Le imprese che, entro lo scorso 9 settembre, hanno manifestato l'interesse a partecipare alla procedura ad evidenza pubblica per l'assentimento in concessione di nuove aree nel porto di Piombino e alle quali lo scorso 29 novembre è stata inviata una specifica lettera d'invito avranno tempo sino al prossimo 15 gennaio per presentare le offerte tecniche e i piani di impresa che saranno poi sottoposti ad una valutazione da parte di un'apposita commissione di soggetti esterni all'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale che stilerà una graduatoria, lotto per lotto, delle richieste selezionate, elenco necessario per individuare le imprese con cui sottoscrivere un accordo prodromico al rilascio della concessione.-
- L'attuale stato dell'iter dell'Atto di indirizzo “Porto di Piombino - Progetto di allocazione delle nuove aree portuali”, approvato lo scorso 7 giugno dal Comitato di gestione dell'ente portuale, e della procedura di individuazione dei soggetti che si insedieranno nelle nuove aree sono stati illustrati oggi dall'AdSP. Le aree oggetto della procedura di evidenza pubblica ammontano a 583mila metri quadri con 3.950 metri lineari di banchine con fondali profondi -18/20 metri, aree e banchine che aumenteranno rispettivamente a 1,2 milioni di metri quadri e 5.750 metri lineari una volta ultimati i lavori previsti dal Piano Regolatore Portuale.
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- «Il percorso avviato a giugno scorso con l'approvazione in Comitato di gestione dell'atto di indirizzo - ha sottolineato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale, Stefano Corsini - ci consente oggi di valorizzare le potenzialità di un porto che deve traguardare nuovi orizzonti al fine di realizzare gli ambiziosi obiettivi di sviluppo del Sistema».
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- Il responsabile dell'Ufficio Territoriale Portuale di Piombino, Claudio Capuano, ha specificato che tra gli obiettivi di questo procedimento, prioritario è «quello di contribuire a superare, col porto, la monocultura siderurgica che da sempre ha caratterizzato il suo tessuto economico e industriale, auspicando l'insediamento di attività in grado di aprire a nuove opportunità imprenditoriali, caratterizzate dall'attenzione all'innovazione infrastrutturale, all'impatto occupazionale e alla sostenibilità ambientale».
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