Oggi il Parlamento europeo, in seduta plenaria, ha approvato il progetto di parere sulla proposta di direttiva presentata nell'aprile 2013 dalla Commissione UE per introdurre nuove regole tese a rendere il trasporto stradale più sicuro e più ecologico attraverso una revisione della legislazione vigente in materia di pesi e dimensioni di alcune tipologie di veicoli, in particolare permettendo ai produttori di realizzare camion più aerodinamici, riducendo così il consumo di carburante del 7-10%, diminuendo le emissioni di gas serra e nel contempo aumentando la sicurezza stradale ( del 16 aprile 2013). «Sono soddisfatto - ha commentato il vicepresidente della Commissione Europea, Siim Kallas, responsabile dei trasporti - di questa votazione che sostiene l'obiettivo della Commissione di rendere il trasporto su strada pulito e sicuro, consentendo progetti innovativi per i camion più verdi del futuro».-
- La Commissione UE ha evidenziato che oggi il Parlamento europeo in prima lettura ha adottato la maggior parte delle disposizioni chiave della proposta avanzata lo scorso anno dalla Commissione, ma ha sottolineato anche di non concordare con alcune delle decisioni assunte dal Parlamento, in particolare con un emendamento che limiterebbe l'estensione dei dispositivi aerodinamici posteriori a 500 millimetri e con emendamenti che rifiutano l'ampia definizione di “trasporto intermodale” proposta dalla Commissione che - ha ricordato Bruxelles - tiene conto dell'evoluzione del trasporto containerizzato. Inoltre il Parlamento ha deciso di non modificare le attuali norme sul trasporto transfrontaliero da parte dei veicoli più lunghi e ha chiesto alla Commissione di riferire sull'argomento entro il 2016.
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- La Commissione Europea ha ricordato inoltre che spetta ora al Consiglio UE adottare una propria posizione su questo testo e che la presidenza greca auspica che ciò avvenga il prossimo giugno. Se l'adozione di questo testo avverrà nel 2014 o 2015 - ha spiegato Bruxelles - i nuovi veicoli potrebbero circolare sulle strade europee dal 2018-2020.
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- L'approvazione odierna del testo da parte del Parlamento UE è stata accolta con soddisfazione dall'ECG - The Association of European Vehicle Logistics, l'organizzazione che rappresenta oltre 100 aziende che operano nel settore della logistica degli autoveicoli e che possiedono o gestiscono complessivamente una flotta di circa 390 navi per il trasporto di auto, 18.100 carri ferroviari costruiti appositamente per tale tipologia di trasporto, 80 chiatte fluviali e si avvalgono di 18.500 trasportatori stradali. Il compiacimento dell'associazione è rivolto in particolare - ha precisato l'ECG - al «tanto atteso chiarimento delle norme sulla lunghezza di carico dei veicoli per il trasporto nell'Unione Europea». L'associazione ha ricordato che la direttiva 96/53/CE attualmente in vigore non distingue un trasportatore di veicoli finiti da qualsiasi altro automezzo pesante e «ciò - ha spiegato ECG - è il motivo per cui la revisione della direttiva 96/53/CE è così importante per la logistica dei veicoli». ECG ha quindi espresso soddisfazione per l'approvazione da parte degli eurodeputati di un'armonizzazione lunghezza dei veicoli a 20,75metri, che - ha sottolineato l'associazione «risolve l'attuale mosaico di normative nazionali con cui si confrontano gli associati di ECG in tutta l'UE». «Ciò - ha evidenziato l'associazione - in molti casi consentirà di caricare più auto su un camion migliorando così l'efficienza e riducendo le emissioni totali di CO2. Cosa più importante, consentirà alla gran parte del settore di mantenere in atto le pratiche esistenti senza essere potenzialmente limitato dalla nuova normativa ad una lunghezza di 18,75 metri».
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- Anche l'italiana ANITA (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici) ritiene che la revisione della direttiva su pesi e dimensioni dei camion costituisca «un passo avanti verso l'intermodalità». L'associazione ha sottolineato che il Parlamento europeo ha di fatto accolto tutte le proposte avanzate da ANITA, che riguardano il minore ingombro delle parti aerodinamiche posteriori, una più lunga tempistica per la messa in esercizio delle nuove strumentazioni aerodinamiche e delle nuove cabine, la tolleranza estesa ai pesi e all'altezza nei trasporti internazionali, la necessità di dare un'unica definizione di “unità di trasporto intermodale” e in ultimo, ma non meno importante, la possibilità di raggiungere le 44 tonnellate nelle tratte terminali del trasporto combinato con veicoli a motore, a due o a tre assi.
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- «Siamo pienamente soddisfatti - ha dichiarato il presidente di ANITA, Eleuterio Arcese - perché il nostro impegno di consulenza tecnica è stato premiato. Questo risultato rappresenta una spinta verso il trasporto intermodale, ritenuto dalle aziende di ANITA una possibile soluzione ai tanti problemi del trasporto merci su gomma». «Ci auguriamo ora - ha concluso Arcese - che il testo, così come è stato presentato e licenziato in prima lettura, non subisca modifiche durante l'iter legislativo».

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