In occasione del tradizionale scambio di auguri natalizio organizzato da Assagenti, svoltosi ieri a Genova presso Palazzo Spinola, il presidente dell'associazione, Giovanni Cerruti, è intervenuto sulla questione dello scambio azionario tra la Voltri Terminal Europa (VTE) del gruppo PSA di Singapore, che gestisce il container terminal di Voltri nel porto di Genova, e il Gruppo Investimenti Portuali (GIP), a cui fa capo il container terminal SECH del porto del capoluogo ligure.-
Cerruti, contitolare del Gruppo Gastaldi, a sua volta azionista del SECH, ha ritenuto non opportuno esprimere il proprio pensiero sulla vicenda poiché coinvolto in prima persona nell'operazione. Tuttavia ha sottolineato il proprio rammarico nel notare che dei sei armatori e operatori portuali firmatari di una lettera inviata al ministro dei Trasporti, nella quale evidenziano le proprie perplessità in merito ad una partnership VTE - GIP che gestirebbe la quasi totalità del traffico container nel porto di Genova, ben quattro sono agenzie marittime, di cui tre - ha rilevato Cerruti - appartenenti all'associazione. Nessuna di queste - ha osservato - ha ritenuto opportuno portare all'attenzione del consiglio di Assagenti le proprie preoccupazioni. Secondo il presidente dell'associazione si tratta di «una levata di scudi un po' eccessiva che ben poco ha a che fare con lo sviluppo del porto di Genova».-
- Da parte sua il presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, ha ricordato di aver dichiarato di essere stato «sorpreso» dall'ipotesi di aggregazione VTE - GIP, ha annunciato che riferirà in Comitato Portuale in merito agli accertamenti fatti dall'ente portuale e alle verifiche richieste in proposito al ministero ed ha sottolineato di essere rimasto «sorpreso» anche dalle dinamiche conflittuali tra operatori associati perché - ha evidenziato - questo è un segnale che qualcosa non “gira” più nel porto genovese.

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