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Il presidente di Federlogistica, Davide Falteri, ha chiesto «una
sospensione temporanea della misura sui nuovi criteri di
classificazione degli uffici doganali e la definizione, dopo un
confronto con gli operatori del settore, di una riforma che
garantisca maggiore efficienza senza compromettere la competitività
del sistema portuale ligure». La richiesta giunge dopo il
declassamento di uffici doganali in Liguria, a cui Federlogistica
replica sottolineando che, invece, «gli investimenti in
risorse umane e infrastrutture doganali - ha evidenziato Falteri -
devono essere una priorità, anche attraverso il PNRR e i
fondi del MIT, per rendere il sistema doganale più
performante e competitivo».
Secondo il presidente di Federlogistica, la recente decisione
dell'Agenzia delle Dogane di rivedere la classificazione degli
uffici doganali, con un possibile declassamento della Direzione
ligure e degli uffici dei tre principali porti della regione,
richiede un'attenta riflessione sugli impatti operativi ed
economici. Se da un lato la riorganizzazione potrebbe mirare a una
maggiore razionalizzazione delle risorse e alla standardizzazione
delle procedure - ha rilevato Falteri - dall'altro è
fondamentale garantire che tali scelte non compromettano
l'efficienza e la competitività del sistema
logistico-portuale ligure, che rappresenta un nodo strategico per
l'interscambio commerciale italiano. «I porti liguri - ha
ricordato - gestiscono volumi di traffico di primaria importanza per
il Paese e necessitano di strutture doganali adeguate, sia in
termini di risorse umane che di capacità operativa. Un
intervento che incida sugli assetti organizzativi doganali - ha
sottolineato - deve essere accompagnato da investimenti mirati per
potenziare il personale e migliorare i tempi di lavorazione e
rilascio delle merci».