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Nel 2014 Hupac ha registrato un utile di esercizio di 7,5 milioni di franchi svizzeri (+15,0%)
Bertschi: gli effetti indotti dal cambio franco svizzero/euro e dal calo del prezzo del diesel hanno determinato un netto rincaro dei costi del trasporto ferroviario rispetto al trasporto stradale
28 aprile 2015
Nel 2014 la società di trasporto combinato Hupac ha registrato un utile di esercizio di 7,5 milioni di franchi svizzeri, con una crescita del +15,0% sull'esercizio annuale precedente. I ricavi da forniture e prestazioni sono ammontati a 476,6 milioni di franchi svizzeri (-0,7%). Lo scorso anno il volume di trasporti ferroviari movimentato dal gruppo elvetico è stato pari a 660mila spedizioni stradali (+0,5%) ( del 30 gennaio 2015).
Presentando oggi i risultati dell'esercizio 2015 il presidente di Hupac, Hans-Jörg Bertschi, ha spiegato che quest'anno l'azienda si trova di fronte a nuove sfide, con una perdita di valore dell'euro rispetto al franco svizzero e con i prezzi in calo del petrolio che incentivano il traffico stradale attraverso la Svizzera: «gli effetti indotti dal cambio franco svizzero/euro e dal calo del prezzo del diesel - ha chiarito - hanno determinato un netto rincaro dei costi del trasporto ferroviario rispetto al trasporto stradale». Bertschi ha evidenziato che, poiché il trasporto su strada è in grado di reagire rapidamente a questo miglioramento competitivo, vi è il rischio di un allontanamento dal trasporto combinato e quindi di un nuovo trasferimento del volume di trasporti delle merci verso la strada.
Inoltre nel 2014 il livello di qualità operativa del trasporto ferroviario, intesa come puntualità dei treni, è peggiorato nettamente registrando una media annua del 70% di treni circolato rispettando l'orario, dato che corrisponde ad una perdita di 10 punti percentuali rispetto al 2013. Hupac ha rilevato che tale deterioramento della qualità dell'attività ferroviaria è riconducibile tra l'altro a problemi di risorse per le imprese ferroviarie, a problemi infrastrutturali quali lavori di costruzione, a difetti tecnici e a singoli problemi di capacità nonché ai danni causati dal maltempo e da scioperi.
L'azienda svizzera ha sottolineato che nel 2015 la qualità dei servizi ferroviari ha subito un ulteriore peggioramento raggiungendo una media del 66%. «Se il sistema ferroviario non inverte la tendenza - ha denunciato il direttore di Hupac, Bernhard Kunz - ci sganciamo dal mercato e perdiamo sempre più competitività rispetto alla strada». Hupac ha rimarcato la necessità di una strategia europea di miglioramento della qualità nel traffico merci ferroviario: «conoscere l'entità, evidenziare i motivi in modo trasparente, avviare contromisure, controllare il sistema complessivo tramite indicatori e benchmark - ha spiegato Kunz - così riusciamo insieme a controllare la situazione».
Inoltre, secondo Hupac, è necessario sfruttare l'apertura del tunnel di base del Gottardo, prevista all'inizio del 2017, come occasione per dare nuovo impulso al trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia. La società elvetica ha ricordato che la nuova trasversale alpina con il tunnel di base del Gottardo (2017), il tunnel di base del Ceneri (2020) e il corridoio di quattro metri (2020) è concepita per l'impiego di treni più lunghi, pesanti e alti e offre un potenziale di risparmio elevato per quanto riguarda i costi di produzione, ad esempio accorciando i tempi di percorrenza ed eliminando la trazione multipla. «Portare avanti il trasferimento del traffico in modo economicamente autonomo, ovvero senza sovvenzioni - ha rilevato Bertschi - rappresenta una grande sfida collettiva. Hupac lavora intensamente con i propri partner a misure per aumentare la produttività dei carri, delle locomotive, dei terminal e del personale, con l'obiettivo di compensare l'abolizione dei contributi d'esercizio a partire dal 2024. Per i nostri progetti di investimento la Nuova Ferrovia Transalpina è già oggi una realtà». Con la nuova ferrovia di pianura attraverso il Gottardo, a partire dal 2020 i treni merci fino a 750 metri di lunghezza e 2.000 tonnellate di peso potranno transitare tra il Nord Europa e l'Italia. Tuttavia Hupag ha osservato che le prime simulazioni delle strutture dei costi, che contemplano la riforma dei prezzi delle tracce prevista per il 2017, lasciano intravedere che l'obiettivo dell'autofinanziabilità a partire dal 2024 non è raggiungibile dalla prospettiva odierna e che pertanto l'apertura del tunnel di base del Gottardo va accompagnata da ulteriori misure che rafforzino la competitività del trasporto su rotaia. Spiegando che il nuovo sistema di prezzi delle tracce ferroviarie prevede un lieve calo dei prezzi per i treni merci fino a 1.600 tonnellate via Gottardo, mentre per i treni da 2.000 tonnellate i prezzi diventano nettamente più cari a causa dell'impiego di una seconda locomotiva, Bertschi ha specificato che «ciò che manca sono incentivi per aumentare la produttività delle tracce - che sono un bene scarso - con treni pesanti e lunghi». «Così - ha lamentato - il previsto aumento di efficienza della galleria di base e del corridoio dei quattro metri è perduto». Hupac ha quindi raccomandato che, in conformità con i sistemi dei paesi vicini, venga introdotto un fattore di produttività con tariffe costanti a partire da 1.300 tonnellate lorde.
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