L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale prevede che nel 2018 il traffico crocieristico nei porti di Napoli e Salerno registrerà un'inversione di tendenza rispetto a quanto sta avvenendo nel 2017 salendo ad oltre 1,1 milioni di passeggeri. L'aumento sarà frutto di una crescita del +10% circa nel porto napoletano, con 1.092.000 crocieristi il prossimo anno rispetto a 950.000 nel 2017 grazie ai 385 scali di navi da crociera programmati nel 2018 contro i 350 dell'anno in corso, e di un calo in quello salernitano dove si passerà dai 79mila croceristi dell'anno in corso ai circa 60mila dell'anno prossimo quale conseguenza della riduzione degli attracchi che saranno 42 rispetto ai 48 del 2017.-
- L'ente ha sottolineato che l'atteso rialzo complessivo del traffico crocieristico sarà «un fatto positivo, considerando che gli anni successivi - 2019 e 2020 - saranno decisivi per il futuro del mercato crocieristico, in quanto cominceranno ad entrare in esercizio le nuove navi attualmente in costruzione, determinando un forte ampliamento dell'offerta a livello mondiale».
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- «La flessione che prevediamo per Salerno - ha precisato il presidente dell'AdSP, Pietro Spirito - è dovuta principalmente sia alle scelte delle compagnie crocieristiche di approdare a largo di altri scali della Campania sia ai fondali attualmente insufficienti per il pescaggio delle navi da crociera di grande dimensione. I lavori di dragaggio - ha ricordato - inizieranno nell'autunno del 2018, e, una volta conclusi, consentiranno al porto di Salerno di incrementare il traffico legato alle crociere».
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- L'authority ha evidenziato che «nel corso dei prossimi anni, a partire dal 2018, sarà decisivo quanto potrà essere deciso sugli altri scali (Amalfi e Sorrento), che oggi accolgono approdi crocieristici a largo, determinando una dispersione, ed anche una congestione in porti che potrebbero svolgere meglio una funzione più focalizzata sul turismo diportistico».

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