Spedizionieri e caricatori criticano la decisione delle principali compagnie di navigazione del settore del trasporto marittimo containerizzato di introdurre soprannoli per coprire l'aumento dei costi del combustibile, surcharge che i principali vettori marittimi mondiali stanno programmando non per far fronte - come tante volte accade - alla crescita dei prezzi del fuel, quanto per sostenere specificamente i costi dell'acquisto di combustibili conformi alle nuove norme internazionali sul limite del tenore di zolfo nel fuel ad uso navale che entreranno in vigore il 1° gennaio 2020 ( del 28 ottobre 2016).-
- Oggi, in una nota, l'European Shippers' Council (ESC) ha espresso disapprovazione circa questi specifici bunker surcharge pianificati dalle principali compagnie a partire dalla danese Maersk Line, leader mondiale del settore, che nei giorni scorsi ha annunciato l'applicazione di un apposito Bunker Adjustment Factor già a partire dal 1° gennaio 2019. Analoghe comunicazioni sono seguite da parte di altre primarie compagnie containerizzate, tra cui i gruppi Mediterranean Shipping Company (MSC) e CMA CGM, con il primo che ha reso noto l'introduzione il 1° gennaio 2019 di un nuovo Global Fuel Surcharge e con il secondo che, precisando che le nuove norme comporteranno costi addizionali per container pari mediamente a 160 dollari/teu, ha anticipato la decisione di rivedere la propria politica commerciale relativamente ai fuel surcharge.
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- L'associazione dei caricatori europei ha specificato che, attraverso i consigli nazionali dell'ESC, si stanno monitorando tutte le iniziative messe in atto dalle compagnie relativamente ai soprannoli per il bunker e si sta valutando il loro impatto sul piano operativo.
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- Se da un lato l'associazione ha manifestato disapprovazione per questi soprapprezzi annunciati dalle compagnie di navigazione, denunciandone anche la mancanza di trasparenza, dall'altro ESC ha avanzato la proposta di un confronto tra le parti sollecitando i vettori marittimi a negoziare tutti i costi di trasporto con i caricatori al fine di raggiungere un accordo soddisfacente per entrambe le parti.
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- Anche il Global Shippers' Forum (GSF) ha lamentato una carenza di trasparenza nei previsti soprannoli per il fuel. In particolare, l'organizzazione dei caricatori ha criticato le nuove tariffe presentate da Maersk Line, il cui calcolo si basa sul costo medio del fuel e su un fattore definito “commerciale” dalla compagnia danese (
del 17 settembre 2018). A tal proposito, GSF ha rilevato che, dato che il soprannolo è applicato per ciascun contenitore, il gran numero di container di valore, carichi di merci, che vengono trasportati sulle rotte dirette da est ad ovest pagheranno complessivamente molto di più del necessario a compensazione degli stessi container che, una volta scaricati, verranno trasportati vuoti verso est. Ciò - secondo il Global Shippers' Forum - determinerà l'applicazione di soprannoli superiori alla media sulle rotte marittime più redditizie. «Ad esempio - ha spiegato l'associazione dei caricatori - la rotta dall'Estremo Oriente al Nord Europa ha un fattore commerciale di 1,3, mentre quella dal Nord Europa all'Estremo Oriente di 0,7».-
- GSF ha criticato anche la decisione della Maersk «di concedersi un intero anno di fuel surcharge maggiorati, ben 12 mesi prima che entrino in vigore le norme che loro ritengono impongano l'introduzione di surcharge. Inoltre - ha sottolineato l'associazione - la nuova struttura tariffaria verrebbe applicata a tutte le variazioni di prezzo del fuel, non solo a causa dell'introduzione di carburanti a basso tenore di zolfo».
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- «È da aspettarsi - ha osservato il segretario generale del Global Shippers' Forum, James Hookham - la richiesta ai clienti di contribuire ai nuovi costi ambientali, ma questo rincaro manca di trasparenza: non sono disponibili dati per consentire ai clienti di capire come è stato calcolato l'addebito. Date le esperienze storiche sui soprannoli - ha evidenziato Hookham - i caricatori sono naturalmente sospettosi per qualcosa che le compagnie di navigazione definiscono “equo, trasparente e chiaro”. GSF - ha annunciato Hookham - analizzerà attentamente questo pezzo di ingegneria finanziaria dato che sospettiamo che abbia più a che fare con una aumento generalizzato dei noli piuttosto che con la conservazione dell'ambiente».
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- Anche GSF ha lamentato la mancanza del coinvolgimento dei caricatori nella definizione dei surcharge: «ciò che suscita la disapprovazione dei caricatori - ha confermato Hookham - è la mancanza di negoziazioni sulla tempistica e sulla struttura dei soprannoli Sarebbe stato meglio se Maersk avesse discusso i suoi piani con i singoli clienti nel corso delle revisioni confidenziali dei contratti piuttosto che pubblicare qualcosa che non risulterebbe fuori luogo nella sezione dei puzzle del vostro quotidiano».

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