inforMARE - Martedì scorso Assologistica ha realizzato un incontro tra i propri associati e Diego Teurelincx, segretario generale di FEPORT (Federation of European Private Port Operators), l'organizzazione europea che raggruppa 1.100 aziende terminalistiche portuali e le associazioni nazionali del settore logistico-portuale privato.-
- Dopo aver sottolineato l'impatto immediato sulla legislazione nazionale di alcuni strumenti a disposizione della Commissione UE e la tendenza ambiziosa di ogni nuovo commissario europeo a “lasciare un segno” del proprio lavoro, Teurelincx ha focalizzato i punti di interesse del settore oggetto di azione nei prossimi cinque anni nei programmi di lavoro di ciascuno dei commissari. Tra questi la relazione degli specialisti incaricati dalla DG MOVE, pubblicata nel giugno 2010, sul numero di porti che nell'intera Europa bilanceranno fino al 2030 domanda ed offerta di servizi portuali; la recentissima proposta di direttiva tesa a realizzare una vera liberalizzazione del trasporto ferroviario; gli interventi in tema di semplificazione doganale e di dialogo tra le parti sociali; gli orientamenti in tema di concessioni e di continuità produttiva per l'industria portuale; l'ammissibilità degli aiuti di Stato per le infrastrutture portuali, ed, infine, le nuove forme di tassazione per la salvaguardia ambientale.
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- Infine Teurelincx ha enfatizzato l'azione di FEPORT nei confronti di ognuno di questi argomenti realizzata elaborando valutazioni, integrative o correttive, discusse e condivise in assemblea generale ed imperniate sulla necessità dell'industria portuale, ed in generale dell'economia logistica, di avere considerazione politica, certezze giuridiche di continuità produttiva, liberalizzazioni vere piuttosto che privatizzazioni neomonopoliste.
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- Nel presentare Teurelincx, il presidente di Assologistica, Nereo Paolo Marcucci, ha espresso il desiderio che «il maggior numero possibile di associati possa considerare quanto sia ampia la forbice tra ciò che discutiamo quotidianamente in Italia, ad esempio le modifiche alla legge 84/94, e le iniziative che si stanno avviando in Europa che nel corso dei prossimi cinque anni influiranno negativamente o positivamente sulle nostre aziende e sul sistema Paese».
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- Concludendo l'incontro, al quale hanno partecipato anche il segretario generale di Confetra ed alcuni componenti del comitato scientifico per il Piano Nazionale della Logistica, Marcucci ha auspicato un atto di indirizzo del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in cui assuma maggiore coerenza l'integrazione tra le novità condivisibili delle politiche europee per il settore e le riforme della portualità e della logistica nazionale. (iM)

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