- Fit-Cisl ha denunciato che Contship Italia non ha firmato la proroga della cassa integrazione per i 200 lavoratori portuali del container terminal al Porto Canale di Cagliari che la società terminalista - attraverso la Cagliari International Container Terminal (CICT) - ha gestito per quasi vent'anni sino al fermo dell'attività a metà 2019 sfociato nel ricorso alla cassa integrazione straordinaria per chiusura aziendale per i dipendenti dell'impresa terminalista.
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- L'organizzazione sindacale ha definito «incredibile e incomprensibile» la decisione dell'azienda: «siamo - hanno dichiarato il segretario generale di Cisl Cagliari, Mimmo Contu, e il segretario regionale di Fit-Cisl, Corrado Pani - profondamente sconcertati di quanto sentito durante la videoconferenza delle 19:00 di oggi (ieri, ndr) primo settembre, convocata dal MISE. Riteniamo assurde, infondate e pretestuose tali dichiarazioni poiché con il lavoro svolto in queste settimane di concerto con MISE e Regione Sardegna, nonostante le problematiche dovute alla pandemia, si era arrivati ad elaborare un decreto attuativo all'interno del Decreto Agosto, che avrebbe garantito sei mesi di proroga della Cigs e un costo pari a zero per la stessa azienda».
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- «Alla luce di quanto avvenuto - hanno concluso Contu e Pani - come Cisl e Fit-Cisl Sardegna ci riserveremo di verificare se vi sono tutte le condizioni per promuovere, nelle sedi competenti, tutte le azioni necessarie a difesa dei lavoratori. Al contempo, da domani stesso lavorare e promuovere con le altre organizzazioni sindacali di concerto con i ministeri e la Regione Sardegna, tutte quelle iniziative che consentano le massime tutele ma soprattutto la salvaguardia di tutte le professionalità dei lavoratori portuali».
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- Intanto l'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna ha annunciato che il traffico dei passeggeri movimentato dai principali porti della Sardegna mostra una netta inversione di tendenza rispetto al dato negativo mondiale, con dati che - ha specificato l'ente - «contrariamente a quanto ipotizzato la scorsa primavera, restituiscono cifre meno drammatiche ed un forte segnale di ripresa e di adattamento del settore dello shipping da e per l'isola».
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- In particolare, l'AdSP ha evidenziato che dopo le crescite del +7,6% e del +10,8% del traffico dei passeggeri nei porti sardi registrate rispettivamente a gennaio e febbraio scorsi, con il lockdown per la pandemia di Covid-19 il traffico ha segnato un calo del -69,3% a marzo scorso seguito da una drammatica contrazione del -95,4% ad aprile che poi si è progressivamente attenuata scendendo a -89,1%, -74,9%, -43,6% e -22,7% nei successivi mesi di maggio, giugno, luglio e agosto. Complessivamente nei primi otto mesi del 2020 il totale dei passeggeri sbarcati nei porti di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres è stato di quasi 1,1 milioni di unità, con una flessione del -37,0% sullo stesso periodo dello scorso anno, mentre i passeggeri imbarcati sono stati 956mila (-39,5%).
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- «Non possiamo sicuramente gioire del risultato dei traffici marittimi dei primi otto mesi di questo orribile 2020 - ha precisato il presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna, Massimo Deiana - ma, allo stesso tempo, dobbiamo ritenerci soddisfatti della netta ripresa registrata nel periodo estivo. Agosto, rispetto ai timori generali del settore dello shipping - ha rilevato Deiana - ha dato una risposta del tutto inattesa, contenendo un trend negativo senza precedenti e riportando le perdite a poco più del 22% rispetto all'azzeramento totale della movimentazione al quale abbiamo assistito, impassibili, la scorsa primavera».
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- Deiana ha sottolineato che si tratta di numeri che evidenziano uno sforzo eccezionale per la ripresa, in particolare per i controlli sulla temperatura corporea effettuati dall'AdSP su oltre un milione di passeggeri (pari al 100%) in arrivo negli ultimi tre mesi: «se gli scali del sistema portuale sardo sono riusciti a dare una spallata decisa alla crisi - ha spiegato - è soprattutto grazie al lavoro instancabile del cluster marittimo e portuale che, spesso facendo fronte a regole poco certe ed in continua evoluzione, ha saputo garantire la sicurezza dei collegamenti, senza interruzioni o particolari disagi all'utenza. I porti di sistema hanno risposto egregiamente a flussi comunque consistenti, garantendo, in arrivo, la rilevazione della temperatura ad oltre un milione di persone e, in partenza, i controlli di security, così come previsto dalla normativa vigente».
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