Il segretario generale dell'International Maritime Organization (IMO), Kitack Lim, ha inviato una comunicazione a tutti gli Stati membri invitandoli a sostenere un'equa distribuzione globale dei vaccini per il Covid-19 affinché, oltre a soddisfare le loro esigenze nazionali, si possa garantire che i marittimi abbiano accesso alla vaccinazione. Nel documento Lim ha ribadito la richiesta di designare i marittimi e il personale marittimo come lavoratori chiave ed ha evidenziato che, per accedere ai vaccini, alcune tra le nazioni che sono le maggiori fornitrici di manodopera marittima dipendono dall'iniziativa COVAX dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. «Per assicurare l'accesso ai vaccini di quei Paesi - ha esortato Lim - invito tutti gli Stati membri dell'IMO, oltre che a soddisfare le loro esigenze nazionali, a lavorare insieme per un'equa distribuzione globale. Nessun marittimo dovrebbe essere lasciato indietro o costretto a rinunciare alla propria carriera a causa delle risorse limitate nel proprio Paese d'origine».-
- «La salute dei marittimi di tutto il mondo e la sicurezza dei loro luoghi di lavoro - ha sottolineato il segretario generale dell'IMO - devono rimanere tra le nostre principali priorità e possono essere garantite solo se l'industria e gli Stati membri continuano a fornire tutte le misure necessarie come test, Dpi appropriati, accesso a cure mediche e strutture sanitarie per prevenire la diffusione del virus. Non possiamo permetterci di riposare sugli allori quando si tratta di affrontare la crisi umanitaria in corso in mare. Ribadisco quindi il mio invito a tutti gli Stati membri a designare tutti i marittimi e il personale marittimo come lavoratori chiave che forniscono un servizio essenziale. Ad oggi - ha lamentato Kim - solo 58 dei nostri 174 membri mi hanno comunicato di averlo fatto. La designazione dei marittimi come lavoratori chiave faciliterà il loro accesso alla vaccinazione, dato che la maggior parte degli Stati sta dando la priorità ai lavoratori essenziali nei loro programmi di vaccinazione nazionali per il Covid-19, in conformità con la tabella di marcia SAGE dell'OMS».
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- Ricordando che nell'ultimo trimestre del 2020 era di 400mila il numero stimato di marittimi a livello globale in attesa a bordo delle navi di essere sostituiti da colleghi oppure in attesa di poter raggiungere le loro navi, mentre a maggio 2021, grazie agli sforzi di collaborazione degli Stati membri dell'IMO, dell'industria marittima, delle parti sociali e delle altre agenzie dell'ONU, tale numero è sceso a circa 200mila, Kim ha rilevato che «tuttavia questa cifra è ancora inaccettabilmente alta e la crisi umanitaria in mare non è affatto finita. I marittimi - ha spiegato - devono ancora affrontare enormi sfide riguardanti il rimpatrio, il viaggio per raggiungere le loro navi, l'accesso adeguato alle cure mediche e il congedo a terra. Nonostante queste sfide, i marittimi a bordo delle navi hanno continuato a lavorare, fornendo un servizio essenziale per la popolazione di tutto il mondo».
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