- Anche Sea-Intelligence, società che analizza l'evoluzione del settore del trasporto marittimo containerizzato, così come il nostro giornale, CLECAT ed altri osservatori ( del 4 settembre 2020), si è interrogata sulla sorprendente - perché inattesa - crescita dei risultati economici conseguita nel secondo trimestre di quest'anno dalle compagnie di navigazione mondiali leader di questo mercato. Sea-Intelligence si è soffermata sul rapporto fra il risultato economico operativo registrato da queste aziende e i volumi di carichi in container trasportati dalle loro flotte, comparazione giocoforza approssimativa dato che raramente le compagnie del settore precisano quale parte del loro utile operativo è esattamente addebitabile alle sole attività di trasporto marittimo containerizzato, includendo invece generalmente l'apporto dell'intera supply chain containerizzata ed anche di ulteriori attività nel settore marittimo-logistico e di altri settori.
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- Sea-Intelligence rileva che la crescita registrata nel periodo aprile-giugno di quest'anno deve essere il risultato della combinazione tra riduzione dei costi e tariffe di trasporto più elevate, dato che quasi tutte le compagnie hanno registrato un calo dei ricavi su base annua. Ricavi - aggiungiamo noi come abbiamo precisato recentemente - che hanno segnato un tasso di calo più contenuto rispetto a quello dei costi operativi a conferma anche (ma - fa ad esempio intendere CLECAT - non solo) del rialzo dei noli. Sea-Intelligence evidenzia pure il generalizzato calo anno su anno dei volumi di carichi containerizzati trasportati dalle flotte delle compagnie.
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- Sea-Intelligence sottolinea che nel secondo trimestre di quest'anno tutte e dieci le prime compagnie containerizzate che pubblicano dati finanziari hanno riportato un rapporto utile operativo/container teu trasportato di segno positivo e - precisa la società - persino la sudcoreana HMM, che in passato ha avuto problemi di profittabilità, ha registrato un rapporto EBIT/teu positivo di 129 dollari/teu, rapporto analogo a quello conseguito da Maersk. Sea-Intelligence rende noto inoltre che Hapag-Lloyd, con 146 dollari/teu, ha registrato il rapporto EBIT/teu più elevato, mentre solo quattro dei dieci vettori marittimi hanno registrato un rapporto utile operativo/teu inferiore a 100 dollari/teu.
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- Sea-Intelligence spiega infine che, per la prima volta dal 2010, nel secondo trimestre del 2020 tutte le compagnie hanno registrato un EBIT/teu positivo, precisando però che dieci anni fa non tutte le compagnie avevano comunicato le loro performance finanziarie.
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