Tutti, in questo periodo, si chiedono quando terminerà la crisi economica mondiale. Gli ottimisti intravedono segnali di ripresa. I pessimisti rilevano solo un rallentamento del trend negativo. “Quando e come si uscirà dalla crisi?” è stato il tema interrogativo della tavola rotonda svoltasi ieri all'albergo Hilton Palace di Sorrento nell'ambito della quinta edizione della conferenza “Mare Forum - Maritime Italy”.-
- Tra le misure per favorire la ripresa, secondo il presidente e amministratore delegato della Giuseppe Bottiglieri Shipping Co., Giuseppe Bottiglieri, ci dovrà essere la riduzione del numero delle navi in circolazione nel dry cargo. «Questa - ha osservato - è la prima misura da prendere per ristabilire un giusto equilibrio nella determinazione del valore dei noleggi. Noi armatori napoletani, ma anche tutti gli altri in Italia, abbiamo tenuto fede agli impegni presi, confermando gli ordini delle nuove navi. Quindi oggi ci aspettiamo nuove regole e nuove procedure per lo smantellamento del naviglio obsoleto anche con l'introduzione di un premio sulla demolizione navale».
- Evidenziando la recente brusca interruzione del periodo di forte crescita dello shipping, il presidente della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), Nicola Coccia, ha confermato che «nonostante questo black out, tutti i nostri ordini ai cantieri sono stati rispettati». «Gli armatori italiani - ha sottolineato - sono solidi, maturi e già proiettati oltre la crisi. Le previsioni dicono che ne usciremo a metà del 2010 e io sono fortemente convinto che saremo proprio noi a guidare la ripresa anche grazie a nuove regolamentazioni e alla demolizione del naviglio substandard, come propone con grande entusiasmo e convinzione Giuseppe Bottiglieri».

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