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Vertice Liguria-Sardegna per salvaguardare i collegamenti marittimi tra le due regioni
L'obiettivo è anche di mantenere gli attuali livelli occupazionali, turistici, di trasporto merci e le attuali attività portuali
29 settembre 2009
Gli assessori ai Trasporti delle Regioni Liguria e Sardegna, Enrico Vesco e Liliana Lorettu, si sono incontrati per discutere delle problematiche alla privatizzazione del gruppo armatoriale Tirrenia. I due assessori hanno concordato sull'esigenza di mantenere i collegamenti tra le due regioni, «vitali - ha sottolineato Liliana Lorettu - per la continuità territoriale della Sardegna» e di portare avanti una stretta collaborazione e azioni congiunte per salvaguardare i collegamenti tra Liguria e Sardegna e per mantenere gli attuali livelli occupazionali, turistici, di trasporto merci e le attuali attività portuali.
Nei giorni scorsi, inoltre, l'assessore sardo ha avuto un incontro sul medesimo tema con le organizzazioni sindacali. Nel vertice sono state innanzitutto ripercorse le tappe della procedura di regionalizzazione, che ha visto la Regione impegnata sin dalla scorsa primavera in una lunga e difficile trattativa con il ministero dei Trasporti e l'Unione Europea. «Un “tira e molla” - ha evidenziato l'ente regionale - che comunque ha consentito di mantenere le rotte attualmente esistenti così come anche i livelli occupazionali, con l'obiettivo di raggiungere standard di qualità del servizio sempre più elevati».
Sono stati quindi illustrati i gli aspetti più significativi della recente delibera adottata dalla giunta regionale sarda sull'argomento, che è stata «formulata - ha precisato l'ente - anche alla luce della individuazione di un percorso condiviso frutto del raccordo coi sindaci per l'individuazione delle priorità e le esigenze del territorio». «L'iter procedurale - ha spiegato ai sindacati il direttore generale regionale dei Trasporti, Roberto Neroni - prevederà lo scorporo dalla Tirrenia della compagnia di navigazione Saremar. L'assessorato dei Trasporti provvederà quindi a predisporre gli atti necessari alla costituzione di una nuova società regionale a capitale misto pubblico-privato per poter procedere alla regionalizzazione/privatizzazione della Saremar Spa. La suddivisione delle quote azionarie della nuova società vedrà la partecipazione della Regione Sardegna con una quota pubblica non inferiore al 49%; la quota privata pari alla restante parte del capitale sociale, in capo ad un soggetto individuato attraverso una procedura di gara a doppio oggetto per la cessione della relativa quota azionaria e per l'affidamento dei servizi di collegamento con le isole minori. Gli oneri statali e regionali saranno quelli previsti dalla normativa regionale e saranno quindi garantiti per l'intera durata fino a un massimo di 12 anni».
Sono stati individuati - ha spiegato l'assessore Lorettu - «anche i collegamenti che, in linea di massima, saranno da sottoporre a obblighi di servizio pubblico a carico della Regione, sempre che non venga accertata la presenza di operatori privati che senza oneri intendano operare gli stessi servizi alle medesime condizioni imposte dalla Regione: Carloforte - Portovesme (diurno e serale), Carloforte - Calasetta (notturno), La Maddalena - Palau (diurno nel periodo ottobre-maggio, notturno per tutto l'anno), Porto Torres - Isola dell'Asinara (diurno per tutto l'anno) e Santa Teresa di Gallura - Bonifacio (nel periodo ottobre-giugno)».
L'assessore Lorettu ha assicurato ai sindacati che l'obiettivo della procedura di privatizzazione/regionalizzazione della Saremar è «quello di mantenere il servizio finora svolto dalla compagnia con l'intenzione, qualora possibile, di migliorarlo». «Per quanto riguarda il personale - ha aggiunto - tutto quello operante nella Saremar sarà garantito attraverso una razionalizzazione e una oculata gestione degli eventuali esuberi».
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