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Governo greco, ThyssenKrupp e Abu Dhabi MAR raggiungono un accordo su Hellenic Shipyards
Previsto un esborso da parte di Atene di 175 milioni di euro
17 settembre 2010
inforMARE - Il governo greco, la ThyssenKrupp Marine Systems di Amburgo e la Abu Dhabi MAR di Abu Dhabi hanno raggiunto un accordo sui sottomarini prodotti dalla società navalmeccanica greca Hellenic Shipyards (Skaramangas Shipyards) per il governo di Atene che consentirà al gruppo mediorientale di acquisire il controllo (75,1% del capitale) del cantiere navale (inforMARE del 2 marzo 2010).
Il ministro greco della Difesa, Evangelos Venizelos, ha sottolineato come le trattative siano state «dure e difficili, tanto che sono più volte sono state prossime al punto di rottura», ma ha evidenziato che l'accordo «ha aperto una nuova pagina per la Marina Militare, per Hellenic Shipyards e per la cantieristica navale greca». «Abbiamo cercato - ha detto il ministro - di tagliare un nodo enorme che è stato stretto a partire dal 2000 fino all'ottobre 2009 e che ha posto sotto diretta minaccia la più grande impresa di costruzione navale del Paese, migliaia di posti di lavoro legati al programma per i sottomarini della Marina e più di due miliardi che il governo greco ha versato senza risultati».
Sul passaggio di Hellenic Shipyards sotto il controllo di Abu Dhabi MAR pesavano le divergenze tra il governo greco e l'azienda tedesca sulla costruzione di sei sottomarini per il ministero della Difesa Nazionale di Atene. «La Marina, in totale indipendenza - ha dichiarato il ministro Venizelos - ha verificato e certificato con l'organo responsabile del governo tedesco (BWB) le caratteristiche tecniche del sottomarino Papanikolis, non come erano nel 2005-6, ma come modificate nel 2008 e come sono oggi. Il Papanikolis è un asset molto importante per il governo greco, che sarà utilizzato quando sarà vantaggioso per la Marina e per il bilancio statale». «Va rilevato in particolare - ha proseguito il ministro - che il governo non emette alcun nuovo ordine di sommergibili, ma preserva gli ordinativi degli ultimi dieci anni sostituendo l'ammodernamento operativo e economicamente redditizio di due vecchi sottomarini 209 per costruire due sottomarini di avanzata tecnologia internazionale del tipo 214, con un minimo aggravio finanziario stimato in 175 milioni di euro, a beneficio della difesa e dello sviluppo». (iM)
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