Assomarinas (Associazione Italiana Porti Turistici) ha presentato le novità della portualità turistica italiana alla diciannovesima edizione del Moscow International Boat & Yacht Show che si è conclusa ieri al Crocus Expo di Mosca. Il panorama dell'offerta italiana è stato illustrato dal presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, dalla marketing manager di Marina di Ragusa, Enza Di Raimondo, e da Flavio Sardellitti, storico operatore nautico laziale con base a Porto Badino, nel corso della conferenza stampa organizzata dall'associazione italiana in collaborazione con il Russian Yacht Club, sodalizio che associa oltre 1.500 diportisti.-
- Assomarinas ha evidenziato come, in uno scenario opacizzato dalla persistente crisi economica che ha dimezzato spazi ed espositori della fiera russa, in questa edizione del MIBS è comunque emersa la consistente domanda di ormeggi stanziali per imbarcazioni di proprietà in Italia che privilegia, a dispetto della spesa, le mete culturali, l'enogastronomia e la qualità della vita italiana insieme con l'opportunità, rispetto ad altre mete mediterranee, di trovare dei marina full service. «Già da quest'anno - ha detto Perocchio - potremmo portarci a casa almeno un migliaio delle 5.000 imbarcazioni russe oggi alla fonda nei porti di Turchia, Croazia e Montenegro, con la possibilità di generare una spesa nautica complessiva di circa 10 milioni di euro. Flussi economici che potrebbero rappresentare solo l'inizio di una nuova “belle epoque” dei rapporti turistici italo-russi con un altissimo livello di fidelizzazione. Situazione che ci riporterebbe ai mitici anni del primo '900 quando la nobiltà della Russia imperiale svernava in Italia costruendo perfino le proprie chiese ortodosse».

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