand Bahama Shipyard
Miami
Concluse positivamente le trattative in corso da fine 2024
Al The International Propeller Clubs il Premio Dorso per l'area mediterranea
Napoli
A riconoscimento del ruolo primario svolto dagli operatori della logistica nei traffici mediterranei
ABB sigla un contratto di assistenza con il gruppo crocieristico americano Royal Caribbean
Zurigo
Ha una durata di 15 anni e copre 33 navi dell flotta
P&O Maritime Logistics (gruppo DP World) acquisirà il 51% di NovaAlgoma Cement Carriers
Lugano
A Nova Marine Holding e Algoma Central Corporation rimarrà il 49%
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
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