Il gruppo Coeclerici effettuerà le operazioni di trasbordo e sbarco di minerale di ferro per conto di Gulf Industrial Investment Company (GIIC), ramo siderurgico del gruppo Kuwait Petroleum.
Coeclerici, che dovrà gestire circa un milione e mezzo di tonnellate all'anno di minerale di ferro, ha infatti firmato in Bahrein un contratto (cinque anni con rinnovo per altri 5) del valore di 70 milioni di dollari (circa 120 miliardi di lire) che richiederà investimenti per 20 milioni di dollari (34 miliardi di lire) e che porterà l'impianto siderurgico del gruppo saudita a superare i 4,5 milioni di tonnellate di capacità annua di importazione del prodotto.
Per l'aggiudicazione del contratto è stato necessario superare titolati concorrenti, fra cui Dreyfuss e Cooper T. Smith, ed è risultato vincente proporre soluzioni tecniche innovative. GIIC aveva d'altronde coinvolto la società americana Soros Associates, prestigiosa consulente internazionale di ingegneria navale, per giudicare le proposte. Il progetto del gruppo italiano, che verrà presentato alla International Port Development Conference di Washington, prevede l'impiego di una nave panamax da circa 80.000 tonnellate di portata attrezzata con una gru e un braccio idoneo a scaricare fino ad una distanza di 70 metri e una velocità di esercizio pari a circa 40.000 tonnellate al giorno, con risparmio dei costi e miglioramento della resa.
Coeclerici, che nel 1996 ha trasportato e trasbordato 53,2 milioni di tonnellate di materie prime con un fatturato consolidato di 815 miliardi di lire, ha inoltre raggiunto un accordo con la finanziaria Gulf Investment Corporation (GIC) per lo sviluppo di attività logistiche nel golfo arabico. |
|