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Nella prima metà del 2011 il risultato netto di OOIL è diminuito dell'86,4%
I ricavi sono cresciuti del 6,9%. Tung: «le prospettive per l'intero anno sono deludenti»
8 agosto 2011
Nella prima metà di quest'anno Orient Overseas (International) Ltd. (OOIL), gruppo che opera principalmente una flotta di portacontainer attraverso la filiale Orient Overseas Container Line (OOCL), ha registrato un utile netto di 175,3 milioni di dollari con una flessione dell'86,4% rispetto a 1.291,7 milioni di dollari nel primo semestre del 2010. I ricavi sono cresciuti del 6,9% a 2.920,8 milioni di dollari, mentre il risultato operativo è diminuito del 39,2% a 188,4 milioni di dollari.
Ricordiamo che nel primo semestre del 2011 la flotta di portacontainer di OOCL ha trasportato volumi di carico pari a 2.439.507 teu, con un aumento del 9,4% sulla prima metà dello scorso anno (inforMARE del 20 luglio 2011).
«Dopo i risultati record delle nostre attività di trasporto containerizzato e di logistica nel 2010 - ha commentato oggi il presidente di OOIL, C C Tung - nella prima metà di quest'anno lo scenario commerciale è stato difficile e le prospettive per l'intero anno sono deludenti. I livelli della domanda continuano ad essere ragionevoli, come si riscontra dalla crescita dei volumi movimentati rispetto allo scorso anno, ma, dato che il ritmo di immissione di nuova capacità ha superato la crescita della domanda, i noli su molte rotte est-ovest si sono costantemente deteriorati rispetto allo scorso anno. Ciò è particolarmente evidente per le rotte Asia-Europa. La flessione dei noli si è verificata nonostante la necessità di accrescere i ricavi per compensare il significativo aumento del prezzo del bunker e degli altri corti energetici verificatosi quest'anno».
«Il settore del trasporto marittimo dei container - ha proseguito Tung - continua ad essere estremamente competitivo e presenta un precario bilanciamento tra domanda e offerta che comporta un rapido crollo dei noli quando viene immessa nuova capacità in modo sconsiderato». Tung, come altri leader del settore, sembra quindi criticare la decisione delle principali compagnie armatoriali del trasporto containerizzato di emettere negli ultimi mesi consistenti ordinativi nei confronti dei cantieri navali per nuove portacontainer, fenomeno che si sta caratterizzando come una vera e propria nuova corsa al gigantismo navale nel comparto delle portacontenitori. Tuttavia - osserviamo - anche la compagnia di Tung non si è sottratta a questa tendenza avendo ripreso ad ordinare navi di grande capacità: OOCL ha in corso la consegna delle ultime sei delle otto portacontainer della capacità di 8.888 teu ordinate e alla Hudong-Zhonghua Shipbuilding, che sarà ultimata nel 2014, e nel corso del primo semestre di quest'anno ha ordinato dieci nuove portacontainer da 13.208 teu alla Samsung Heavy Industries che saranno prese in consegna nel 2013 e nel 2014 (inforMARE del 23 marzo 2011).
Attualmente la flotta di OOCL è costituita da 88 navi per una capacità complessiva pari a circa 415.000 teu. La compagnia ha in ordinativo altre 12 navi per un'ulteriore capacità pari ad oltre 130.000 teu.
«Dato il perdurare della pressione determinata dai costi con la quale tutti gli operatori devono fare i conti - ha concluso Tung - è indispensabile migliorare i servizi nei confronti dei clienti al fine di attrarre ulteriori volumi e di evitare di sacrificare la remuneratività».
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